
(Photobrusca & Luckyvideo)
LUGANO – Anche la sesta è quella buona per i bianconeri, il Ginevra è di nuovo vittima della verve della squadra di Mitell, stavolta stoppata solamente dalla pausa della nazionale.
Tra i molti protagonisti di questa serie positiva c’è anche Niklas Schlegel, autore di un’altra buona prova: “Ma il merito è anche dei miei compagni – afferma lo zurighese – ogni partita si sacrificano e mi rendono le cose molto più facili, c’è tanta aria positiva in squadra”.
Niklas Schlegel, di solito in questi casi si è dispiaciuti quando arriva la pausa del campionato…
“La si può vedere dai due lati, da una parte è un peccato fermarsi perché quando le cose vanno così bene vorresti essere sempre in pista, dall’altro ci sono anche dei giocatori da recuperare e un po’ di riposo farà bene anche a chi ha giocato molto in questo periodo, che è stato molto denso di partite e impegnativo. Ovviamente quando torneremo dopo la pausa vogliamo ricreare questo momento e andare avanti così, ma senza ossessionarci, riportando sul ghiaccio la stessa concentrazione e gli stessi valori”.
Il Lugano è una squadra che gioca con ordine e fiducia, inoltre piace anche al pubblico che apprezza quello che vede sul ghiaccio, tu percepisci queste cose dalla tua posizione?
“Sì, sono d’accordo giochiamo bene in attacco così come anche in difesa, abbiamo fatto passi avanti nei due sensi dopo esserci concentrati soprattutto sul contenimento. Davanti a me i difensori fanno veramente tantissimi sacrifici, bloccano i tiri e sono i primi ad arrivare sui rimbalzi quando faccio delle parate senza trattenere il disco. Devo dire che in questo momento tutto funziona davvero bene perché ognuno fa la sua parte e quello che ne esce sono delle belle partite”.
Tutto ciò è confermato dal fatto che al momento avete la miglior difesa del campionato assieme a Davos e ZSC Lions…
“Non sapevo di questo dato perché non guardo molto a quei numeri, ma fa veramente impressione. Prima o poi bisogna sapere che l’errore capita, l’hockey è fatto così, però conta come reagiamo, ed è quello che fa un po’ la differenza. Prima di trovare questo sistema e questa fiducia quando si commetteva un errore si cadeva nel panico e si creavano i casini, oggi invece ogni giocatore reagisce con molta calma perché sa che c’è sempre un compagno pronto ad aiutarlo”.
Tu sei partito bene in questa prima partita di campionato, ti senti più in forma di un anno fa?
“Devo dire che mi sento molto bene, sia di testa che di corpo, e sono felice di questo. Però se posso portare certe performance è anche perché vado in pista consapevole che i compagni mi aiuteranno nel mio lavoro, e questo rende le cose più facili. Quando un sistema di difesa ti protegge così bene è più facile concentrarti solo sul tuo lavoro e mantenere la testa sull’obiettivo fino alla fine della partita”.
È cambiato qualcosa nel lavoro con Antti Ore, il nuovo coach, o nel modo di allenarvi?
“Certo, qualcosa ovviamente è cambiato, perché come ogni allenatore lui ha portato il suo sistema personale. È molto preciso e attento a ogni piccolo particolare, come faceva già anche Paolo Della Bella, inoltre parla molto sia con me che con Joren e ci aiuta a tenere alta la competizione”.



