
AMBRÌ – FRIBORGO
4-2
(1-0, 0-2, 3-0)

Reti: 01’20 Zwerger (Tierney, DiDomenico) 1-0, 29’55 De la Rose (Bertschy) 1-1, 35’06 Wallmark (Rathgeb, Bertschy) 1-2, 47’20 Joly 2-2, 54’10 Landry 3-2, 59’35 Müller (Grassi, Virtanen) 4-2
Note: Gottardo Arena, 6’775 spettatori
Arbitri: Gerber, Wiegand; huguet, Francey
Penalità: Ambrì 4×2, Friborgo 4×2 + 1 rigore
Assenti: Michal Cajkovsky, Isacco Dotti, Rocco Pezzullo, Inti Pestoni (sovrannumero)
AMBRÌ – È una vittoria importante quella ottenuta dall’Ambrì Piotta sul Friborgo, e non solamente perché riporta i leventinesi al decimo posto in classifica. I tre punti sono infatti arrivati al termine di una partita complicata, in cui la squadra di Landry ha spesso rincorso disco e avversari, poggiandosi sulle spalle dell’ottimo Philip Wüthrich per rimanere attaccata ad una sfida che nei primi due periodi sarebbe potuta sfuggire di mano.
Il Gotteron non ha però trovato il modo di affondare i suoi colpi, questo nonostante l’imprecisione dell’Ambrì – soprattutto in uscita dal terzo – abbia spesso portato gli attaccanti burgundi soli al cospetto del portiere di casa, che però si è sempre fatto trovare pronto.

In quelle fasi sono effettivamente usciti i noti limiti di una rosa che nel muovere il disco incontra sempre diverse difficoltà – Heed anche stavolta non è stato estraneo ad errori grossolani – e che sul fronte offensivo ha tergiversato troppo invece di andare il più possibile alla conclusione verso Loic Galley, che sicuramente concede parecchio di più rispetto al compagno Berra.
Di positivo c’è però stato il fatto che l’Ambrì in qualche modo non si è fatto sfuggire l’avversario, rendendo possibile un terzo tempo in cui finalmente si è visto un cambio di marcia dopo il rigore guadagnato e poi trasformato da Michael Joly.
Nell’avvio di gara infatti i leventinesi non avevano saputo creare un momentum positivo dopo il gol immediato di Zwerger, e anzi il Friborgo aveva reagito prendendo in mano il pallino del gioco e mantenendolo saldamente in mano praticamente per due tempi.

Inevitabile dunque che con il passare dei minuti De la Rose e compagni ribaltassero la situazione, venendo anche aiutati un po’ dalla fortuna sul gol del vantaggio di Wallmark nato da una deviazione di Zgraggen. Il conteggio dei “rimpalli” è però tornato in parità sulla rete decisiva assegnata a Lukas Landry, con Nemeth che nel tentativo di spazzare via il puck con la mano ha finito per spedirlo su un compagno e poi in fondo alla sua stessa rete.
A quel punto però l’Ambrì Piotta la fortuna se l’era guadagnata con la ritrovata aggressività portata in pista sulla scia del rigore di Joly, con il Top Scorer che ancora una volta è stato uno dei pochi giocatori offensivamente davvero ispirati, mentre gli altri stranieri continuano a navigare sui livelli di un anonimato oramai diventato uno standard.

Chissà dunque che lo staff tecnico non prenda settimana prossima altre decisioni importanti, come quella che sabato ha mandato in tribuna Inti Pestoni. Verosimile pensare che la prossima partita sia quella buona per vedere all’opera Michal Cajkovsky, nel contesto di una difesa che ha diversi elementi “mobili” tra una partita e l’altra, ma ancora poche sicurezze.
Si vedrà. Nel frattempo questo successo ridà ossigeno in maniera importante ad una classifica che rimane serratissima – troviamo ora cinque squadre nello spazio di quattro punti – ma che vede l’Ambrì riportarsi al decimo posto, e psicologicamente questo è un piccolo traguardo ottenuto partendo da lontano. D’altronde anche diverse altre avversarie sono alle prese con parecchi problemi, ora starà ai leventinesi iniziare a risolvere i propri.
IL PROTAGONISTA
Philip Wüthrich: È stato il vero ago della bilancia in una partita che il Friborgo ha dominato in maniera netta per due tempi, con un possesso del disco costante e diverse buone occasioni per mandare agli archivi la contesa. Wüthrich ha però tenuto in partita i suoi, con diversi interventi difficili e in momenti chiave, rendendo poi possibile la rimonta nel terzo periodo.
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