AMBRÌ – Delle 20 partite sinora disputate dall’Ambrì Piotta, quella di venerdì sera contro il Kloten è stata di gran lunga la peggiore. I biancoblù sono arrivati al primo giro di boa stagionale tra i fischi del pubblico che, dopo la vittoria sul Bienne, sperava davvero che la squadra potesse lavorare durante la pausa della Nazionale sulla base di emozioni positive.
La partita di venerdì si è invece chiusa praticamente dopo cinque minuti, rendendo tutto il resto della gara un vero e proprio calvario. “Il Kloten volava sul ghiaccio, noi no. Dopo aver incassato i primi due gol ci siamo un pochino svegliati, ma la terza rete ci ha praticamente uccisi”, ha spiegato a fine gara coach Hans Kossmann.
“A quel punto abbiamo avuto molte difficoltà a portare delle emozioni nella partita, anche perchè il Kloten ha giocato bene… Questa prova è stata un’assoluta schifezza da parte nostra, ma nell’ultimo mese la squadra ha lavorato molto duro, pur non ottenendo sempre la giusta ricompensa per il buon lavoro svolto. Da parte nostra e dei giocatori è molto frustrante essere protagonisti di una partita del genere, specialmente davanti al nostro pubblico. Volevamo davvero vincere, ma praticamente tutto ciò che poteva andare male, è andato male. Per tutto il campionato abbiamo saputo lottare per recuperare gli svantaggi, ma stavolta andare sotto di tre gol è stato davvero troppo”, ha continuato il coach biancoblù.
Tra diversi infortunati e giocatori chiave che non stanno rendendo, una delle poche certezze di questo Ambrì era rappresentata dalle solide prestazioni di Sandro Zurkirchen, venerdì sera autore però di un paio di grossolani errori che hanno condizionato la partita.
Richiamato in panchina dopo soli cinque minuti, Kossmann lo ha rispedito in pista ad inizio secondo tempo perchè “è il nostro titolare, e non volevo pensasse che il pessimo inizio di partita fosse colpa sua. Non lo abbiamo aiutato per niente, e dopo aver superato il primo tempo ho pensato che fosse pronto per tornare a giocare… Aveva bisogno di ricomporsi e per il resto della partita ha fatto un buon lavoro. La squadra ha però fatto troppo poco per aiutarlo ed il risultato lo dimostra. Nei primi due cambi il Kloten ci ha perforato come un coltello nel burro, non abbiamo opposto nessuna resistenza”.
L’entrata in materia ha d’altronde rappresentato spesso un problema in questo campionato, nonostante il fatto di essersi “preparati bene per questa partita… Mi è piaciuto molto quello che ho visto durante gli allenamenti. Per me questa sconfitta e questo tipo di prestazione sono doppiamente frustranti”.
Se la sfida contro il Kloten doveva rappresentare un crocevia, dunque, l’Ambrì Piotta ha imboccato completamente la strada sbagliata, forse pensando che dopo la risicata vittoria contro il Bienne, le cose sarebbero state più facili.
“Quel successo ha rappresentato un sollievo forse troppo grande – riflette Kossmann – ma la verità è che abbiamo passato un mese e mezzo difficile. Possiamo cercare di indorare la pillola, ma la sostanza non cambia. Non voglio criticare nessun giocatore in particolare, perchè questo gruppo ha giocato un buon hockey, ma non segniamo in powerplay ed i nostri migliori giocatori non stanno trovando il gol… Questo mette tantissima pressione sul gioco a 5-contro-5, e credo che a parità numerica il nostro gioco sia stato fantastico nell’ultimo mese e mezzo… Abbiamo giocato 14 partite decise da un solo gol, non concediamo molto agli avversari e tutte le volte abbiamo avuto l’opportunità di vincere”.
Con una squadra all’ultimo posto nonostante sia quella ad aver giocato sinora il maggior numero di incontri, il pubblico si è dimostrato poco propenso ad avere ulteriore pazienza in questa squadra, e “la reazione dei tifosi ci fa sicuramente male. Queste sono partite che tutti aspettiamo, ma ci sono molte cose che capitano al di fuori dell’hockey ed abbiamo avuto molti problemi all’interno del nostro gruppo… L’hockey dovrebbe rappresentare quel momento in cui si è in grado di concentrarsi, amando ciò che si fa e portando entusiasmo… Venerdì la nostra squadra non ha portato alcuna emozione ai nostri tifosi, cosa che però credo abbiamo fatto nell’ultimo mese e mezzo”.
Con i risultati che non arrivano, i singoli che sembrano lontanissimi dall’essere in grado di esprimere il loro potenziale e la pausa di una settimana alle porte, la dirigenza è ora chiamata ad una decisione in merito allo staff tecnico, a cui dovrà essere rinnovata fiducia oppure mostrata la porta.
“Non ho paura di perdere il mio lavoro, ma sono molto arrabbiato perchè credo che abbiamo fatto molte cose nella giusta maniera finora… Abbiamo un buono staff e lavoriamo bene, abbiamo messo la squadra nella posizione di poter vincere ad ogni partita, ma sfortunatamente stiamo venendo ricompensati pochissimo per tutto questo”, ha concluso Kossmann. “Spero che la gente possa vedere il tutto nel suo insieme”.