LUGANO – Esordio casalingo rovinato dal Tappara Tampere per i bianconeri, sconfitti nella seconda giornata di Champions Hockey League dai campioni finlandesi in quello che era la prima uscita stagionale alla Resega.
Sconfitti in terra teutonica dall’Adler Mannheim per 4-1, gli uomini di Tapola hanno mostrato tutt’altra pasta sul ghiaccio ticinese, confermandosi squadra tipicamente nordica foraggiata da un’ottima classe generale e da uno schieramento tattico eccellente.
Solo nel primo tempo, quando il Lugano ha spinto di più sul gas, Haapala e compagni sono andati in difficoltà, subendo il pressante forecheck dei bianconeri, operato molto in alto fin sul primo passaggio dei difensori. Un Lugano padrone del gioco e del ghiaccio nei primi 20‘, sorretto da un ottimo Manzato – preferito a Merzlikins – e da difensori molto propositivi come Ulmer, Hirschi e Sondell capaci spesso di sovrapporsi in profondità con puntuali inserimenti offensivi.
Poi la musica è cambiata già nel secondo periodo, quando in concomitanza di un calo fisico bianconero, i finlandesi hanno alzato il ritmo del pattinaggio e puntato su veloci transizioni che hanno tagliato la zona neutra mettendo in difficoltà il Lugano.
La partita si è riequilibrata con il passare dei minuti, ma il Tappara ha avuto più energia e maestria nel colpire, con il vantaggio trovato al 41′ che ha fatto saltare i piani di Shedden. Costretto ad aprirsi di più, il Lugano ha commesso qualche errore di troppo in uscita dal terzo sotto il forecheck degli avversari, non riuscendo nemmeno più a proporsi in attacco con regolarità.
Una serata difficile anche per il primo blocco bianconero, spesso vittima di preziosismi inutili e di intese mancate tra Sondell e Klasen su chi dovesse far partire l’azione. Molto più in vista il secondo blocco, trascinato da un Hofmann già in formato campionato e che si completa già bene con l’intelligenza di Zackrisson e la voglia di fare e disfare di un Bürgler che sta regalando ottime impressioni.
Ottimi segnali anche dal quarto blocco – che è in fondo per 2/3 il terzo della scorsa stagione – che è finalmente un quarto blocco di prim’ordine, pesante, veloce e sempre in grado di dare fastidio davanti e dietro. Da rivedere con il tempo gli automatismi attacco-difesa, con una transizione spesso interrotta da problemi di posizione e leggere incomprensioni.
Buone notizie anche dalla porta, Manzato sembra tornato in piena operatività, e questo non può esser che un grosso guadagno per una stagione che può essere – si spera – molto lunga.
Intanto in questa CHL il gruppo C si fa già più equilibrato che mai, con le tre squadre a pari punti con un po’ a sorpresa il Mannheim in testa per la differenza reti.
(Clicca le frecce per scorrere le fotografie)