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Tutte le squadre NHL presentate da HSHS: Arizona Coyotes

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A partire dall’8 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con quattro partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

I campioni in carica dei Los Angeles Kings celebreranno la vittoria della loro seconda Stanley Cup affrontando nel primo match i San Jose Sharks, andati ad un nulla dall’eliminarli nel primo turno degli scorsi playoff, quando erano in vantaggio nella serie per 3-0. L’altra finalista, i New York Rangers, dovrà invece aspettare fino al 9 ottobre per tornare sul ghiaccio, con la franchigia di Manhattan che sarà ospite dei St. Louis Blues.

Anche quest’anno HSHS vi proporrà la presentazione di tutte e 30 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino a fine settembre. Il nostro intento è quello di riassumere i movimenti di mercato e le ambizioni di ogni squadra analizzandone i reparti difensivi, d’attacco ed i portieri a disposizione. Buona lettura!

La passata stagione i Coyotes avevano iniziato il campionato con un rinnovato ottimismo, dopo aver acquisito una certa stabilità a livello societario. Il tutto non si è però tradotto nella necessaria euforia sul ghiaccio e così, per il secondo anno consecutivo, in Arizona è stato mancato l’obiettivo dei playoff.

Recentemente rinominati “Arizona Coyotes”, la franchigia è ora in mano al nuovo gruppo di investitori IceArizona, capace sì di cancellare alcune nubi minacciose riguardanti il futuro del club, ma comunque non in grado di permettere un mercato sufficientemente aggressivo per poter migliorare in maniera significativa la rosa.

Sul fronte offensivo la passata stagione i Coyotes avevano iniziato il campionato con la fama di essere una delle franchigie offensivamente più temibili della Western Conference. Non ci è però voluto molto prima che questa convinzione svanisse, soprattutto se si pensa alla serie di 7 sconfitte consecutive tra marzo ed aprile che costò loro la qualificazione e durante la quale fecero registrare solamente un gol di media a partita.

Anche quest’anno Vermette – autore di 24 reti la scorsa stagione – sarà di nuovo in squadra, così come Yandle, che la passata annata fece registrare l’ottimo bottino di 53 punti. In Arizona si sentirà però la mancanza di Vrbata e Ribeiro, quest’ultimo oggetto di buyout ed il cui posto verrà verosimilmente preso da Sam Gagner.

Per quanto riguarda invece la retrovia, a fare da guida ci penseranno nuovamente Ekman-Larsson e Michalek, i quali avranno anche il compito di mostrare la retta via a giovani come Connor Murphy e Brandon Gormley. Questi ultimi dovrebbero aggiungere quel gioco fisico tipico dei difensori stay-at-home che tanto è mancato ai Coyotes nel recente passato.

Non bisogna inoltre dimenticare che la difesa sarà chiamata a sopperire ad una certa mancanza di talento nel reparto offensivo, producendo punti e dando impulsi alla manovra a partire dall’uscita del terzo.

Tra i pali il titolare incontrastato sarà nuovamente Mike Smith, questo nonostante lo scorso anno abbia avuto parecchie difficoltà nel periodo precedente le Olimpiadi di Sochi, forse proprio distratto dalla speranza di una convocazione. Una volta tornato dalla Russia era però tornato ad un buon livello, anche se aveva mancato le ultime 10 partite della stagione per un infortunio al ginocchio.

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