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Lugano

I nuovi volti della NLA 2015/16: il bianconero Tony Martensson

tonyscheda

E Età: 35 anni
Posizione: C
Altezza: 185cm
Peso: 85kg
Nazionalità:
Provenienza: SKA St. Pietroburgo (KHL)
Contratto: 2016/17
Twitter:
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Deciso a voler potenziare offensivamente e “cerebralmente” la propria squadra, Patrick Fischer ha terminato la sua ricerca del centro straniero puntando sullo svedese Tony Martensson, proveniente dallo SKA San Pietroburgo.

Freschissimo vincitore della Gagarin Cup, il 35enne dovrà portare ai futuri compagni e connazionali Klasen e Pettersson il lavoro, l’acume e l’esperienza necessari che sono mancati nell’ultima stagione ai due fenomeni bianconeri. Martensson oggi è un centro di enorme esperienza, maturata ai massimi livelli continentali e “abituato” a giocare finali nazionali o internazionali.

Sin dai primi anni di carriera professionistica nel Brynäs – si è formato prima nei Wings di Märsta, la sua città natale – si è imposto come playmaker, specialista di power play, capace di mandare a segno i suoi compagni con regolarità, mantenendo nel contempo un alto “rating” di lavoro a tutta pista e di sacrificio sfruttando la sua grande tenuta fisica.

Apprezzato da molti per la sua capacità di mettersi a disposizione della squadra e dei compagni di linea riuscendo ad alzare il livello collettivo, ha tentato quindi la fortuna in Nord America, giocando due buone stagioni con i Cincinnati Mighty Ducks in AHL, assieme anche agli ex biancoblù Keith Aucoin e Joel Perrault, ma con sole 6 apparizioni in NHL con Anaheim.

Al ritorno in patria è avvenuta la vera esplosione, con 4 stagioni nel Linköping – oltre a un primo assaggio di KHL nel Bars Kazan di Petrov e Hentunen – ad altissimi livelli, laureandosi 3 volte topscorer della propria squadra e facendo parte del team di capitani. Nelle ultime 4 stagioni si è imposto come uno dei più completi centri di KHL, producendo 295 punti in 409 partite con lo SKA San Pietroburgo (dei quali 56 nei play off, 0.6 PPG, +33) che ne fanno il terzo miglior marcatore di sempre della squadra, portando in dote un incredibile +145 complessivo.

Per quanto riguarda la SHL il suo bottino di punti si attesta a 316 punti in 364 partite di regular season e 55 in 69 match di playoff (0.8 PPG, +5).


(© Alex Babashov)

Nell’ultima stagione al fianco di Thoresen e Kovalchuk ha totalizzato un buon 54% di riuscita agli ingaggi (51% nei play off) e confermando le sue attitudini al sacrificio si è reso protagonista di 38 tiri bloccati (11 sempre nei playoff), in questo caso terzo tra gli attaccanti della sua squadra dietro al connazionale Ericsson e a Tikhonov.

A livello personale il palmarès è impressionante: due campionati di KHL vinti (2008/09 e 2014/15), riconoscimenti come miglior plus/minus, miglior scorer straniero e vincitore del “Gentleman Award” (tutto nella stagione 2011/12), topscorer e MVP di SHL nel 2007/08 e campione del mondo con la Svezia nel 2006 (oltre a due bronzi).

Quel che più conta è che questo giocatore dovrà mettere a disposizione tutta questa esperienza nel Lugano, confermando di essere quel “top centre” anche (e soprattutto) da post season che da troppi anni manca alla Resega.

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