ZUGO – DAVOS
3-4
(2-1, 0-1, 1-1; 0-1)
Note: Bossard Arena, 7’015 spettatori. Arbitri Eichmann, Kurmann, Borga, Küng
Penalità: Zugo 3×2′, Davos 5×2′
ZUGO – Si ripartiva dal risultato di parità scaturito dopo gara 2 nei Grigioni tra Zugo e Davos, protagoniste di due sfide dal risultato diametralmente opposto. Il primo match era terminato con la nettissima e clamorosa vittoria dei gialloblù alla Bossard Arena per 6-1, mentre la rivincita alla Vaillant Arena era finita con un risicatissimo e soffertissimo 1-0 per gli ospiti grazie alla rocambolesca rete di testa da parte di Bouchard.
La rivincita riparte con alcune novità tra le due squadre, a partire dal rientro di Holden tra i locali dopo la squalifica, con Kreis che si è affidato ancora a Repik lasciando in tribuna Sondell. Sul fronte Davos è da registrare il rientro nel line up – e nel primo blocco – di Mauro Jörg, il quale ha relegato Hofmann quale 13esimo attaccante.
Se nelle prime due partite della serie era stato il Davos a partire meglio, perlomeno sul piano del gioco, proponendo grande velocità d’esecuzione e molti tiri verso Tobias Stephan, stavolta è stato lo Zugo a prendere in mano il pallino del gioco.
Più sicuri di se stessi dopo la vittoria nei Grigioni, gli uomini di Kreis hanno messo subito sotto pressione Genoni, il quale ha però tenuto in piedi la baracca, mentre Marc Wieser ha completato l’opera, aprendo lo score contro l’andamento del gioco al 7’. Stavolta però lo Zugo non si è lasciato schiacciare nel proprio terzo, tornando subito a macinare gioco, riuscendo pure a girare la contesa ancora nel primo tempo grazie a una doppietta del rientrante Holden.
Quando lo Zugo sembrava avviato a trovare la prima vittoria casalinga di questi play off, un errore della difesa di casa ha permesso a Paschoud e Schneeberger di partire in contropiede mentre il Davos giostrava in box play, e sulla successiva respinta di Stephan l’accorrente Axelsson ha potuto ribadire un facile disco in rete, riportando in parità la sfida. Pari e patta nel risultato, equlibrio anche sul piano del gioco, in un momento in cui nessuna squadra è riuscita a prendere il sopravvento sull’altra.
Equilibrio anche nel periodo conclusivo, ma gioco più piacevole e partita vera, con l’inizio del “Gregory Sciaroni show”. Nei primi minuti in entrata del terzo tempo il ticinese ha riportato in avanti i gialloblù deviando un tiro dalla blu di Du Bois, tenendo col fiato sospeso la Bossard Arena fino al 57’, quando Martschini con un bel polsino in diagonale ha rimesso la sfida in parità.
Overtime dunque, e dopo 3’29” Sciaroni ha completato la sua splendida serata. Disco recuperato dopo un dubbio contrasto con un difensore di casa, slap angolato, potente e preciso e Stephan battuto, lo Zugo è andato di nuovo al tappeto in casa propria.
I padroni di casa, pur contando sull’ottimo rientro di Holden – 2 gol e 1 assist – e giocando match pari e spesso superiore rispetto agli ospiti hanno peccato di qualche errore di troppo in fase di impostazione e sulla linea blu offensiva, errori con cui il sistema di gioco grigionese va a nozze.
Da parte del Davos una partita di nuovo coraggiosa, in cui tutti hanno applicato il sistema di gioco voluto da Del Curto, quasi inducendo all’errore gli avversari grazie a un fore checking alto e ai soliti innumerevoli chilometri macinati sui pattini con e senza il disco.
Grande serata per Sciaroni, che regala la seconda vittoria esterna al Davos, riguadagnando nel contempo il fattore casalingo nella serie, in attesa che qualcuno sblocchi il fattore casalingo.