LOSANNA – L’Ambrì aveva la possibilità di incamerare nuovi importanti punti in vista della corsa ai playoff in quel di Losanna, al cospetto di un avversario confermatosi modesto e sino a martedì sempre battuto nel corso di questo campionato. I biancoblù non si sono però presentati in palla come nelle ultime due uscite e si sono fatti trascinare in un incontro per lunghissimi tratti inguardabile su entrambi i fronti, caratterizzato da tanti errori, una generale mancanza di ritmo ed una velocità d’esecuzione al sotto della norma.
Sia Ambrì che Losanna, infatti, hanno giocato nettamente al di sotto delle loro possibilità, lasciando agli avversari un’incredibile quantità di spazi che solamente la serataccia degli attaccanti hanno saputo vanificare. Ecco che allora sono bastati due episodi “un po’ così” per decidere il match in favore dei padroni di casa, che hanno sfruttato altrettanti powerplay per andare a segno con l’ex Gobbi e Bang.
Reti per altro nemmeno troppo belle, entrambe frutto di due tiri che hanno saputo cogliere Schaefer impreparato, in particolar modo sul 2-1 di Daniel Bang. In generale il portiere numero 1 ha dimostrato nuovamente di essere capace del meglio come del peggio, ma soprattutto i troppi rebound concessi hanno allineato la sua prestazione con quella priva di mordente del resto della squadra.
La sensazione durante il match era comunque quella che se l’Ambrì avesse alzato il ritmo dell’incontro, avrebbe potuto fare del suo avversario un sol boccone, ma questo “click” non è mai veramente avvenuto. I biancoblù, nonostante questo, si sono fatti leggermente preferire nel primo tempo – da segnalare delle buone occasioni per Grassi e Pestoni – ma un primo powerplay giocato in maniera confusa e disordinata hanno dato importanti indicazioni su come si sarebbe sviluppato il match per gli ospiti.
I ragazzi di Pelletier hanno comunque avuto il merito di reagire in maniera praticamente immediata alla rete di Gobbi pareggiando il contro grazie a Noreau, il cui tiro al 33’29 ha trovando il fondoschiena di Reichert, con il puck che si è poi infilato alle spalle di Huet.
L’1-1 rappresentava a quel momento una sorta di opportunità per l’Ambrì di cancellare tutto quanto fatto sino ad allora e di “resettare” l’incontro, cominciando finalmente ad imporre il proprio gioco con maggiore autorevolezza sugli avversari. “It was one of those games” commenterebbero però oltre oceano, indicando quelle partite in cui non sembra esserci verso di svegliarsi da una sorta di torpore che impedisce di eseguire in maniera pulita anche le giocate più semplici.
Non si può infatti rinfacciare ai giocatori dell’Ambrì di non averci provato e, anzi, è stato a volte un certo eccesso di iniziativa a provocare errori e pericolosi ribaltamenti di fronte. Una volta subito il 2-1 di Bang, i biancoblù hanno comunque avuto un buon momento in avanti, facendo intravedere quell’intensità che se applicata per tutto l’arco della partita avrebbe sicuramente permesso ai ticinesi di tornare a casa almeno con un punto. Il momentum si è però spento con una penalità rimediata da Lüthi e, nonostante un’opportunità in 6 contro 4 nel finale, non c’è proprio stato verso di pareggiare.
Si è trattata comunque di una partita decisamente strana e, proprio grazie a questo, si spera che possa essere digerita senza troppe conseguenze. Difficile esprimere un’opinione sui singoli, anche se Inti Pestoni ci è sembrato essere il più propositivo in avanti. Hanno provato a farsi vedere anche Steiner e capitan Duca, quest’ultimo comunque sempre battagliero, ed anche il giovane Lhotak ha tentato di metterci del suo, pur commettendo qualche errore.
Ancora abbastanza in ombra Williams, con l’evidente volontà di dare il suo contributo che è controbilanciata da alcuni cambi a vuoto e da una posizione – al centro tra Pedretti e Duca – che non è probabilmente quella ideale per lui. Con il rientro di Schlagenhauf, sicuramente la sua situazione verrà nuovamente rivalutata. Pedretti dal canto non ha terminato la partita – come già successo sabato – e le sue condizioni saranno da valutare.
Nonostante la sconfitta, l’Ambrì rimane comunque tra le squadre in testa alla classifica e a sole 2 lunghezze dalla capolista Friborgo, fermata in casa da Lugano. La prossima sfida sarà proprio alla Valascia contro il Gotteron, dove il contesto ed il livello dell’avversario dovrebbe permettere all’Ambrì di elevare il suo gioco e di ritrovare quella tensione agonistica necessaria per fare bene. Nel frattempo, non resta che trarre insegnamento dalla partita di Losanna…
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