LUGANO – È stata una vera battaglia, spettacolare e contraddistinta da colpi di scena e continui ribaltamenti di fronte, ed alla fine l’ha spuntata il Lugano, capace di trovare il gol della vittoria con un gran tiro di Gregory Hofmann.
Ad essersi issato nuovamente a grande protagonista è però stato Linus Klasen, confermatosi top scorer di questi playoff con un bottino di 16 punti (cinque gol) ottenuti in 11 partite. Una differenza uscita già nettamente nella prima sfida è però la tendenza di Doug Shedden a giostrare spesso a tre linee, mentre il Berna è sul ghiaccio più regolarmente con quattro, ed il particolare il trio svedese bianconero è chiamato ad un grande carico di lavoro.
“Non ho visto le statistiche relative al minutaggio – ci ha spiegato Shedden – ma questi ragazzi vogliono giocare il più possibile e non sono stanchi. Klasen è stato incredibile, ha disputato una delle migliori partite che gli ho visto giocare, ed è pazzesco come in questi playoff continui a migliorare. Ha anche incassato molti colpi ma non sembrano fargli nulla, anzi, quando li prende si rialza e gioca ancora più duro”.
A giocare un ruolo cruciare nella prima sfida di finale sono inoltre state le situazioni speciali, con entrambe le squadre capaci di andare a segno per tre volte in superiorità numerica: “Il Berna ha un powerplay simile al nostro – ha continuato Shedden – e la loro tecnica può essere fatale se non si difende in maniera intelligente. In Gara 1 non abbiamo bloccato i tiri tanto bene quanto facciamo normalmente… Contro il Ginevra avevamo fatto un ottimo lavoro, ma per qualche ragione eseguiamo meglio questo compito in trasferta rispetto a quando giochiamo in casa”.
Come ammesso sostanzialmente da tutti i giocatori bianconeri disponibili per interviste e considerazioni al termine del match, il Lugano non ha sicuramente giocato la sua miglior partita, e l’ampio risultato è stato anche frutto di diversi errori su entrambi i fronti. “Naturalmente dobbiamo commettere meno falli e ridurre gli errori – ha affermato il coach bianconero – e sono sicuro che lo faremo. In particolar modo non mi sono piaciuti gli spazi che abbiamo lasciato in zona neutra, abbiamo lasciato portare il disco al Berna troppo facilmente e non è una cosa che in questi playoff avevamo mai permesso in questa misura. Analizzeremo il tutto al video e cercheremo di fare meglio martedì”.
L’unica cosa veramente importante, però, è che la prima sfida della finalissima sia andata agli archivi con una vittoria, ed in questo senso “si tratta sicuramente di una buona partenza. Non abbiamo mai perso una Gara 1 e questo ci permette di tornare sul ghiaccio con un po’ meno pressione. Il pubblico della Resega ci ha dato una grande mano, nell’ultima partita contro il Ginevra ed in questa sono stati incredibili, non ho mai visto una cosa del genere. Abbiamo fatto tanti errori, ma abbiamo trovato il modo di vincere e questa è la cosa più importante”.