Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.
I TOP DI HSHS
Cristobal Huet (Losanna, 2 top, 0 flop): 41 anni, 23 stagioni di attività tra campionato francese, svizzero, tedesco ed NHL, 94,55% di parate nelle otto partite disputate finora in stagione. Basterebbe questo per far capire il perchè della leadership solitaria del Losanna nella classifica di NLA. Il portiere francese sta disputando un campionato fantastico, a cui ha aggiunto uno shutout contro il Langnau venerdì sera. Nonostante il Losanna abbia cambiato stile di gioco, passando dalla difesa a oltranza ad un sistema più offensivo, là dietro Huet resta una sicurezza su cui Ratushny può contare senza problemi.
Beat Forster (Davos, 1 top, 0 flop): Con cinque punti sull’arco di tre partite ed un solido bilancio di +4, Forster è risultato essere numericamente il miglior difensore dell’interno campionato, riuscendo ad essere decisivo pur senza trovare la via del gol. L’esempio più recente è la sua bella iniziativa nell’overtime con il Lugano domenica, quando è stato capace di bruciare Brunner a centro pista e portarsi poi sino al cospetto di Manzato, consegnando su un piatto d’argento il gol della vittoria a Sciaroni. Da rivedere anche il suo assist in quel di Friborgo, quando ha messo sul bastone di Lindgren un puck solamente da infilare in gol.
Matteo Nodari (Losanna, 1 top, 0 flop): Il Losanna sta sorprendendo tutti in questo inizio di stagione e, in una settimana caratterizzata da tre vittorie, anche il difensore ticinese è riuscito a togliersi qualche soddisfazione, ottenendo in pochi giorni più punti di quelli fatti registrare in 45 partite lo scorso anno. Nodari ha ritrovato il gol per la prima volta dai playout del 2014 e lo ha fatto togliendo le ragnatele dal “sette” della porta protetta da Punnenovs. Si è poi reso protagonista a Berna, con una stupenda azione che lo ha visto fornire l’assist per il 2-0 di Herren, prima di permettere a Walsky di recuperare un disco nell’overtime finito pochi secondi dopo alle spalle di Genoni.
Drew Shore (Kloten, 2 top, 0 flop): Settimana in grande spolvero per l’americano del Kloten ed i numeri parlano chiaro: con le sue sette segnature è il miglior realizzatore della NLA. Estremamente sicuro di sé, Shore si sta dimostrando vero trascinatore degli zurighesi, capace di fare la differenza in svariate occasioni. Contro il Davos apre le marcature con uno slapshot, poi infila nuovamente la retroguardia grigionese con uno stupendo polsino nel sette. Infine, completa il suo primo hat trick nel massimo campionato svizzero deviando un appoggio di Ramholt. Il centro nordamericano si è poi ben comportato anche contro l’Ambrì, mettendo a segno una rete e un assist. Solamente contro i Lions non è stato in grado di fare la differenza, ma sin qui è lo straniero dal maggiore impatto in NLA.
Peter Guggisberg (Ambrì Piotta, 1 top, 1 flop): L’ala della prima linea leventinese ha cambiato marcia ed è stato autore di una settimana con i fiocchi, iniziata con il rigore decisivo martedì contro lo Zugo, continuata con tre assist di pregevolissima fattura nella sfida di Kloten e chiusa con due reti “salva risultato” nella partita con il Langnau, da lui poi chiusa con un nuovo shootout decisivo. Giocatore dal pattinaggio esplosivo e dalla grande visione di gioco (da rivedere lo stupendo assist per Berthon di venerdì), il nativo di Langnau sembra aver trovato la posizione ideale nello scacchiere leventinese, tanto da essere il principale artefice delle tre vittorie biancoblù.
Perttu Lindgren (Davos, 1 top, 0 flop): Il topscorer grigionese arriva da una stagione che lo ha visto esplodere in fatto di punti, ma ci si domandava se fosse solo un fuoco di paglia oppure la definitiva consacrazione. Lindgren ha dimostrato che la seconda risposta è quella giusta, riprendendosi la maglia di casco giallo della formazione davosiana e segnando quattro gol nelle tre partite settimanali, oltre a fornire due assist. Le sue doppiette sono state determinanti per i successi in trasferta a Kloten e Friborgo, mentre domenica ha propiziato il gol di Wieser che ha iniziato la rimonta grigionese contro il Lugano.
