LUGANO – HV71
4-6
(2-1, 1-2, 1-3)
Penalità: Lugano 9×2′, HV71 3×2′
JÖNKÖPING – Nella prima partita amichevole del suo soggiorno in Svezia, la quarta in totale, il Lugano è uscito sconfitto dalla Kinnarps Arena per mano dei padroni i casa del HV71 con il risultato di 6-4.
I bianconeri sono in scesi in pista con una formazione diversa rispetto alle ultime uscite e, ancora una volta, per Patrick Fischer è stata occasione di provare una nuova rotazione dei centri, in particolare nel primo blocco, in modo da trovare il supporto ideale per Pettersson e Klasen. A mettersi in mezzo ai due funambolici svedesi stavolta è stato Steinmann, sostituito nella linea di Filppula e Fazzini da Giacomo Dal Pian.
Sannitz è stato invece arretrato nel quarto blocco assieme a Reuille e Kostner, sostituito da Walsky nella linea di Mclean, e ad accomodarsi in fondo alla panca come 13esimo attaccante è stato stavolta Kuonen. Modifiche anche alle coppie di difesa e in porta, dove ha giostrato Manzato, mentre erano assenti i convalescenti Kparghai e Walker oltre all’ammalato Ulmer.
La partita giocata contro la squadra di Andreas Johansson è stata di ottimo livello per una fase di preseason, e il Lugano ha dovuto metterselo da subito in testa a causa di due penalità fischiategli contro nei primi minuti che gli hanno reso l’inizio partita piuttosto sofferente.
Paradossalmente però sono stati i bianconeri ad uscire meglio dal primo periodo, grazie alle reti di Pettersson – tiro preciso da sotto misura dopo bel lavoro di Steinmann – e di Klasen, che ha freddato il portiere di casa con un tiro potente e preciso in superiorità numerica.
I gialloblù non si sono però fatti attendere e, dopo aver dimezzato lo scarto anche loro in power play poco prima della pausa, hanno pareggiato i conti dopo due minuti nel periodo centrale, un attimo prima che Fazzini riportasse in vantaggio il Lugano. Vantaggio meramente illusorio e ultimo della serata per i bianconeri, dato che Nilson ha pareggiato a metà partita, mandando le squadre al secondo riposo in parità.
Ben diversa la musica nel tempo conclusivo, dove l’HV71 l’ha fatta da padrone, segnando 3 reti tra il 40’51” e il 44’11”, di cui due in altrettante situazioni di inferiorità numerica del Lugano, che ha così confermato di dover lavorare parecchio sul boxplay. Inutile l’assalto finale con Manzato in panchina, interrotto dal gol numero 6 per mano del nordamericano Christensen, che ha sancito il punteggio finale.
Nel complesso i bianconeri hanno mostrato buone cose, soprattutto in fase offensiva, dove nonostante le continue rotazioni dei centri e di alcune ali, le soluzioni paiono veramente molteplici. Pettersson e Klasen abbisognano di un centro forte fisicamente e che sappia lavorare nello slot, e in questo caso la soluzione Steinmann non è assolutamente da scartare, contando pure sull’ottimo pattinaggio dell’ex aviatore.
Buone risposte anche da Fazzini e Filppula, che a caratteristiche sembrano completarsi bene, ma necessiteranno di altri minuti di gioco per affinare l’intesa.
I problemi maggiori al momento si notano in difesa, soprattutto in boxplay, dove ci sono alcune difficoltà nel coprire i maggiori spazi dei terzi di difesa, e in questo senso l’assenza di un pattinatore esplosivo e agile come Kparghai si fa sentire.
Quarta sconfitta in quattro match per il Lugano, ma il risultato è solo secondario in fase di preparazione, di cambio in cambio occorre lavorare su più fronti. La priorità va data alla fase difensiva “di stallo” nel terzo, nella quale parecchi difensori sembrano troppo fermi al cospetto degli avversari. In attacco le risposte sembrano già positive, e il dilemma del centro del primo blocco per ora va segnalato alla voce “problemi grassi”.
Prossimo appuntamento della campagna svedese fissato per venerdì sera alle 19.00 a Göteborg, dove Hirschi e compagni affronteranno i norvegesi del Valerenga di Espen Knutsen.