ZUGO – Dopo la combattutissima partita della Bossard Arena vinta dal Lugano ai rigori, le facce dei bianconeri erano sorridenti, ma tutti erano consapevoli che nulla è ancora stato fatto. Con Steve Hirschi, capitano del Lugano, abbiamo discusso di gara 1 e del proseguo della serie, e anche il numero 8 bianconero è convinto che la serie continuerà ad essere equilibrata e combattuta.
Steve Hirschi, partiamo dal finale: prima un overtime emozionante, molti ribaltamenti di fronte con due grosse occasioni per Brunner e Klasen, e alla fine vi hanno comunque premiato i rigori…
“Sì, abbiamo lottato fino alla fine, non abbiamo mai mollato e siamo riusciti a vincere anche con un pizzico di fortuna. Ciò che conta nei playoff è comunque la vittoria, siamo riusciti a vincere la prima partita in trasferta e dovremo dimostrare anche in casa nostra che ce la siamo meritata”.
Siete stati sorretti da un grandissimo Elvis Merzlikins, che dimostra quanto il ruolo del portiere nei playoff sia fondamentale…
“È vero, ci vuole un portiere fortissimo per vincere nei playoff, perché il livello è molto più alto, la velocità e l’intensità fisica del gioco aumentano rispetto alla stagione regolare. Per noi è importantissimo avere un portiere come Elvis, perché sa mantenere la calma e venire in aiuto alla squadra”.
Tornando allo svolgimento della partita, lo Zugo ha cominciato forte ma lo avete contenuto, poi la partita si è equilibrata, peccato solo che il powerplay rimanga non riesca a fare ancora la differenza…
“Sicuramente ci sono dei punti da migliorare, tra cui il powerplay. Comunque ci aspettavamo che in casa propria lo Zugo avrebbe fatto subito grande pressione, e siamo riusciti a sopravvivere al primo tempo, ma poi abbiamo siamo riusciti ad equilibrare la sfida e credo che abbiamo fatto una buona partita”.
Se il powerplay non funziona come dovrebbe, avete comunque giocato ancora benissimo in boxplay. Non credi però che avete subito un po’ troppe penalità?
“Gli special team sono fondamentali e nei playoff bisogna fare la differenza anche così. Alla Bossard Arena l’abbiamo fatta soprattutto in inferiorità numerica, ma sappiamo che il powerplay deve migliorare”.
In settimana avete svolto i primi allenamenti a porte chiuse in una Resega “blindata”. Per voi giocatori è cambiato qualcosa svolgendo degli allenamenti in quella situazione?
“Ci è servito per lavorare con tranquillità senza troppi occhi “indiscreti” su tutto quello che la squadra deve migliorare. Sicuramente per noi è positivo poterci allenare senza “disturbi” esterni”.
Sabato alla Resega avrete la grande occasione per fare già il break e andare sul 2-0 nella serie, sarà fondamentale sfruttare il fattore casalingo…
“Sì, sarà fondamentale sfruttare quella partita per andare avanti, ma ci aspettiamo una partita uguale a gara 1, molto equilibrata e combattuta. Però ci siamo, stiamo lottando al massimo e ognuno da il massimo per la squadra, è positivo”.