AMBRÌ – BRIANCON
4-1
(2-0, 1-1, 1-0)
Note: Pista di Biasca, 1’518 spettatori. Arbitri Peer, Küng; Ambrosetti, Espinoza
Penalità: Ambrì 7×2′ + 1×20′ (Hall), Briancon 4×2′ + 1×5′ + 1×20′ (Jaksch)
BIASCA – Nuovo test per l’Ambrì Piotta, di scena venerdì sera per la prima volta in Ticino ed al cospetto della modesta formazione francese dei Diables Rouges di Briancon, capaci solo in rare occasioni di mettere in difficoltà i biancoblù e piegati a rigor di logica con il punteggio di 4-1.
Considerato l’impegno ben più significativo di sabato contro l’Örebro – vittorioso di recente alla Resega – Serge Pelletier ha sfruttato la prima uscita del fine settimana per tentare qualche esperimento, portando Emmerton nella linea di Giroux e Pestoni, e di conseguenza Kamber al centro di Monnet e Bastl.
Con Lauper a riposo dopo la scazzottata di Sursee, a fare finalmente il suo debutto stagionale è stato Daniele Grassi, mandato in pista con Lhotak e Fuchs e autore di una prestazione che ha immediatamente ricordato ai più smemorati il perché era tanto apprezzato prima dei vari problemi fisici della scorsa stagione.
Per lui si è trattato infatti di un rientro fatto di sostanza e grande pattinaggio, come ci aveva sempre abituati, anche se per rivederlo sul ghiaccio bisognerà attendere perlomeno i match di Yverdon, visto che sabato Grassi verrà lasciato a riposo, così da procedere con il suo ritorno alle competizioni in maniera graduale.
Avversario di poco spessore il Briancon, si diceva, ed ecco che allora l’Ambrì ha preso immediatamente il controllo del gioco, tenendo il disco nel terzo offensivo con chiara facilità e mettendo sotto pressione il portiere ospite, tanto da ottenere già nei primi quattro minuti il doppio vantaggio.
Sven Berger ha messo la sua firma sul tabellino con un bel tiro dalla blu, spunto che va a coronare le sue prime uscite in biancoblù con una soddisfazione decisamente meritata, visto che l’ex Rapperswil ha saputo farsi apprezzare per semplicità ed essenzialità nel suo gioco. Senza strafare il numero 51 – in coppia con Birbaum nell’occasione – sa infatti dare calma e ordine, andando raramente in affanno.
Mäenpää è invece stato schierato con Trunz, ed ha nuovamente mostrato buone cose in impostazione e in uscita dal terzo, mentre sul fronte offensivo si è l’impressione che il finlandese debba ancora uscire seriamente dal guscio.
In seguito al rimescolamento delle linea Fora è finito a giocare con Zgraggen, ed entrambi si sono ben difesi, con soprattutto il numero 29 che sta confermando in pista i suoi promettenti numeri. Certo, la NLA sarà un’altra cosa, ma sinora il suo innesto in squadra sta proseguendo al meglio, contando anche l’attenuante di qualche noia al polso.
Piuttosto sorprendente la situazione che sta evolvendo attorno a Flückiger, che nel giro di pochissimo tempo è tornato ad essere parte integrante della squadra come se nulla fosse successo. Schierato nel terzo tempo dopo 40 buoni minuti giocati da Wolf, l’ex bianconero si è mosso bene e non ha incassato reti, affrontando anche alla grande una doppia superiorità numerica.
Si rimane però in attesa di sapere realmente come siano andate le cose tra giocatore e club, e come il tutto evolverà poi nel resto della stagione… Domande a cui si spera lo stesso Flückiger darà presto una risposta.
Ad inizio periodo centrale Pestoni ha invece trovato il gol del 3-0, insaccando dopo un buon lavoro preparatorio di Emmerton che, salvo qualche occasione, non si è a dire il vero messo troppo in mostra, rendendosi protagonista di una partita sicuramente non appariscente. Anche lui rimane una pedina da decifrare.
Tutto di un’altra pasta la partita di Adam Hall che, oltre ad aver segnato il 2-0, al 44’05 si è fatto giustizia da solo dopo un intervento sporco con il gomito di Otto Jaksch, che ha letteralmente scatenato le ire dell’americano e non ha potuto fare altro che incassare le conseguenze del suo gesto, forse un po’ esagerate da parte del biancoblù.
Entrambi sono finiti così sotto la doccia anzitempo, ridando però vita ad un match che stava andando spegnendosi. Difficile infatti trovare altri spunti dalla serata di venerdì, chiusasi con il quarto sigillo di Gautschi.
Anche in questa occasione Pelletier ha deciso di far girare praticamente tutte le sue linee anche nelle situazioni speciali, andando a creare scenari che via via non si vedranno praticamente più, come un Pestoni in boxplay oppure una quarta linea mandata a giocare una superiorità.
Sarà dunque interessante verificare se in questo senso il coach biancoblù vorrà fare una prova generale più “seria” già contro l’Örebro, match in cui verosimilmente giocherà Zurkirchen e rientrerà Lauper, visto anche l’uscita programmata di Grassi. L’Ambrì è in maniera evidente ancora un cantiere aperto, e contro un avversario come il Briancon è stato utile sfruttare l’occasione per tentare anche qualcosa di nuovo.
A livello di ritmo la squadra ha poi risposto bene, tenendo sotto controllo i francesi praticamente per 55 dei 60 minuti di gioco. Contro gli svedesi dell’Örebro si avranno però risposte più indicative sull’attuale condizione della squadra, match che segnerà il giro di boa nell’avvicinamento al campionato.
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