(© A. Branca)
Lorenzo Croce, difficile dire qualcosa su una partita come quella di martedì sera…
“È difficile, sì, sicuramente non è andata come volevamo noi. Nel primo tempo non siamo riusciti a dare ritmo e a fare il nostro gioco, nel secondo tempo abbiamo spinto di più, le gambe giravano meglio ed in generale abbiamo iniziato a giocare meglio. Purtroppo loro ci hanno castigato nelle poche occasioni (due o tre) che hanno avuto e dopo chiaramente diventa difficile rientrare”.
Spesso ho sentito voi giocatori e Serge stesso dire che siete una squadra che deve vivere soprattutto delle emozioni che riesce a portare sul ghiaccio. Purtroppo nelle ultime partite (martedì in particolare) è sembrato che queste emozioni non fossero veramente presenti…
“Che noi viviamo delle nostre emozioni è chiaro, è la nostra linfa e quando c’é la pista che ci aiuta è dieci volte più facile. Quando c’é meno gente si sente, ma è chiaro che i tifosi arrivano in base anche ai risultati ed ultimamente in casa abbiamo fatto fatica a proporre delle belle partite intense. Di conseguenza viene meno gente… Ora dovremo ritrovare questa intensità per essere pronti nel postseason”.
Pensi che, visto che i playoff sono ormai definitivamente sfumati, la squadra continuerà con questo rendimento per le prossime otto partite oppure si vedrà una reazione?
“Se si guardano gli ultimi due anni, le ultime dieci partite sono sempre state un po’ un calando di emozioni. Sarà quindi meglio che ci tiriamo un po’ assieme ed accendiamo la miccia dell’entusiasmo, della grinta e dell’energia per cambiare la tendenza”.
A livello personale per te invece non è stata una serata completamente da buttare. Hai giocato il terzo tempo e non hai subito reti, come ti sei trovato?
“Beh, anche loro hanno cambiato il portiere ed hanno piuttosto cercato di non subire reti… non c’é molto da dire. Ho riavuto venti minuti e non molto di più”.
Sabato arriva alla Valascia il Berna: non esattamente un avversario idoneo per questo tipo di situazione…
“Non penso che si possa dire che ci siano avversari idonei o meno, noi dobbiamo tirare fuori tutta la grinta che abbiamo e cercare di portare emozioni sin dall’inizio. Se da noi arriveranno emozioni automaticamente arriveranno anche dal pubblico. Ora è indifferente chi arriva, noi per ogni partita dovremo trovare i giusti stimoli perché ci aspetta ancora tanto lavoro”.
ASCOLTA L’INTERVISTA AUDIO A LORENZO CROCE: