Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.
I TOP DI HSHS
Sandro Zurkirchen (Ambrì Piotta – 2 top, 0 flop): Il portiere biancoblù continua ad essere la colonna portante della squadra, ed anche nella settimana appena passata ha rappresentato il principale motivo dei successi biancoblù. A Langnau ha ottenuto il primo shutout stagionale parando tutti i 41 tiri scagliati verso di lui, risultando determinante nei primi due tempi e durante i powerplay ben congegnati dai Tigers. Nel derby ha invece permesso ai biancoblù di imporsi in particolare vincendo il duello personale con Brunner, fermando il bianconero in due faccia-a-faccia che solitamente ben difficilmente sbaglia. Ha chiuso il match risultando decisivo anche nell’overtime, ed ora vanta una delle migliori percentuali di parate della NLA (92.67%) nonostante sia con Mayer il portiere più bersagliato del torneo.
Ramon Untersander (Berna – 1 top, 0 flop): Con un gol ed un assist nell’unica partita disputata dal Berna in settimana, Untersander si è confermato un elemento solido e sempre in grado di colpire sul fronte offensivo. Nel weekend ha portato a quota tre il numero di reti segnate in campionato, ed in tutto il torneo solamente Diaz e Sanguinetti hanno sinora saputo fare meglio. Venerdì il suo sigillo ha di fatto chiuso la sfida con il Ginevra, quando ha ottenuto il provvisorio 3-0 con una bellissima azione personale che ha messo a nudo tutto l’immobilismo del Servette.
Riccardo Sartori (Lugano – 1 top, 0 flop): Doug Shedden, da motivatore estremo ed esperto quale è, ha diversi metodi per spronare i propri giocatori, e in alcuni arriva a pungolarli e provocarli per trovare una reazione. Uno di questi casi ha riguardato da vicino Sartori, che dopo alcune gare insicure e condite da qualche errore di troppo è stato ripreso nemmeno troppo velatamente dal suo coach. I risultati però ora sono lì da vedere, Sartori si è guadagnato tempo di gioco (quasi 40 minuti nel week end nel primo blocco) e fiducia da parte del proprio allenatore, ripagata con prestazioni sicure, pulite e correlate da spunti a volte coraggiosi ma efficaci, finalmente specchio del suo talento. In coppia con Wilson, alla Valascia e contro il Bienne, ha disputato probabilmente due delle sue migliori partite in carriera, dimostrando di sapere usare le proprie qualità, bastava solo che qualcuno trovasse le parole giuste perché tutti ne giovassero, chi con spazio importante di gioco e chi con eccellenti risposte provenienti dal ghiaccio.
Julien Sprunger (Friborgo – 2 top, 0 flop): È senza dubbio il simbolo del Friborgo Gottéron da alcuni anni a questa parte, e anche se in passato ha mostrato qualche segno di insofferenza nei momenti difficili, col passare degli anni si sta caricando sulle spalle una certa maturità. L’effetto “Huras” in riva alla Sarine non si fa ancora vedere, anzi, la squadra è precipitata all’ultimo posto nonostante la vittoria sui Lions di sabato, nella quale Sprunger è stato il vero mattatore con una splendida tripletta (con pareggio in extremis e gol all’overtime), ma poi ha ceduto il passo al Langnau, uscendo sconfitta dalla Ilfis. Anche in quel caso il topscorer burgundo è stato l’ultimo a mollare e a predicare nel deserto e, nonostante qualche errore di mira, ancora una volta ha mostrato di poter essere finalmente un leader vero.
Eero Elo (Langnau – 1 top, 0 flop): È arrivato in Svizzera da poco, ma nelle cinque partite sinora disputate ha già messo in mostra vari numeri del suo repertorio, mettendo a referto tre gol e tre assist. Assieme a DiDomenico e Schremp ha condotto il Langnau a due vittorie consecutive, a partire dalla fondamentale rete ottenuta in casa del Davos grazie ad un micidiale slapshot al volo. Non è il primo gol che il finlandese mette a segno in questo modo, ed infatti sabato si è ripetuto con una bella staffilata in powerplay, tradottasi nel game winning goal che ha messo KO il Friborgo!
Patrick Thoresen (ZSC Lions – 1 top, 1 flop): Dopo qualche settimana di ri-adattamento al campionato svizzero, ecco che il norvegese ex-Lugano ha cominciato a far vedere le sue qualità. Due gol e un assist per lui nelle due partite disputate nel weekend, che si è aperto con lo stupendo passaggio in backhand per la rete di Shannon nella sconfitta all’oovertime di venerdì ed è continuato con due reti che hanno permesso di battere il Davos. Dopo essersi sbloccato contro i bianconeri, Thoresen ha trovato una continuità di rendimento che aggiunge un’ulteriore freccia al già pericolosissimo arco dei Lions.
