
(PostFinance/KEYSTONE/Philipp Schmidli)
Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.

Reto Berra (Friborgo): Il portiere del Friborgo è risultato praticamente intrattabile la scorsa settimana nelle due partite disputate. Alla Cornèr Arena contro il Lugano ha potuto festeggiare uno shutout di fronte ai bianconeri, mentre venerdì sera in casa propria ha subito l’unica rete in due incontri da parte del losannese Oksanen. In un back-to-back sicuramente impegnativo e di alto livello, il portiere del Gottéron ha parato 63 dei 64 tiri ricevuti dai due avversari per una media del 98%.
Juuso Riikola (Langnau): Quando si era infortunato a inizio stagione il Langnau aveva sentito enormemente la sua mancanza, e il perché lo stiamo vedendo anche in queste ultime partite. L’impatto che il finlandese ha nel gioco dei Tigers è infatti imprescindibile, con quattro partite consecutive a punti (un gol e quattro assist) e una presenza marcata in entrambe le zone della pista. Con il giovane Noah Meier forma inoltre una coppia che funziona molto bene.
Rodwin Dionicio (Bienne): Il giovane difensore del Bienne, rientrato in patria la scorsa stagione, sta mostrando tutte le sue qualità con la maglia dei seeländer. Pattinatore potente e agile, Dionicio ha anche una visione di gioco notevole che gli permette di piazzare degli assist come quelli messi sulle palette di Gaetan Haas e Fabio Hofer nella sfida interna contro i Tigers che hanno portato due reti nella pazza sfida della Tissot Arena o quello che ha lanciato l’azione per la rete del pareggio mercoledì sera a Porrentruy contro l’Ajoie.
Julian Schmutz (Langnau): Dopo il rinnovo del contratto con i Tigers, l’attaccante numero 71 di Thierry Paterlini è tornato a macinare punti come ai bei tempi, mostrandosi di nuovo come un giocatore decisivo per il Langnau. Andato a segno in tutte le tre partite della scorsa settimana contro Berna, Bienne e Kloten, fornendo pure tre assist ai compagni, ha infiammato in particolare i due derby bernesi giocati uno in casa e l’altro alla Tissot Arena. In tutto il 31enne è uscito dagli scorsi tre impegni con il bel bottino di cinque punti frutto di tre gol e due assist.
Tim Bozon (Ginevra): Giocatore duttile e capace di avere comunque un buon impatto offensivo, il figlio d’arte si è distinto in particolare nelle sfide contro il Rapperswil e gli ZSC Lions, non a caso quando è stato rimesso al fianco di Vesey e Jooris dopo due partite giocate con Ignatavicius e Pouliot. Davanti ai sangallesi e ai campioni svizzeri è stato uno degli attaccanti più attivi e pericolosi, con diversi tiri in porta e una rete per incontro, chiudendo la sfida in trasferta contro il Lakers con il quarto gol e segnando il game winning gol a Les Vernets di fronte alla squadra di Marco Bayer.
Gian-Marco Wetter (Rapperswil): Si tende spesso a sottovalutare alcuni elementi svizzeri del Rapperswil, e Wetter nell’ultimo weekend ha dimostrato quanto possa essere pericolosa la sua linea con capitan Dünner e Lammer. Alla Gottardo Arena si è infatti reso protagonista di una grande partita, con due assist – uno più brillante dell’altro – e poi un gol che ha definitivamente messo la parola fine sul match. Anche nelle due precedenti partite era finito sul tabellino, con un gol contro il Kloten e un assist al cospetto del Ginevra.

Simon Hrubec (ZSC Lions): Da quando è arrivato in Svizzera, il portiere ceco dei campioni in carica sta probabilmente attraversando uno dei periodi peggiori. Sconfitto clamorosamente alla Swiss Life Arena dall’Ajoie, Hrubec ha subito un paio di reti un po’ troppo facili contro i giurassiani, e anche nella trasferta di Ginevra contro il Servette non è mai riuscito a trovare una parata che tenesse in partita i suoi compagni. Complessivamente ha subito soli 43 tiri in due incontri (battuto da tre tiri su 17 contro l’Ajoie) uscendo con una media di parate decisamente insufficiente del 86,1% in una settimana di nuovo difficile per i campioni svizzeri in carica, scivolati di nuovo fuori dalle prime sei della classifica.
Hardy Häman Aktell (Berna): Ha giocato anche alcune partite con il casco da top scorer il difensore svedese, ma nell’ultima settimana si è dimostrato capace del meglio come (soprattutto) del peggio, con una miriade di errori che sono costati caro alla squadra. Nella sfida contro il Kloten ha infatti praticamente regalato agli avversari la prima rete di serata, mentre nel match con il Davos è stato tutt’altro che brillante su ben due gol dei grigionesi.
Sven Jung (Davos): Giocatore fisico e, nelle sue migliori serate, anche piuttosto solido, Jung è un difensore che però quando imbrocca la serata storta finisce per combinare di tutto. Ne abbiamo avuto un esempio nella sfida contro l’Ambrì Piotta, quando due sue penalità a inizio gara avevano permesso ai leventinesi di trovare altrettanti gol in powerplay. Il match di Jung è poi proseguito tra errori di copertura e un tempismo tutt’altro che ideale.
Petteri Puhakka (Kloten): Non è un caso che il Kloten si trovi invischiato in una crisi proprio in concomitanza con un periodo di scarso rendimento dei suoi stranieri, in particolare il finlandese Petteri Puhakka. Sgusciante, imprendibile e letale nella prima parte di autunno, l’attaccante degli aviatori si è spento completamente, tanto che negli ultimi dodici incontri ha trovato un solo punto, una rete arrivata il 25 ottobre nel derby contro gli ZSC Lions. Impalpabile e inconcludente, il finnico ha forse sfruttato il periodo di carburazione del campionato per mettersi in mostra, oggi però le difese avversarie sembrano aver trovato la formula per renderlo innocuo e per il Kloten sono guai.
Sven Andrighetto (ZSC Lions): Nervoso, confuso e parecchio inconcludente, non eravamo abituati a vedere la star degli ZSC Lions attraversare un periodo così difficile, probabilmente causato anche dalle recenti crisi vissute dalla sua squadra. Andrighetto ultimamente non riesce più ad incidere come vorrebbe e spesso si lascia andare a gesti di stizza o falli di frustrazione, non riuscendo più a concentrarsi sulla sua classe. Zero punti negli ultimi sei incontri, con continui spostamenti di linea che denotano anche qui poca sicurezza da parte dello staff, anche esso responsabile nel far tornare “Ghetto” quello che tutti conosciamo.
Daniel Vozenilek (Zugo): Pensare che solo un anno fa aveva stabilito il record di reti consecutive di sempre per lo Zugo, ma terminato quel periodo incredibile il ceco è sprofondato in mesi altalenanti, così come in questo autunno. Oltretutto in un periodo di assenze pesanti per i tori come quelle di Kubalik e Tatar, ci si aspettava che Vozenilek potesse prendere in mano qualche responsabilità in più, ma oltre che segnare un misero assist in sette partite e litigare con arbitri e avversari a ogni contrasto subito, il possente attaccante dello Zugo non cava un ragno dal buco, come testimoniato dal fatto che l’ultimo gol risale al 23 ottobre contro il Davos.


