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Ambrì Piotta

Nonostante Giroux a Bienne i rigori sono fatali all’Ambrì

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BIENNE – Non è finita nel migliore dei modi la trasferta di Bienne per l’Ambrì Piotta, dove al termine di una partita piuttosto brutta e decisa da diverse ingenuità i padroni di casa si sono imposti con il punteggio di 4-3 dopo i rigori.

Con Schaefer tra i pali e Duca di nuovo sul ghiaccio, i biancoblù hanno da subito messo sotto i padroni di casa, faticando però ad arrivare alla conclusione. Su un contropiede avversario è poi beffardamente giunto l’1-0 grazie ad un tiro al volo di Kellenberger, con Schaefer però colpevolmente lento nel suo spostamento. I leventinesi non si sono però persi d’animo e grazie ad un geniale spunto di Alexandre Giroux, ottimamente servito da Park, hanno messo a segno l’1-1.

A causa di due ingenue penalità, in avvio di secondo periodo Marc Wieser ha regalato il nuovo vantaggio ai suoi in doppia superiorità numerica e, poco più di due minuti dopo, con i ticinesi ancora in tilt per la rete subita poco prima, Kellenberger ha siglato il 3-1 con l’uomo in meno sul ghiaccio. Colpiti nell’orgoglio Duca e compagni hanno abbozzato una sterile reazione, concretizzata solo grazie ad un vero e proprio colpo da biliardo dello scatenato Giroux.

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Il terzo tempo ha sottolineato nuovamente la poca concretezza dell’Ambrì, che solo al termine di un’azione di timbro rugbistico di Grassi ha agguantato il meritato pareggio. Nel concitato finale la linea di Pestoni ha sprecato un clamoroso 3 contro 1 e sono dunque stati necessari i tempi supplementari per decretare un vincitore.

L’overtime è stato giocato bene dall’Ambrì, con occasioni in solitaria capitate sui bastoni ancora di Giroux e Pestoni, ma in entrambi i casi, vuoi per un po’ di sfortuna o per gli ottimi interventi di un Meili davvero in serata, il risultato non ha più subito modifiche, trascinando tutti ai rigori.

Negli shootout i biennesi hanno avuto la meglio con 4 reti contro 3, approfittando ancora di uno Schaefer assolutamente non trascendentale ed incapace di intercettare i tentativi dei modesti padroni di casa.

Considerando come si era messa la partita il punto conquistato a Bienne è prezioso, ma valutando la superiorità dimostrata a tratti sul ghiaccio resta comunque un po’ di rammarico. Le occasioni create dagli uomini di Pelletier sono state buone, ma la poca freddezza sotto porta e le diverse amnesie difensive sono costate care.

A fare la differenza anche i portieri, con Meili che ha surclassato Schaefer in un ipotetico testa a testa. Proprio in questo senso, schierare Zurkirchen nella sfida casalinga di sabato contro lo Zurigo potrebbe essere la mossa giusta per dare una scossa sia alla squadra che al cerbero nordamericano.

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Particolarmente negativi, di nuovo, Williams e Mieville, con il primo che ha sbagliato una miriade di passaggi anche molto semplici e che sotto porta è stato praticamente nullo. Il secondo invece è parso oltremodo nervoso e si è rivelato inefficace a tutta pista.

Bene, ed ormai anche questo non è più una sorpresa, la linea di Schlagenhauf, Grassi e Bianchi, che ad ogni cambio mette in pista tanto cuore e grande carica agonistica. È strano che i maggiori impulsi alla squadra vengano dai cosiddetti gregari, mentre i giocatori più acclamati fatichino maledettamente a carburare.

In questo senso, sembrano in via di miglioramento Park e soprattutto Giroux. Se lo statunitense sembra più inserito ed ha tempi di reazioni minori, il bomber canadese si conferma sempre più croce e delizia della squadra. A volte appare lento e svogliato, ma davanti alla porta avversaria pare l’unico in grado di fare la differenza – notevoli alcune sue discese solitarie – e infilare il disco in rete con regolarità.

Nonostante il risultato non troppo positivo, è comunque importante notare che probabilmente negli scorsi anni la squadra non avrebbe nemmeno avuto le capacità per rimontare due reti di ritardo, ma se l’obiettivo sono i play off incontri come questi sono assolutamente da capitalizzare. Già da sabato contro gli ZSC Lions sarà importante tornare alla vittoria per confermare quanto di buono visto e scacciare qualunque avvisaglia di crisi.

Reto è uno studente in economia e grande appassionato di hockey a 360 gradi, si occupa delle partite dei biancoblù e della sezione dedicata alla Nazionale.

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