AMBRÌ – Nella serata di sabato l’Ambrì Piotta ha ottenuto una fondamentale vittoria contro l’avversario diretto Langnau, evitando così di scivolare all’ultimo posto in classifica e, anzi, issandosi in decima posizione.
Oltre al risultato, però, ben poco ha entusiasmato della prestazione biancoblù. “La squadra mostra una buona volontà, ma manca sicuramente la precisione – ha commentato coach Hans Kossmann – ma credo che questo sia dovuto in parte al fatto di giocare in un sistema tutto nuovo. È stata una partita tesa tra due squadre che volevano assolutamente i tre punti, ma noi non potevamo permetterci di lasciane per strada”.
“In generale c’è stato un po’ di nervosismo da parte nostra, con delle occasioni create che non sono però state sfruttate al meglio – ha continuato l’allenatore – ed anche nel terzo tempo abbiamo avuto diverse occasioni per segnare il quarto gol, ma non siamo stati in grado di farlo. Avere due reti di vantaggio è pericoloso, basta una superiorità numerica per rilanciare il match, e così è successo”.
Per l’Ambrì quella di sabato si è trattata della prima di quattro partite consecutive in casa, che ha visto Kossmann apportare dei cambiamenti significativi, lasciando in tribuna per scelta tecnica Chavaillaz e Bastl. “In vista di martedì ci saranno probabilmente altri cambiamenti, al momento la squadra è sana e dobbiamo sfruttare questo fattore per giocare più fisico. A parte alcuni leader, nessuno dei giocatori mi ha mostrato qualcosa di particolare e dunque tutti devono combattere per avere un posto. Siamo in una battaglia per fare i playoff ed abbiamo bisogno di tutti”.
È dunque da leggere in questo senso la decisione di Kossmann di apportare alcuni cambiamenti venerdì sera, con il fatto di avere delle “gambe fresche” che ha fatto effettivamente la differenza in alcuni frangenti, con ad esempio la vivacità e velocità di Stucki che ha aggiunto un elemento interessante al gioco.
“Nessuno al momento merita di stare in tribuna, ma devo fare delle scelte e mandare in pista la squadra che credo ci dia la possibilità maggiore di vincere – ha concluso Kossmann – tutti i giocatori devono spingere nella stessa direzione, nessuno può permettersi di pensare al proprio ego, dobbiamo essere una squadra.