LUGANO – L’Ambrì Piotta non è riuscito ad ottenere un secondo risultato positivo consecutivo, vivendo alcuni buoni momenti nel derby e mettendo una certa pressione specialmente durante il secondo tempo, senza però riuscire a contenere le reazioni del Lugano.
“È difficile vincere se quando si segna un gol, poi se ne subisce subito uno dopo, soprattutto contro una squadra come il Lugano che ha un attacco micidiale… Avevano delle assenze, ma offensivamente è sempre una squadra molto pericolosa”, ha spiegato a fine partita il DS Ivano Zanatta, sceso anche alla Resega in panchina al fianco di Kossmann.
“Vedo comunque una squadra in crescita”, ha continuato. “Credo che abbiamo visto un gruppo che ci ha creduto e che ha dato tanto… L’unica cosa che avevo chiesto ai ragazzi era di dare tutto quello che avevano e di mostrarlo sul ghiaccio. Chiaramente poi si vuole sempre fare il risultato, ma il risultato l’Ambrì non lo otterrà mai se non gioca con tutte le forze che ha”.
Le forze però non bastano, e c’è “sicuramente tanto da migliorare, ma al derby si è vista l’unità di squadra, e questo mi è piaciuto. Ora sono due partite che passo in panchina ed il mio messaggio principale era quello di far capire ai giocatori che non sono inferiori a nessuno, è una questione anche di autostima e di avere la forza di tenere all’esterno tutto quello che si dice su di noi. Questo fa parte della professione, ma si deve avere la forza di bloccare gli influssi negativi”.
L’Ambrì Piotta deve però assicurarsi che la scintilla rappresentata dal terzo tempo contro il Losanna non si riveli un fuoco di paglia, ma in questo senso Zanatta crede che “ci sia stata continuità tra il terzo tempo di Losanna ed il derby e, anzi, ho visto dei miglioramenti. Facciamo sempre dei piccoli errori, anche a causa di alcuni giocatori – come i giovani – che non hanno ancora capito l’importanza di certi momenti della partita, ma questo fa parte del gioco. Si fa esperienza e vedrete che i risultati arriveranno”.
Una fase di gioco in cui l’Ambrì Piotta continua a faticare è però quella di transizione, e per ora nonostante il rientro di Mäenpää rimangono ancora diversi aspetti da sistemare.
“Tsygurov sta facendo un ottimo lavoro per quanto riguarda l’uscita dal terzo”, ha concluso Zanatta. “Per noi è stata sinora la cosa più difficile. Quando l’avversario è aggressivo nel forecheck, tendiamo ad andare in panico… Non siamo lucidi e tranquilli in questa fase, ed i giocatori non si supportano uno con l’altro per rilanciare l’azione. Credo però che ci siano già stati dei piccoli miglioramenti”.