
Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.

Ewan Huet (Kloten): Sin qui non ha certo avuto molta fortuna il Kloten, che dopo l’infortunio di Waeber ha perso anche Fadani per alcune settimane. Gli aviatori hanno però sempre trovato una soluzione, e nell’ultima settimana è stato il figlio d’arte Ewan Huet a ergersi a protagonista, guidando la squadra a due vittorie piene contro attacchi pericolosi come quelli di Friborgo e Losanna. Il 20enne ha concesso soltanto tre reti su 48 tiri fronteggiati, con il 93.75% di interventi e diverse parate di alto livello che hanno trasmesso fiducia ai compagni.
Romain Loeffel (Berna): C’è poco da essere allegri a Berna, ma perlomeno nelle ultime partite è arrivata una buona notizia, ovvero il rientro – già su buoni livelli – di Romain Loeffel, che finalmente ha potuto disputare le sue prime partite. Propositivo come suo solito (dieci tiri in porta in tre gare), nell’ultima settimana ha raccolto ben cinque punti, tra cui un bel gol contro il Bienne con un tiro dei suoi. Quella serata l’aveva poi conclusa realizzando anche un rigore nell’epilogo, e per gli orsi averlo ritrovato rappresenta finalmente un valore aggiunto in una stagione sin qui molto complicata.
Anttoni Honka (Ajoie): Abbiamo ormai imparato a conoscerlo, lo scattante difensore finlandese, capace a seconda delle serate di mostrare il meglio o il peggio di sé. Nell’ultima settimana si è vista la sua “versione buona”, come aveva ben notato l’Ambrì Piotta nella partita di venerdì, quando il top scorer dei giurassiani ha trovato le sue prime reti stagionali firmando una doppietta, facendosi trovare nel posto giusto a pochi passi dalla porta avversaria. Nella vittoriosa serata di Berna ha invece colpito dalla linea blu, con le sue velenose conclusioni nel traffico che hanno puntualmente trovato deviazioni vincenti dei compagni.
Toni Rajala (Bienne): È alle prese con diversi problemi il Bienne, ma può contare su alcune certezze importanti, su tutte quella rappresentata da Toni Rajala. Il finlandese ha sinora mantenuto un ritmo superiore al punto a partita (21 in 20 incontri disputati) e nell’ultima settimana è stato per distacco il migliore dei suoi. Autore di ben 17 tiri in porta nelle tre partite settimanali – primato di lega – Rajala è stato protagonista soprattutto nella vittoria sul Losanna, in cui ha dominato la scena con una bella doppietta e un assist. Altri due passaggi decisivi li ha serviti a Berna, mentre nella serata più amara di Ambrì è comunque risultato il più positivo dei suoi.
Linus Omark (Lugano): Ci ha messo ovviamente qualche partita prima di trovare il ritmo del campionato di National League, ma oggi dalle parti della Cornèr Arena tutti si augurano che quella disputata contro i suoi ex compagni del Ginevra non sia stato l’ultimo match in maglia bianconera. Nelle ultime uscite infatti il fuoriclasse 38enne si è mostrato più brillante fisicamente, riuscendo ad incidere maggiormente nel gioco e regalando qualche magia del suo repertorio. Importantissime le reti trovate nel derby della Gottardo Arena in break e con il tocco contro i granata, così come i due assist serviti ai compagni sempre nella serata di venerdì.
Julius Nättinen (Ajoie): L’ex biancoblù aveva vissuto un inizio di stagione complicato, visto che dopo il gol segnato nella prima partita di campionato era rimasto a secco per ben 12 match consecutivi. Ora Nättinen sembra però aver ritrovato il suo ritmo – quello di un giocatore capace di sfruttare al meglio le occasioni per andare al tiro – e nell’ultima settimana ha messo a segno quattro reti, grazie alle doppiette contro Berna e Ambrì Piotta. Al suo bottino ha aggiunto anche un assist e un bilancio di +4, ritrovando quel killer instinct offensivo che per l’Ajoie è fondamentale.

