BIASCA – L’Ambrì Piotta era già sceso sul ghiaccio nelle scorse settimane, ma l’allenamento di lunedì 5 agosto ha dato il via ufficialmente alla stagione sui pattini dei biancoblù sotto la guida dell’allenatore Serge Pelletier.
Al termine delle due ore in cui l’head coach ha potuto lavorare per la prima volta con i suoi ragazzi, abbiamo avuto l’opportunità di fare alcune domande a Serge Pelletier, partendo dalla sessione mattutina appena conclusa. “Ho visto un bell’entusiasmo da parte della squadra – ha spiegato – fa molto piacere ritrovarsi sul ghiaccio tutti assieme e riprendere l’attività”.
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Serge, quest’anno per la prima volta da diverse stagioni l’Ambrì giocherà con 3 stranieri d’attacco ed un solo difensore… Tatticamente cosa cambierà?
“A dire il vero non cambierà molto, l’importante sarà trovare il giusto equilibrio tra l’attacco e la difesa. Non bisogna focalizzare troppo l’attenzione sul numero di stranieri che abbiamo davanti o dietro, ma dobbiamo capire l’assetto che ci permetterà di vincere le partite”.
Restando sugli stranieri, abbiamo parlato con Williams e ci ha detto che spera di recuperare per l’inizio della stagione… C’è un “piano B” nel caso non dovesse farcela?
“No, non abbiamo un piano B perché ho parlato personalmente con lui. In questo momento non è al 100%, però per la fine di agosto ci aspettiamo che sia completamente ristabilito. Di conseguenza non abbiamo bisogno di prevedere un’altra soluzione”.
Anche per Richard Park non ci sono problemi, giusto?
“Certo. Lui la settimana prossima arriverà in Ticino, raggiungerà la squadra e come l’anno scorso contiamo su di lui”.
Ti stai già facendo una prima idea sulle possibili linee da provare?
“Non esattamente, perché bisogna dare la possibilità a tutti i giocatori di poter dimostrare cosa possono dare. In quest’ottica servono soprattutto le partite amichevoli, dove tutti potranno esprimersi… Dopodiché tireremo le conclusioni per vedere che affiatamento c’è tra i vari giocatori.
Quest’anno hai due portieri di assoluto livello, come pensi di gestire questa concorrenza?
“È semplice, sarà il ghiaccio a parlare. Il portiere più in forma naturalmente avrà spazio, dunque toccherà a loro dimostrare che in un determinato momento meritano di giocare”.