Il tanto atteso debutto delle formazioni rossocrociate nella nuova reincarnazione della Champions Hockey League, massimo torneo a livello europeo, è stato senza dubbio a tinte chiaro-scure.
Se da una parte infatti ZSC Lions e Ginevra hanno da subito dimostrato buone cose battendo rispettivamente Valerenga Oslo e Frölunda, dall’altra le sconfitte di Friborgo e Zugo – ed in particolare l’umiliazione subita dal Berna – fanno pensare.
Tra gli altri risultati della serata spiccano il 6-1 inflitto dai Växjo Lakes agli Adler Mannheim, la vittoria del Tappara Tampere per 7-3 contro gli Stavanger Oilers e il sorprendente 4-1 con cui i Vienna Capitals hanno liquidato il Färjestad.
Nella giornata di giovedì scenderà sul ghiaccio anche l’ultima squadra svizzera, il Kloten, che sarà di scena alla Kinnarps Arena contro gli svedesi dell’HV 71.
Gli orsi, prima squadra a scendere sul ghiaccio, sono stati spazzati via senza difficoltà dai cechi del Trinec, una delle maggiori forze della lega locale. Per i bernesi la partita è cominciata in salita in virtù del gol messo a segno da Polanski al 7’. In powerplay Nosek ha regalato il doppio vantaggio ai suoi e ad inizio secondo tempo, ancora con l’uomo in più, Polanski ha virtualmente chiuso la partita con il suo 3-0. Probabilmente già rassegnati, gli uomini di Boucher si sono concessi 27’’ di black out incassando dapprima il fantastico gol di Troncinsky in shortand e poi il 5-0 di Linhart.
Non paghi, i padroni di casa hanno continuato l’opera di demolizione nel terzo conclusivo andando ancora in rete in due occasione con Orsava. Lecita la delusione, visto che da questo rinforzato Berna ci si aspetta molto di più. In particolare alcuni dei nuovi arrivati sono stati tra i peggiori, con Holloway e Gragnani che hanno fatto registrare rispettivamente un -3 ed un -2 e l’ex bianconero Rufenacht che è addirittura uscito dal ghiaccio con un -4.
C’era molta curiosità attorno allo Zurigo, campione dell’ultima Champions disputata e ancora tra i favoriti per questa edizione. Gli uomini di Crawford hanno iniziato la loro avventura europea apposti ad un avversario abbordabile, i norvegesi del Valerenga, e non hanno tradito le aspettative. Subito avanti in virtù della rete di Baltisberger in powerplay, i tigurini si sono lasciati sorprendere dal pareggio di Karterud sul finire del primo tempo.
A partire dal secondo periodo i campioni svizzeri hanno però cambiato marcia e dapprima Keller (coadiuvato dal soliti Nilsson e Shannon) e poi Bastl e Zangger hanno regalato la prima vittoria ai leoni, apparsi nettamente superiori agli avversari per lunghi tratti.
Ottimo anche il debutto del Ginevra che, opposto ai Frölunda Indians, è riuscito ad avere la meglio su un avversario ostico e di grande prestigio con il punteggio finale di 4-3. Gli uomini di McSorley hanno impresso da subito un grande ritmo alla partita, passando meritatamente in vantaggio al 10’ con una staffilata di Bezina in superiorità numerica.
Gerber e Mercier (con due uomini in meno sul ghiaccio!) hanno poi portato le aquile sul 2-0 nel secondo tempo, chiudendo virtualmente l’incontro. Approfittando però delle continue penalità e distrazioni dei locali, forse già sicuri della vittoria, i mai domi svedesi si sono rifatti sotto con Falth e Backman, riaprendo con veemenza la partita. Rivera ha ridato ossigeno ai suoi con il punto del 4-2, ma la rete dell’internazionale norvegese Olimb al 57’ ha di nuovo riacceso la partita.
L’assalto finale dei migliori uomini della seconda forza dell’ultimo campionato svedese non ha però portato a nulla e così, con anche un po’ di fortuna, i ginevrini hanno portato a casa i primi tre punti della loro campagna continentale. Nelle prossime uscite una migliore gestione del risultato sarà fondamentale, in attesa del completo adattamento agli schemi dei suoi nuovi assi stranieri.
Serata amara per lo Zugo che, nonostante una partita in crescendo, non ha potuto evitare la sconfitta casalinga con i finlandesi del SaiPa Lappeeranta. I nordici, quarta forza dell’ultima SM Liiga, si sono portati in vantaggio a metà primo tempo grazie al punto in power play ottenuto da McIntyre. In 5 contro 3 la formazione rossocrociata ha prontamente pareggiato i conti con Earl, ben servito dal nuovo arrivato Sondell, difensore estremamente offensivo che ha già fatto intravvedere doti d’impostazione molto interessanti.
In avvio di secondo periodo i finnici hanno ripreso in mano le redini dell’incontro con Venalainen, autore della rete decisiva. Nonostante i ripetuti tentativi i tori non sono infatti più riusciti a superare l’ex Markkanen, al quale il pubblico di casa ha comunque preparato una calorosissima accoglienza.
DJURGARDEN – FRIBORGO
4-3
(0-0, 1-3, 3-0; 1-0)
Non sorride nemmeno il Friborgo, che però, nonostante la sconfitta, non ha sfigurato al cospetto del Djugarden, storica compagine svedese appena ripromossa nella massima serie nazionale. La squadra di Stoccolma ha avuto la meglio sul Gotteron per 5-4 dopo i tempi supplementari ed al termine di una partita combattutissima.
I burgundi, privi in particolare di Bykov, Tambellini e Jeannin, hanno resistito all’urto iniziale degli avversari e dopo un secondo tempo particolarmente ben giocato conducevano agevolmente l’incontro per 3-1 (di Mauldin, Hasani e Pouliot le reti). I romandi non hanno però fatto i conti con l’orgoglio degli svedesi che, indemoniati, hanno ribaltato il risultato nel terzo tempo grazie ai punti di Holmqvist, Ljungh e Hogstrom. Partita chiusa? E invece no, visto che in maniera piuttosto sorprendente (solo due i tiri scagliati negli ultimi 20’ da Sprunger e compagni verso la porta avversaria) Kwiatkowski ha regalato il pareggio ai suoi a 4’ dal termine.
Nel supplementare è poi giunto il punto risolutivo di Samuelsson, che non cancella però la buona prestazione fatta registrare dalla formazione romanda, che con un po’ di sangue freddo in più avrebbe potuto centrare il colpaccio già al debutto.