I FLOP DI HSHS
Cristobal Huet (Losanna – 2 top, 1 flop): Il gioco del sorprendente (almeno fino a qualche partita fa) Losanna di Ratushny può rendere molto in fatto di reti e punti, ma si basa anche su equilibri molto flebili, soprattutto se costruiti attorno a una squadra abituata a ben altro stile. Proprio per questo le prestazioni del proprio portiere sono fondamentali perché il castello non crolli come fosse fatto di carte, e nel fine settimana appena passato gli errori di Huet hanno mostrato tutti suoi limiti ma anche quelli di una squadra forse troppo dipendente dal cerbero 41enne. La partita persa a Bienne è stata un vero incubo per Huet, caduto sotto le reti dei Seeländer, in gran parte favorite da suoi interventi goffi e imprecisi. L’età forse comincia a farsi sentire, e nel canton Vaud sperano che il loro storico portiere non crolli proprio sul più bello.
Johan Fransson (Ginevra Servette – 0 top, 1 flop): Weekend decisamente complicato per il Ginevra, sconfitto seccamente dal Berna per 5-0 e poi superato anche dallo Zugo alle Vernets. Uno dei più in difficoltà è stato lo svedese, autore di due prove non propriamente incoraggianti. Spesso in ritardo, nella partita di venerdì si è fatto saltare come un birillo da Untersander che è andato poi a segnare la rete del momentaneo 3-0, mentre contro lo Zugo una sua autorete (col disco che si è impennato ed è entrato in porta dopo un tentativo di bloccarlo col guantone) ha deciso la sfida con gli svizzero-centrali.
Adrian Trunz (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): In questo Ambrì ci sono cose che iniziano a funzionare, altre invece lasciano ancora delle perplessità. Alcuni elementi vengono infatti chiamati a rivestire dei ruoli che non hanno nelle corde, e Trunz è indubbiamente un difensore potenzialmente complementare ma che nei biancoblù ha un ruolo più grande di lui, e questo porta ad evidenziarne tutti i limiti. Chiamato addirittura a giostrare in powerplay a Langnau, non è riuscito a nascondere le sue lacune tecniche e di valutazione sul gol dell’1-2 di Sannitz nel derby, quando il bianconero l’ha bruciato con estrema facilità prima di involarsi verso Zurkirchen.
Reto Suri (Zugo – 0 top, 2 flop): Sembra non avere i mezzi per uscire da questo momento di vuoto l’ala dello Zugo, ancora ferma al palo di una sola rete nelle 11 partite fin qui disputate. Lo zurighese di nascita passa da partite incoraggianti come quella contro l’Ambrì Piotta di tre settimane fa a prestazioni assolutamente anonime nelle quali non riesce e farsi vedere nemmeno nei paraggi della porta avversaria, tanto per dire che nelle ultime 5 partite ha scagliato solo 8 dischi verso i portieri delle squadre sfidate. Suri ha un talento fuori dal comune, ma nel pieno della propria maturità sportiva deve dimostrare di saper uscire anche dai momenti più difficili, magari approfittando del buon periodo che sta attraversando la sua squadra.
Mattias Ritola (Friborgo – 0 top, 2 flop): Il Friborgo naviga nei bassifondi della classifica nonostante l’arrivo di Larry Huras, e se alcuni suoi uomini stanno provando a trascinare la squadra fuori dal baratro (vedi Sprunger e Cervenka) altri stanno facendo molta fatica, come lo svedese Ritola. L’attaccante burgundo nelle 12 partite sin qui disputate ha trovato la via della rete solo una volta, a fronte di un terribile -11, il peggiore del campionato sin qui. Se il Friborgo vuole riprendersi deve sperare che il trend di alcuni suoi giocatori si inverta al più presto, altrimenti i playoff rischiano di allontanarsi parecchio.
Raphael Kuonen (Langnau – 0 top, 1 flop): L’attaccante vallesano ha fatto il suo secondo “come back” nella massima lega dopo gli ottimi risultati ottenuti in LNB e, passando da Langnau, spera di fare finalmente il salto di qualità. Kuonen però dimostra ancora una volta, come quando Patrick Fischer lo definì un giocatore dal grande potenziale portandolo nel suo Lugano, che tra la LNB e la LNA esiste ancora un abisso, soprattutto per quanto riguarda gli attaccanti. Kuonen, dopo il flop in maglia bianconera, non è decisamente partito meglio con quella dei Tigers e le sue statistiche parlano di un solo assist in 12 partite. La produttività rimane ai livelli minimi, se poi ci mette errori grotteschi come quello che ha permesso la rete di Jörg a Davos, ben si capisce come il salto di categoria sia ancora troppo grande da digerire in questo momento.