I nuovi volti della NLA 2015/16: il finlandese Jarkko Immonen

Lo Zugo, una stagione dopo essersi assicurato i servigi di Pierre-Marc Bouchard, è riuscito ad ingaggiare un altro top player di assoluto valore ed esperienza internazionale. Il centro finnico Jarkko Immonen, nello scacchiere di Kreis, andrà quindi a sostituire Robbie Earl, rivelatosi giocatore produttivo ma spesso fine a se stesso e raramente in grado di mettere la propria classe al servizio dell’intera squadra.

Sulla carta Immonen porta con se il curriculum perfetto, a 33 anni arriva in un momento di alto rendimento dopo aver accumulato grandi stagioni in KHL e diversi riconoscimenti sia di squadra che individuali.

La carriera del centro right-handed ha inizio nelle giovanili del Sapko e nel Tuto di Turku, prima di essere notato dalla dirigenza dell’Assät, che lo fa debuttare in SM-Liiga nella stagione 2001/02. La vera esplosione avviene la stagione successiva, quando passato allo JYP, si impone subito come uno degli uomini squadra.

L’anno dopo, solamente 21enne, è il topscorer e il faro della squadra e conferma le sue qualità oltre che di playmaker, anche quelle di ottimo sniper, capace di sfruttare il suo tiro in maniera molto efficiente per un centro delle sue caratteristiche. Vive ancora una stagione da grande protagonista in patria – di nuovo topscorer dello JYP – prima di tentare il salto in Nord America.

Draftato all’ottavo turno dai Toronto Maple Leafs è oggetto di scambio con i New York Rangers, che lo piazzano in AHL agli Hartford Wolf Pack. In AHL il suo contributo è quasi devastante – 129 punti in 140 partite, +10 – ma dei limiti nel pattinaggio e una certa mancanza di forza fisica gli impediscono di imporsi in NHL – 20 partite, 8 punti, -3 – e opta quindi per il ritorno in patria.

Nello JYP ha il tempo di togliersi la soddisfazione di vincere il titolo finlandese nella stagione 2008/09, la seconda dal suo ritorno, e di accumulare la bellezza di altri 148 punti in 133 partite, garantendosi un eccellente biglietto da visita per il suo approdo in KHL.

L’ambientamento al Bars Kazan è immediato, e diviene subito uno dei fari della squadra, mettendo a segno in 5 stagioni 164 punti (0,6 punti a partita, 30 reti in power play, +42) e vincendo la Gagarin Cup addirittura al primo tentativo nella stagione 2009/10. Passa poi per due stagione alla Torpedo Nizhny Novgorod, dove con il connazionale Salminen – neo friborghese – forma una coppia letale, ma a livello di squadra accumula solamente due eliminazioni al primo turno dei play off.

In totale dalla KHL si porta appresso numeri alquanto impressionanti: 396 partite e 249 punti (0,6 a partita), 105 reti di cui 46 (43%) in power play e 19 game winning goal, 5 rigori decisivi nei prolungamenti e addirittura la “palma” di miglior faceoff guy della lega in ogni stagione giocata in KHL.

Anche a livello di nazionale finlandese i grandi numeri non mancano: un oro U18 e un bronzo U20, due bronzi olimpici a Sochi e Vancouver, un oro mondiale nel 2011 (nel quale si è laureato topscorer davanti a gente che di nome fa Tavares, Jagr e Kovalchuk…) e un argento nel 2014.

Se saprà confermare in Svizzera i numeri dimostrati nelle ultime stagioni, il salto di qualità dello Zugo potrà essere molto importante.