SURSEE – Pronto ad iniziare la sua terza stagione in biancoblù, sabato sera l’attaccante Adam Hall è sceso in pista per la prima volta nell’amichevole di Sursee, giostrando in una linea che ha saputo creare spunti interessanti completata da Lauper e Guggisberg.
“In questa prima partita a Sursee siamo finiti forse un po’ troppo spesso sulla panchina dei penalizzati – ci ha spiegato il veterano statunitense – ma questo tende a succedere spesso nelle prime uscite di preseason, si viene presi un po’ in contropiede dal timing dell’incontro e ci si ritrova fuori posizione… Infatti si sono visti diversi sgambetti e trattenute. In generale ci sono però stato momenti in cui abbiamo fatto delle cose molto positive, mentre in altri siamo stati imprecisi. Abbiamo comunque avuto dei buoni segnali da alcuni aspetti su cui vogliamo costruire, ora vedremo cosa migliorare per fare il passo successivo”.
Adam Hall, non avevi giocato a Biasca e questa era la tua prima partita… Come ti sei sentito?
“Mi sono sentito bene! È stato bello scendere finalmente in pista e affrontare la prima sfida della stagione, soprattutto considerando che abbiamo trovato la via per vincere, il che è sempre positivo. Per noi credo che ora il focus sia sullo riuscire a individuare le aree in cui possiamo migliorare, ed è a questi aspetti che guarderemo”.
Uno dei vostri compiti quest’anno sarà quello di avere maggiore costanza…
“L’inizio della stagione è uno dei periodi più eccitanti dell’anno, perchè tutte le squadre partono da zero punti, dunque se si riesce a fare bene durante il preseason questa fase rappresenta un extra in grado di aiutarti parecchio quando inizia il campionato. Se si è tutti pronti sin dalla prima partita, si può avere un certo vantaggio nei confronti dei propri avversari”.
Quest’anno ad Ambrì c’è molta concorrenza interna… Quanto pensi possa contribuire ad alzare il livello della squadra questo fattore?
“Credo che questo sia un aspetto positivo, è necessario avere una rosa profonda… Nel corso di una stagione tutte le squadre si ritrovano confrontate con delle avversità, siano queste infortuni o altri tipi di imprevisti, ed è dunque fondamentale come uno spogliatoio è in grado di reagire ed unirsi per superare questi momenti. Credo dunque che il modo in cui la nostra squadra è costruita quest’anno ci aiuterà parecchio”.
L’Ambrì ha aggiunto alcuni giocatori right che danno versatilità alla squadra… L’abbiamo visto nella tua linea con Lauper e Guggisberg – un left ed un right – così come in powerplay con due opzioni per il tiro al volo…
“Credo che avere una squadra bilanciata renda più difficile per gli avversari trovare le giuste risposte difensive quando giocano contro di noi… Con un’impostazione del genere devono tenere d’occhio un numero maggiore di giocatori, e se ognuno rappresenta una minaccia per far partire un one-timer, per gli avversari diventa più difficile leggere il nostro gioco ed anticiparci. Anche questo sarà un elemento che ci aiuterà”.
Sei uno dei giocatori con più esperienza, quanto si riesce ancora ad imparare dopo aver giocato a hockey per oltre 20 anni? Quanto riesci a dare invece ai giovani?
“Credo che ogni giocatore cerchi di fare entrambe queste cose ogni giorno. Ho sempre detto ai giovani della nostra squadra, anche negli scorsi anni, di aiutarsi a vicenda e parlarsi dopo un cambio o durante gli allenamenti. Da questo punto di vista siamo un gruppo molto unito, poco importa l’età che si ha, se qualcuno nota dei fattori che possono aiutarci a vincere tutti possono dire la loro, lavoriamo tutti assieme in questo senso”.