AIROLO – Proprio nel giorno del suo compleanno si è spento dopo un periodo di malattia Marco Lombardi. Il nativo di Airolo fu presidente dell’Ambrì durante due stagioni, dal 1990 al 1992.
A quell’epoca sulla panchina c’era l’indimenticato coach Bryan Lefley. Sotto la regia di Lombardi si aprì la dinastia russa in Leventina con l’approdo di Yuri Leonov e Petr Malkov. L’avvocato era una persona dotata di grande umanità e sapere. Non si considerava un grande intenditore di hockey e lasciava al fido Sergio Gobbi il compito di costruire la squadra, tanto che, nel cerchio famigliare, una sera di estate disse: “domani arriverà uno nuovo dalla NHL, pare sia molto bravo, ma mi scappa il nome e non so dove giocava”. Il personaggio in questione? Un tale Mike Bullard.
Il 73enne era molto amato dai giocatori, con loro aveva un rapporto aperto e conviviale. Diversi elementi abitavano nella sua palazzina di Airolo, uno o due piani sotto il suo appartamento. Molto legato allo storico presidente del Friborgo Jean Martinet, con cui aveva studiato, il leventinese affermava tra le mura di casa di avere accettato la carica perchè nessuno voleva ricoprirla.
Indimenticabile una sua apparizione in TV (lui che non amava troppo le comparse nei media), con la sciarpa dell’allora giovanissima “GBB” al collo e la figlioletta Gea sulle ginocchia. Dopo 2 anni lasciò il timone a Bruno Moor che diventò il primo presidente “non leventinese”.
“Marchino” rimase sempre attaccato al mondo biancoblù, pur frequentando meno negli ultimi anni la Valascia, anche perchè soffriva. I problemi finanziari del club e, in minor misura, i risultati sportivi poco edificanti lo rendevano triste. Era conscio delle difficoltà, al punto che quando qualcuno gli chiedeva se non volesse tornare alla presidenza, rispondeva sempre “non sono mica matto”. Una delle sue frasi ricorrenti era difatti “povero Ambrì”.
Lombardi era uno sorta di presidente della gente e proprio per questo tanto amato. La sua scomparsa lascia un grande vuoto in tutta la regione. I funerali si terranno venerdì ad Airolo alle ore 15.
Marco Maffioletti