Melvin Nyffeler (Rapperswil): Era fisiologico che il Rapperswil prima o poi rallentasse dopo una prima parte di campionato eccezionale, e infatti i Lakers sono arrivati alla pausa con un bilancio di sei sconfitte consecutive. In questo momento di flessione diversi elementi della squadra hanno abbassato il loro rendimento, compreso Melvin Nyffeler, che nelle ultime cinque partite ha superato la soglia del 90% di parate solo una volta. Nel corso della settimana ha concesso ben 11 reti su appena 43 tiri fronteggiati (74.42%), offrendo poche chance ai suoi nelle sfide contro gli ZSC Lions e il Davos.
Ramon Untersander (Berna): Quando si è in difficoltà devono emergere i leader, ma nel caso del Berna sono troppi gli elementi in ombra, tra cui un Untersander che per anni è stato un vero trascinatore. Sul suo conto si registrano lacune in entrambe le zone della pista, con ben 11 partite senza ottenere alcun punto e gravi disattenzioni difensive, testimoniate nel weekend da un poco edificante bilancio di -5. Anche sotto le direttive di coach Ehlers le cose non sembrano migliorare in retrovia, e Untersander non può certo essere soddisfatto di avere il peggior bilancio della lega – in compagnia di Heed – con un -14 complessivo e appena un punto all’attivo in 21 partite.
Valentin Pilet (Ajoie): Sono due gli elementi su cui deve basarsi l’Ajoie. Da un lato l’apporto imprescindibile degli stranieri, dall’altro la necessità per la squadra di Ireland di mantenere disciplina per evitare di regalare occasioni agli avversari – situazioni potenzialmente letali vista la fragilità del gruppo. Emblematico l’ingenuo fallo in zona offensiva di Pilet su Zaccheo Dotti, con il suo scellerato intervento a 1’26’’ dalla terza sirena che ha offerto all’Ambrì la situazione ideale per vincere. Una vera mazzata sui piedi per l’Ajoie, che spesso si sbatte nelle prestazioni ma vanifica tutto con errori banali ed evitabili. Pilet non è nuovo a simili leggerezze nella lettura del gioco e a decisioni poco intelligenti, per lui che è anche il difensore più penalizzato della lega.
Marcus Sylvegard (Bienne): L’impatto iniziale dell’attaccante svedese era stato sicuramente positivo, ma nel finale di ottobre qualcosa sembra essersi inceppato per Sylvegard, che ha attraversato cinque partite consecutive senza ottenere alcun punto. Sintomatica la decisione di lasciarlo in tribuna sabato alla Gottardo Arena, quando gli è stato preferito un Sallinen che non sta certo convincendo, e per fare spazio a un Laaksonen che a sua volta mostra diverse lacune. Per diverse settimane la sua linea con Andersson e Cajka aveva funzionato alla grande, e la speranza per i seeländer è di rivederlo in forma dopo la pausa.
Oula Palve (Kloten): Già nella passata stagione, con Ajoie e Ginevra, lo avevamo visto deludere le aspettative nei suoi confronti, per lui che era arrivato in Svizzera con il titolo di top scorer della Liiga finlandese. Il campionato elvetico non sembra però essere il suo contesto ideale, e lo sta confermando anche con la maglia del Kloten, con cui alterna qualche buona giocata a troppi cambi di assoluto anonimato. Relegato addirittura nel quarto blocco nel weekend – con il minutaggio più basso della stagione – nelle 15 partite sin qui disputate ha collezionato appena tre punti primari (un gol), risultando un sostituto opaco dell’infortunato Gignac.
Malte Strömwall (Rapperswil): In casa Lakers anche un vero asso come Strömwall si è inceppato, segnale che la pausa arriva davvero al momento giusto. Lo svedese manca l’appuntamento con il gol da nove partite consecutive, e nemmeno i cambi di linea provati dallo staff – con ben cinque compagni diversi in questo periodo – hanno funzionato per permettergli di tornare letale come nel suo pazzesco avvio di campionato. Per Strömwall si tratta di una situazione inedita a Rapperswil, visto che nella sua prima stagione non era mai rimasto lontano dal tabellino dei marcatori per più di quattro incontri consecutivi.


