Il presidente dell’Ambrì Piotta, Filippo Lombardi, sul suo sito web si è espresso – tra le altre cose – sull’attuale situazione della squadra biancoblù e sulle motivazioni che lo hanno indotto a pronunciare un discorso particolarmente schietto alla presentazione ai tifosi (di cui vi lasciamo un video a fine articolo).
Di seguito le sue parole.
“Due parole comunque sulla presentazione dell’HCAP con cui domenica scorsa è iniziata la settimana. Oltre quattromila tifosi entusiasti e molta passione fra la gente, per questo fenomeno sportivo unico nel suo genere, che sfida ogni anno le leggi del mercato per continuare malgrado tutto ad esistere. Nei quattro anni precedenti avevo ritenuto compito del presidente spronare e rimotivare un ambiente piuttosto depresso, al punto da farmi rimproverare da taluni il mio eccessivo entusiasmo pre-season”.
“Quest’anno, al comprensibile entusiasmo che contagia molti di fronte ad una squadra che appare meglio impostata, mi sento piuttosto di moderare gli animi e chiamare alla riflessione. L’Ambrì – complice il mio anno di presidenza agli Stati che non mi ha permesso di dedicargli il tempo necessario – ha attraversato una nuova fase difficile della sua storia, e questa fase non è conclusa. Tanto meno se si considera l’incognita della nuova pista, indispensabile per sfuggire alle ghigliottina della Lega nazionale fra cinque anni”.
“Non tutti capiscono il mio discorso, ma io posso solo ribadire che, mentre negli altri campi di cui mi occupo, ovvero le mie aziende e la vita politica, ho l’impressione di poter influenzare le cose e vedo i frutti del lavoro fatto, in questo campo sportivo ho invece la percezione scoraggiante di non riuscire a muovere le cose, per cui gli anni si consumano a tamponare le falle”.
“Solo se ci sarà la decisa volontà di tutti – pubblico e collaboratori, staff sportivo e squadra, autorità locali e cantonali – di fare un salto qualitativo rapido, si potrà sperare di farcela, sia sul piano delle finanze, che dei risultati, che della nuova pista. Da questo scatto mentale dipende in fondo la mia disponibilità a continuare a portare il sacco, insieme agli altri”.