LUGANO – Le sfide tra Lugano e Berna ormai sono da un ventennio un classico dell’hockey svizzero, e oltre a ciò si trasformano spesso in vere e proprie battaglie. La sfida della Resega non è stata da meno, tirata, fisica, dura e spesso condita da colpi più o meno tollerabili. Partiti con la stessa formazione sconfitta a Zurigo, i bianconeri hanno dovuto rinunciare a Linglet dopo un paio di cambi – si parla di una botta al ginocchio – e allora Profico è andato a sostituire l’attaccante numero 7. Sempre infortunati Domenichelli, Morant, Murray, Blatter, Fazzini e Nummelin, Huras ha riproposto tra i pali anche Manzato.
Sin da subito il Berna ha tentato di imporre la propria legge, e alcuni cambi sono stati giocati prevalentemente nel terzo di difesa del Lugano, anche se di occasioni vere e proprie, Plüss e compagni non sono riusciti a crearne molte, grazie all’accorta difesa davanti a Manzato.
(© A. Branca)
Dopo il match di Zurigo si era discusso di come il Lugano dovesse cominciare ad essere più cinico contro le squadre più forti, vale a dire che riuscisse a imporsi in partite che sembrano destinate a sfuggire di mano. E infatti, in un ottimo momento bernese si è concretizzato il vantaggio casalingo per mano di Vauclair, e piano piano anche i bianconeri hanno alzato il proprio baricentro, anche se si sono proposti soprattutto in contropiede. Che la serata fosse benevola verso Hirschi e compagni lo si è capito quando nel secondo tempo Reuille ha raddoppiato con freddezza in short hand, trovando un varco nella guardia alla porta di Gigon.
Grande merito del Lugano è stato sfruttare quelle occasioni, ma per come il match stava andando Huras non era soddisfatto e durante un time out chiamato dopo il secondo gol ha fatto capire ai suoi che quello che vedeva non sarebbe bastato per battere una squadra che lui conosce fin troppo bene. Da lì, infatti il fore checking del Lugano si è fatto in un attimo asfissiante, il lavoro alle assi faticoso ma redditizio e aldilà di una leggera supremazia territoriale e un paio di occasioni da rete, il Berna ha solo accorciato le distanze in entrata di terzo periodo con una sfortunata autorete di Heikkinen in power play.
(© A. Branca)
Il timore che l’orso trovasse la via giusta per punire i bianconeri si è fatto strada, ma un eccellente lavoro di squadra e un Manzato superlativo hanno permesso di portare a casa tre punti pesantissimi, ottenuti contro la seconda forza del campionato.
Grande merito per questa vittoria va data alla forza fisica e mentale del gruppo, che non si è mai sfaldato, ma che anzi, dopo la sfuriata di Huras ha macinato ghiaccio per tutto il resto dell’incontro con grande costrutto.
In difesa si è sbagliato poco, anche se a essere un po’ problematiche sono state alcune uscite dal terzo, mentre il box play ha tenuto alla grande, subendo una sola rete su cinque situazioni di inferiorità numerica e andando a segno con il citato Reuille. Meno bene invece il power play, che ha faticato anche semplicemente a piazzarsi nel terzo avversario.
Manzato è stato giustamente premiato come migliore in pista ma quello che ha fatto Dario Simion non è stato da meno, essendo stato forse il migliore degli uomini di movimento. Capacità di saltare l’uomo, calma e freddezza con il disco e alcuni bei tiri in porta sono stati il repertorio applauditissimo del giovane valmaggese. Grande partita anche per Reuille, autore del secondo gol e instancabile pattinatore. Elogio anche per Schlumpf, che annovera tra le sue capacità quella di saper uscire dal terzo con velocità e di portare il disco sempre a testa alta.
(© A. Branca)
Meno bene le prime linee, con un Metropolit evanescente e marcato senza sosta, e uno Steiner decisamente inconcludente. Come detto è stata una vera e propria battaglia, giocata meno bene dal Lugano, ma che ha avuto finalmente la capacità di vincere soprattutto con la testa, ben seguita dai muscoli.
Il terribile trittico è concluso in positivo, e anche le prossime sfide dirette con Davos e Bienne ci diranno quanto i bianconeri saranno pronti ad affrontare il post season, sperando che ci dicano anche che saranno più vicini ai play off.