TAVERNE – L’Ambrì Piotta è tornato ufficialmente al lavoro nella giornata di lunedì, dando il via alla propria fase di preparazione fisica presso la palestra Stonage di Taverne, dove i biancoblù hanno svolto i primi esercizi e test, così da permettere al preparatore Antonello Atzeni di programmare l’immediato futuro.
“Questa settimana iniziamo con una messa in moto della condizione fisica – spiega Atzeni – con un po’ di corsa ed alcuni test per quanto riguarda i pesi ed i massimali dei singoli giocatori. Da qui prepareremo i programmi ed inizieremo a lavorare sulla forza… Il tutto quest’anno sarà però molto più individuale del solito, ci saranno dalle differenze tra difensori, attaccanti e portieri con dei programmi ben distinti”.
Antonello Atzeni, questo è il tuo secondo anno con l’Ambrì, ma anche con una squadra di hockey. Hai apportato dei cambiamenti al programma di preparazione?
“Non tantissimi. Ci sono alcune cose che assieme alla società abbiamo deciso di migliorare, con l’arrivo di Jukka Pekka Lehto dalla Finlandia, che ci aiuterà per tutto quello che riguarda gli esercizi specifici per il gioco dell’hockey”.
Ritrovi una squadra che oramai conosci bene… Il lavoro della passata stagione può rappresentare una base per quello di quest’anno?
“Sicuramente sì. In confronto all’anno scorso si vede un netto miglioramento, riscontrato anche nei test svolti in questa prima giornata, ed al momento il 90-95% della squadra è pronta per iniziare… Cosa che purtroppo non è successa lo scorso anno”.
Diversi giocatori svolgeranno la preparazione individualmente, come gestisci questo aspetto? Ti assicuri in qualche modo che quanto indicato venga effettivamente svolto?
“Sì, certo. Abbiamo deciso che chi sceglierà di allenarsi individualmente – gli stranieri, ma anche degli svizzeri – dovrà ricevere un preciso programma dal proprio personal trainer, di cui dovremo avere tutti i nominativi. In questo modo potremo monitorare tutto il periodo di offseason anche degli stranieri e di chi non si allenerà con noi”.
Durante il campionato lavorerai per l’Ambrì solo a metà tempo… Quale sarà il tuo ruolo da quando si inizierà ad andare sul ghiaccio e per il resto dell’annata?
“Il tutto verrà impostato in modo che da aprile sino ad agosto potrò concentrarmi al 100% sulla squadra, occupandomi della preparazione vera e propria, mentre da settembre in poi lavorerò al 50%. Durante le partite verrà probabilmente lasciato più spazio a quella che è la preparazione vera e propria per l’hockey, con degli esercizi specifici impostati da Jukka”.
L’Ambrì ha vissuto una passata annata abbastanza tranquilla per quanto concerne gli infortuni… Svolgere una buona preparazione estiva può aiutare a prevenirli?
“Sì, sicuramente. Lo scorso anno avevamo apportato dei piccoli cambiamenti all’inizio della preparazione, ma quello che ha influito di più è stato il lavoro svolto durante la stagione. Abbiamo infatti previsto delle fasi di recupero con degli esercizi che venivano fatti dai ragazzi anche dopo le partite e gli allenamenti, quando si rimaneva a svolgere degli esercizi di stretching e mobilità proprio con questo scopo”.