DAVOS – Seconda partita alla Coppa Spengler 2016 e seconda vittoria per la compagine bianconera. Al cospetto del Mountfield HK nella partita che avrebbe deciso la testa del gruppo Torriani, il Lugano ha fatto la differenza nel secondo tempo, mettendo tra se e l’avversario tre reti di margine, che sono state sufficienti per riuscire a incamerare i tre punti.
Nonostante qualche patema di troppo i bianconeri, trascinati da un Gregory Hofmann in grande spolvero e autore di una doppietta, accedono alle semifinali del torneo.
“Per i primi quaranta minuti abbiamo giocato ad un ottimo ritmo” – ci ha raccontato a fine partita il numero 15 bianconero – “siamo riusciti a sfruttare al meglio i loro errori, giocando comunque un buon hockey. Poi nel terzo tempo li abbiamo fatti tornare in partita, anche grazie ad un episodio un po’ strano sul loro terzo gol. Alla fine abbiamo portato a casa la vittoria, che è quello che più conta”.
Gregory Hofmann, nel terzo tempo vi siete un po’ seduti, chiudendovi in difesa e lasciando giocare troppo il Mountfield…
“Sì, penso che siamo rimasti un po’ troppo passivi, ci siamo preoccupati solo di difendere invece che continuare a imporre il nostro gioco ed attaccare. Loro hanno aumentato il ritmo, hanno cercato di rientrare con molta convinzione e purtroppo li abbiamo lasciati un po’ fare. Spero che Manzato non si sia fatto nulla di grave, ora l’importante è preparare al meglio la semifinale nel giorno libero”.
Hai segnato due gol nel primo tempo, gli stessi che eri riuscito a segnare in questo mese di dicembre. La doppietta può farti bene…
“Chiaramente queste due reti sono importantissime per me, mi danno fiducia dopo che ho avuto un mese di dicembre abbastanza difficile. La cosa che però mi fa più piacere è che con questi due gol ho aiutato la squadra a vincere, ed è l’importante”.
Siete riusciti a segnare in superiorità, ma il powerplay non gira ancora a dovere ed avete anche subito un gol in shorthand. Col nuovo regolamento è assolutamente necessario migliorare…
“Sicuramente, credo che sia in boxplay che powerplay dobbiamo migliorare. Questo nuovo metro di giudizio porta parecchie superiorità numeriche, ma anche tante inferiorità, dunque bisogna cercare di giocare entrambe le situazioni al meglio. Stasera abbiamo trovato un gol, ma non possiamo certamente essere contenti”.
Questa è la tua quinta partecipazione alla Spengler. Hai raggiunto la finale in due occasioni, pensi che sia l’anno buono per finalmente vincere il trofeo?
“(Ride n.d.r) Non lo dico, speriamo! Non so quando sarà la prossima volta che potrò partecipare ancora alla Coppa Spengler… Vincerla sarebbe davvero bello, soprattutto quest’anno visto l’andamento della stagione, per ridare fiducia a noi e a tutti quelli che ci seguono. Per farlo però abbiamo ancora due partite da vincere, poi potremo parlarne”.
La stagione del Lugano è stata difficile finora. La Spengler arriva nel momento buono, perché vi permette di staccare un po’, senza però perdere il ritmo delle partite…
“Queste partite ci aiutano a migliorare come squadra, come gruppo. Ci fa bene giocare qua, abbiamo meno pressione rispetto al campionato e possiamo giocare un po’ più liberi. Vogliamo portare questa libertà di pensiero a Lugano con noi, per cercare di giocare meglio anche in campionato”.