BIASCA – Sale la tensione tra i Ticino Rockets, mancano infatti pochi giorni allo storico esordio dei rossoblù nel campionato di LNB, la preparazione volge al termine e tutti pensano già alla prima sfida di campionato contro l’EVZ Academy.
Dopo essersi presentati ai media nella mattinata di venerdì, i Rockets sono infatti partiti per La Chaux-des-fonds, dove hanno giocato il loro ultimo incontro amichevole (sconfitti 3-1) e scolto gli ultimi preparativi in vista dell’inizio di stagione.
Tra i più emozionati c’è sicuramente uno dei principali fautori di questa nuova realtà sportiva rivierasca, ossia il vice presidente Edy Pironaci: “Siamo molto emozionati perché appunto solo un anno fa non avevamo nulla di certo, non sapevamo se saremmo riusciti ad arrivare fino a qui. Invece dopo un anno di lavoro ci siamo, felici di poter far partire proprio come un razzo con questa nuova squadra”.
La squadra ha svolto una dura preparazione, per molti giocatori decisamente diversa dal passato, e nelle amichevoli si sono viste anche buone cose, come la recente vittoria contro gli GCK Lions…
“Come ha detto Luca Cereda nel suo intervento in conferenza stampa, la squadra ha lavorato molto duramente, per molti si è trattato di un lavoro intenso e nuovo dato che si è passati in una categoria di professionisti. Questo duro lavoro porterà i suoi frutti, ma siamo perfettamente consapevoli che abbiamo moltissimo da imparare da questa nuova realtà e dobbiamo conoscere le altre squadre, ma sono sicurissimo che Cereda e i suoi ragazzi entreranno sul ghiaccio sempre per vincere le partite”.
Mettete inoltre un accento sulla formazione professionale e scolastica che in passato molti hanno trascurato per inseguire la carriera…
“Per noi la formazione va vista a 360 gradi, è un tassello fondamentale. Il nostro scopo è porre le fondamenta affinché questi ragazzi abbiano un futuro, e se lo avranno come giocatori professionisti sarà veramente il massimo, ma se non dovessero riuscirci per qualsiasi motivo vogliamo che abbiano delle basi a livello professionale.”
Vi situate in un contesto cantonale di periferia ed il sindaco di Biasca, Loris Galbusera, ha auspicato un avvicinamento da parte di sponsor e investitori locali…
“Noi vogliamo rappresentare tutto il cantone, lo si vede dai colori e dal nome che abbiamo scelto, ma logicamente siamo legati al territorio di Biasca. Gli imprenditori della zona ci hanno sempre supportato e sono sicuro che lo faranno anche in futuro, perché rimanendo a Biasca il grosso dell’entusiasmo lo vogliamo creare attorno al borgo”.
Per creare entusiasmo ci vuole il pubblico, in questo senso come procede la campagna abbonamenti? Siete sulle cifre che vi aspettavate?
“Diciamo che finora i risultati rispecchiano le nostre attese, non abbiamo ancora molti abbonati ma sapevamo di non poterci aspettare grandi numeri soprattutto in questa fase iniziale. Siamo una realtà nuova, dobbiamo ammetterlo, che arriva da un contesto amatoriale che aveva però un seguito di 300-400 spettatori. Ora sta a noi renderci attrattivi e far sì che partita dopo partita gli spettatori vadano ad aggiungersi fino a raggiungere quel numero importante che abbiamo nei nostri sogni”.