I FLOP DI HSHS
Daniel Manzato (Lugano, 0 top, 1 flop): Che fine ha fatto il portiere sicuro e reattivo visto all’opera nel preseason? La partenza dell’allenatore dei portieri Leo Luongo sembra aver fatto male al friborghese, tornato sui livelli di Rapperswill. Il numero 84 bianconero ha infatti mostrato nell’ultima settimana un’involuzione preoccupante: insicuro, lento e spesso fuori posizione, Manzato ha gravi colpe su parecchi gol subiti dai bianconeri nelle tre partite giocate in questi sette giorni. Da comiche il quarto gol subito col Ginevra, col portiere bianconero che cade da solo e permette a Romy di insaccare facilmente. La sua percentuale di parate dell’86.32% è ben al di sotto di quello che ci si aspetta da lui.
Ville Koistinen (Langnau, 0 top, 1 flop): Il Langnau è già ultimissimo in classifica, e dai suoi stranieri sta ottenendo un contributo ancora insufficiente, a maggior ragione ora che Shinnimin è costretto a guardare dalla tribuna. La sua settimana era iniziata in maniera pessima, trovandosi in pista per quattro delle cinque reti segnate dal Losanna, ed in particolare facendo una magra figura sul 4-0. Ancor peggio ha fatto alla Valascia, spianando letteralmente ad Emmerton e Guggisberg la strada per il provvisorio 1-1. Insomma, prestazioni da dimenticare, a maggior ragione se si aggiunge la totale assenza dal tabellino.
Michael Fora (Ambrì Piotta, 0 top, 1 flop): Settimana difficile quella del difensore sopracenerino, che in tutte e tre le sfide disputate è parso privo della giusta lucidità. Commette diversi errori d’imprecisione e di leggerezza che rischiano di costare caro all’Ambrì, e nel corso delle ultime partite è apparso lontano dal potenziale che Fora ha dimostrato di avere. Martedì contro lo Zugo aveva infatti perso di vista Suri sulla rete d’apertura, mentre nell’overtime la sua mancata copertura ha lasciato lo spazio ad Holden per decidere la sfida.
Mattias Ritola (Friborgo, 0 top, 1 flop): Il Friborgo sta vivendo un inizio di campionato decisamente complicato e, oltre alla partenza di Cervenka per la World Cup, c’è un altro straniero che a suo modo è stato assente in questo periodo: Mattias Ritola. Il bilancio dello svedese per ora è infatti disastroso: dopo otto partite deve ancora trovare il gol ed il suo bilancio di -7 è un campanello d’allarme… Tra gli attaccanti stranieri solamente D’Agostini ha fatto peggio di lui con un -8.
Linus Klasen (Lugano, 0 top, 1 flop): Sembra una follia rimandare il top scorer dell’intera lega, ma non sempre i punti svelano la realtà. Il Linus Klasen visto sul ghiaccio sinora è infatti un lontano parente di quello ammirato durante la stagione regolare e mattatore dei playoff 2015/16. Il numero 86 svedese spesso si perde in dribbling inutili che rallentano il gioco, oppure in passaggi complicati e pericolosi che portano spesso a contropiedi avversari. Al Lugano, già in crisi di identità e gioco, non serve il Klasen che si incaponisce in azioni solitarie per poi perdere il disco alle assi, ma il playmaker illuminante che metta in condizione i suoi compagni di segnare. Forse il casco giallo ci ha abituati troppo bene, ma da lui ci si aspetta sempre quel qualcosa in più.
Carl Klingberg (Zugo, 0 top, 1 flop): Invisibile e dannoso. È il men che si possa dire del nuovo straniero arrivato quest’anno alla corte di Kreis. A livello personale lo svedese si nota soprattutto per essere il giocatore più penalizzato della squadra (e dell’intero campionato) con 34 minuti complessivi, mentre a livello realizzativo il suo bottino è di appena due assist (per di più in seconda) in otto partite… L’intesa con i compagni di linea Immonen e Senteler sembra ancora un miraggio e alla Bossard Arena si fanno gli scongiuri sperando che lo svedese possa cambiare velocemente volto.