LUGANO – Doug Shedden è rimasto soddisfatto dell’accordo raggiunto con Maxim Lapierre, e dopo averlo visto per la prima volta in allenamento ha confermato le sue impressioni:
“Nonostante sia ancora relativamente giovane è molto esperto, fisicamente è molto grande e forte, ma unisce un pattinaggio veloce e di qualità. Ci darà più possibilità sul lato tattico, in modo da poter scegliere un tipo di gioco anche in base all’avversario. Inoltre è un ottimo uomo spogliatoio, che può solo far bene al gruppo. Queste sono le mie prime impressioni su di lui, adesso attendiamo il prossimo passo”.
L’ex Canadiens ha dato l’impressione di essersi subito calato bene nel gruppo, qualità indispensabile per lavorare in squadra con così poco tempo a disposizione. Il coach bianconero spiega il perché della scelta caduta su Lapierre:
“Perché sa dare intensità fisica alle sfide, e si impegna molto sia sul piano difensivo che quello offensivo, è un giocatore a tutta pista. Credo proprio che ci darà una grossa mano anche nelle retrovie, è una fortuna che ci possano essere queste occasioni sul mercato. Con Roland Habisreutinger abbiamo discusso su cosa mancasse a questa squadra, e siamo capitati su Lapierre. Parlando poi con chi lo ha allenato e conosciuto in passato abbiamo trovato solo ottime impressioni su di lui”.
Lapierre dovrà portare quell’ingaggio fisico che soprattutto negli scorsi playoff è mancato al Lugano per “proteggere” i top player…
“Questi giocatori sono indispensabili in squadra e chiunque li ha se li tiene ben stretti. In Svizzera penso a giocatori come Thomas Rüfenacht, o a diversi altri che giocano nel Ginevra che hanno spesso messo in difficoltà proprio il Lugano. Questi giocatori sanno rendersi utili anche nelle situazioni speciali e facilitano il lavoro dei compagni, ma cosa molto importante, mettono in seria difficoltà gli avversari”.
Proprio poche ore dopo l’ingaggio di Lapierre, il Lugano ha annunciato l’infortunio di Alessandro Chiesa, che priva la squadra di un’altra importante pedina difensiva dopo Philippe Furrer e Julien Vauclair. È il caso che ci si metta alla ricerca di un difensore straniero?
“Assolutamente no. Furrer e Chiesa recupereranno in tempo per i playoff, e ora arriverà la chance per giovani di dimostrare il proprio valore, e anche per Fontana ci sarà qualche possibilità in più, inoltre presto rientrerà anche Vauclair. Sappiamo che Chiesa e Furrer sono difensori molto importanti e giocando così tanto c’è la possibilità che qualcuno si faccia male, è da mettere in conto purtroppo. Ma sono tranquillo, riusciranno a tornare più in forma di prima in tempo per i giochi che contano”.
Dello stesso avviso del coach bianconero è anche il direttore sportivo Roland Habisreutinger:
“Al momento abbiamo 6 difensori, ma sappiamo bene che la difesa deve coinvolgere anche gli attaccanti. Comunque ora è il momento anche per i giovani di dimostrarsi pronti, come hanno già fatto a Berna, dove hanno giocato bene”.
E sul carattere di Maxim Lapierre, Habisreutinger la pensa così:
“Mi sono sempre piaciuti i giocatori “non facili”, con quelli troppo gentili ed educati non si è mai vinto niente. Avevamo bisogno di chili e centimetri, di cattiveria agonistica, non di un altro tecnico per il rimanente della stagione”.
Con Ilari Filppula si è trovato una sistemazione piuttosto in fretta e che giova a entrambe le parti…
“Ilari è un grande giocatore e una persona squisita, ma non ha saputo portare qualcosa in più che nella nostra squadra non ci fosse già. Quindi abbiamo optato per cercargli una nuova sistemazione, anche perché avevamo deciso di avere solo 5 stranieri in squadra, e sarebbe stato controproducente averne 6. Filppula si è sempre dimostrato un grande professionista, quindi abbiamo cercato anche di accontentare le sue necessità, e credo che ora possa essere felice con un contratto anche per la prossima stagione. Chiaramente non lo nego, abbiamo preferito la soluzione estera, perché Ilari rimane un grande giocatore e non mi sarebbe piaciuto rinforzare qualche concorrente”.