DAVOS – Niente da fare, neppure il terzo tentativo è quello buono per il Lugano, che nella rivincita della finale dello scorso anno si è dovuto inchinare nuovamente al Team Canada nell’atto conclusivo della Coppa Spengler.
Rispetto alla partita giocata nello scorso dicembre, i bianconeri non sono riusciti a intimidire più di quel tanto la selezione canadese. Infatti, dopo la doccia fredda del gol di Bürgler dopo 20 secondi, gli uomini di Richardson hanno progressivamente preso in mano la partita, segnando a più riprese e limitandosi a controllare l’incontro nel terzo tempo, quando gli uomini di Shedden hanno provato a rientrare in partita, senza riuscirci.
5-2 il risultato finale, con il Lugano che può recriminare per un inizio di partita forse un po’ troppo attendista dopo il vantaggio, oltre che per gli errori individuali del secondo tempo che hanno indirizzato la partita verso la vittoria del Team Canada.
“Credo che nel primo tempo siamo riusciti ad offrire anche un buon hockey” – ci ha detto al termine dell’incontro il capitano dei bianconeri Alessandro Chiesa – “peccato che poi nel secondo non siamo riusciti a continuare sul medesimo livello, e questo ci è costato la partita”.
Alessandro Chiesa, nel secondo tempo il Lugano non ha giocato male, ma ci sono stati troppi errori individuali che ad una squadra come il Canada non si possono concedere…
“Hai ragione, si sa che nel secondo periodo bisogna stare attenti in quanto, con le panchine lontane dal proprio terzo difensivo, diventa difficile poter cambiare. Di conseguenza si resta sul ghiaccio più a lungo, perdendo quella lucidità che alla fine ci è costata tre gol nella seconda frazione. Dispiace, perché volevamo davvero vincere, purtroppo è andata così”.
Nel terzo tempo avete provato a rimontare, ma ormai era tardi. Il Team Canada ha gestito bene il vantaggio…
“Sì, sul 4-1 loro si sono limitati a giocare bene difensivamente, senza concedere troppi spazi. Abbiamo avuto le nostre occasioni per segnare ed avvicinarci nel punteggio, senza però riuscire a concretizzarle. Devo comunque ringraziare tutta la squadra, perché nonostante lo svantaggio ci abbiamo provato fino alla fine, senza mollare. È un peccato che sia finita così”.
Questa sconfitta non cancella comunque quanto il Lugano ha fatto di buono nell’arco di tutto il torneo…
“Esatto, venivamo da un brutto periodo in campionato… Siamo venuti qua con la voglia di dare una svolta alla stagione, credo che con quello che abbiamo fatto vedere sul ghiaccio abbiamo dimostrato la nostra volontà di dare una scossa al nostro campionato. Abbiamo offerto un ottimo hockey durante tutta la durata del torneo, ora dobbiamo prendere le cose positive e metterle in pratica dal 2 gennaio”.
Non c’è pausa infatti, dal 2 gennaio sarete di nuovo impegnati in campionato, cosa vi portate in dote dalla Coppa Spengler?
“Credo che in questo torneo siamo migliorati molto sotto l’aspetto della gestione dell’incontro, è una cosa molto importante e che cercavamo di mettere in pratica anche prima senza però riuscirci. Quello che abbiamo fatto finora però è passato, da ora bisogna guardare avanti perché la situazione in classifica è molto delicata e vogliamo migliorarla al più presto”.