ZUGO – Una partita difficile da leggere nel suo insieme, quella disputata dal Lugano a Zugo, ma sicuramente i rimpianti per i bianconeri rimangono dopo aver sprecato la rimonta che li aveva portati dall’1-3 al 3-3 nel terzo tempo.
Gli uomini di Doug Shedden si sono presentati alla Bossard Arena con una formazione ampiamente rimaneggiata a causa delle assenze nel reparto difensivo, e tra chi ha trovato e sfruttato lo spazio a disposizione c’è anche il giovane attaccante Giovanni Morini.
Il numero 23 è stato schierato al centro del quarto blocco, ed è tornato così a pieni regimi dopo l’infortunio al ginocchio che lo aveva tenuto ai box per l’ultima e decisiva parte della stagione scorsa: “Oggi sono pronto a giocare, l’infortunio è ormai alle spalle e il ginocchio destro lo sento alla pari del sinistro. Sì, mi sento veramente bene”.
Giovanni Morini, avete chiuso il primo tempo in vantaggio grazie alla rete di Bürgler, ma come ci si aspettava è stato lo Zugo a spingere di più…
“Sapevamo che avrebbero spinto e dato ritmo nella loro prima partita in casa, inoltre anche il precedente tra noi e loro degli scorsi playoff ha forse fatto sì che per lo loro fosse una partita particolare a livello emotivo. Siamo riusciti a trovare la rete del vantaggio, è vero, ma poi nel secondo tempo le troppe penalità ci hanno tagliato le gambe, e abbiamo visto di nuovo come il power play dello Zugo sia micidiale”.
Per lunghi tratti si è visto un Lugano piuttosto slegato tra i reparti, l’assenza nei primi due blocchi di uomini come Furrer e Vauclair ha pesato su questo aspetto?
“Quando non puoi contare su giocatori come loro non è mai bello, non lo sarebbe per nessuno, però non saprei dire se fosse questo uno dei motivi di una partita del genere. Va dato merito anche allo Zugo che ha giocato una partita molto intensa, e quindi quello che si è visto in pista è probabilmente conseguenza di entrambe le cose”.
Hai citato il power play dello Zugo ma va dato atto che anche il vostro ha dato buoni frutti, visto che le vostre reti sono cadute tutte in superiorità numerica…
“Sappiamo di avere giocatori incredibili con enorme talento e possiamo sfruttarli per essere pericolosi in power play. A Zugo abbiamo trovato le reti superiorità numerica e sapere che questo è funzionato è sicuramente il lato positivo della serata”.
Il Lugano ha dato profondità alla propria rosa rinforzando il bottom six, nel quale ora c’è più concorrenza. Senti di poter trovare spazio importante in queste linee?
“In una squadra come la nostra, con molti giocatori di esperienza e di talento non è facile ritagliarsi uno spazio da titolare. Io devo solo continuare a lavorare duramente e so che potrò giocarmi le mie carte”.