AMBRÌ – Scorrere la lista dei giocatori convocati in Nazionale per i tifosi biancoblù negli ultimi anni è sempre stato un momento spinoso, dato che – oltre a qualche apparizione di Inti Pestoni – le soddisfazioni in questo senso sono state davvero poche. Ecco che dunque apprendere della chiamata da parte di Glen Hanlon di Sandro Zurkirchen non può che strappare un bel sorriso, che per un attimo fa dimenticare le quattro sconfitte consecutive e regala motivi di orgoglio e positività.
In compagnia dell’ottimo Daniele Grassi, infatti, Zurkirchen si è reso protagonista di un inizio di campionato strepitoso, con una percentuale di parate del 91.81% e tenendo in considerazione che l’Ambrì è una delle squadre che concede più tiri in assoluto agli avversari.
La chiamata di “Zuri” in Nazionale va però ben oltre il riconoscimento sportivo di un giocatore che ha sempre dimostrato professionalità, impegno e che probabilmente andava premiato in questo senso già diversi mesi or sono.
In un momento in cui sportivamente le cose non vanno bene quanto si sperava, e a livello societario si aspetta l’assemblea degli azionisti per avere maggior chiarezza dopo il “divorzio” con Vetterli, per un club come quello leventinese l’avere un giocatore chiamato in rossocrociato rappresenta indubbiamente una manna dal cielo in termini di visibilità, prestigio e fiducia nei propri mezzi.
La notizia permette anche alla direzione sportiva dell’Ambrì Piotta di “prendere un po’ di ossigeno” dopo le critiche incassate negli ultimi giorni. Bisogna infatti riconoscere e ricordare la scelta azzeccata, lo scorso febbraio, di rinnovare immediatamente con Zurkirchen sino al 2017, per poi ingaggiare un coach esperto come Michael Lawrence per permettere lo sviluppo di un portiere che, a 24 anni, ha ancora margini di miglioramento.
Anche nell’ambito di questo processo va collocata la convocazione in Nazionale che, dopo aver visto Zurkirchen passare da secondo a Zugo, a “semi-titolare” ad Ambrì lo scorso anno e a “praticamente titolare” nella stagione di quest’anno, gli permette di continuare la sua crescita grazie a nuove esperienze, conoscenze e sfide.
In un periodo in cui si è perennemente sotto pressione per mettere il club sotto una luce positiva – soprattutto nell’ottica della ricerca di nuovi sponsor e partner in vista della nuova Valascia e per rendere sostenibile l’immediato futuro – questa “piccola grande notizia” non può che far bene, non fosse per altro che, sulle varie liste distribuite ai media in vista dei prossimi impegni, anche il nome “Hockey Club Ambrì Piotta” sarà presente e probabilmente “googlato” da diversi appassionati e addetti ai lavori a livello internazionale… Una proverbiale goccia nel mare ma, continuando con i luoghi comuni, Roma non è certo stata costruita in un giorno.
La sua convocazione potrà inoltre essere utile a Pelletier in chiave di mercato? Oggettivamente è difficile dirlo, essendo ben lontani dal capire veramente le logiche che governano i rapporti da DS, agenti e giocatori. Fatto è che anche militando nell’Ambrì arrivare in Nazionale non è impossibile e la chance di avere più ghiaccio rispetto che in altri club potrebbe fare un po’ più gola rispetto al passato.
L’intero ambiente dovrà ora trarre ispirazione e motivazione dalla sua convocazione, rendendosi conto che tutto quanto fatto negli ultimi mesi ha un valore e che il duro lavoro porta sempre e comunque a dei risultati.