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Interviste

Chiesa: “Periodo di adattamento, giocare per Shedden è un piacere”

LUGANO – Dopo la prima e vittoriosa partita agli ordini del nuovo coach Doug Shedden contro i tigrotti di Langnau, abbiamo raccolto alcune impressioni di un giocatore esploso proprio sotto la guida dell’allenatore canadese, Alessandro Chiesa.

Alessandro Chiesa, bene per i tre punti, ma venerdì la prestazione é stata insufficiente…
“Sì, specialmente nel primo tempo non siamo riusciti a portare sul ghiaccio quello che l’allenatore ci chiedeva. Stiamo attraversando un periodo di adattamento al suo gioco, visto che dopo soli due allenamenti non è facile applicare un nuovo sistema. Nel secondo e terzo tempo, però, abbiamo giocato sicuramente meglio e abbiamo concesso meno occasioni rispetto al primo periodo”.

Cosa vi ha chiesto Shedden per questa partita?
“Di entrare nella sua tattica di gioco, ovvero avere il possesso del disco e costruire le azioni tutti insieme con il timing giusto. Abbiamo cambiato anche il sistema in fase difensiva, adesso giochiamo a zona rispetto a prima. Ci vuole un po’ di adattamento al tutto e partita dopo partita si può solo migliorare”.

È ancora troppo presto per aspettarsi grossi miglioramenti?
“Abbiamo cambiato diverse cose, quindi ci vorrà un attimino per entrare negli automatismi. Più passerà il tempo, più si vedrà sul ghiaccio quello che Shedden vorrà”.

Si è visto un nuovo schema in powerplay, con due uomini dietro la porta a far girare il disco, un esempio di una novità introdotta da Shedden…
“Sì, anche in quel settore ha portato le sue idee e quando ci siamo ritrovati in powerplay e abbiamo provato a fare quello che lui voleva”.

Come ti sei trovato con lui in panchina dopo la tua esperienza a Zugo?
“Doug è stato un allenatore importante nella mia carriera, mi ha aiutato molto a crescere e sicuramente è un piacere giocare ancora per lui”.

Sabato farete visita al Ginevra, con che spirito affronterete la trasferta?
“Già, si va a Ginevra e non sarà una partita facile… Sarà una battaglia su ogni disco e inizieremo già ora a preparaci per il match”.

A livello personale per te è arrivata la chiamata in Nazionale, ti farà bene cambiare un po’ aria visto il momento del Lugano?
“Quando arriva la chiamata in Nazionale è sempre un onore per uno svizzero. Io vado molto volentieri e sicuramente potrò imparare qualcosa di nuovo”.

Karim segue da vicino il Lugano si occupa delle interviste post-partita in occasione dei match casalinghi dei bianconeri alla Resega

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