
AJOIE – AMBRÌ
4-5
(3-1, 1-3, 0-1)

Reti: 06’46 Honka (Nättinen) 1-0, 09’23 Joly (Heed) 1-1, 14’50 Nättinen (Bellemare, Nussbaumer) 2-1, 17’45 Honka (Nättinen, Turkulainen) 3-1, 21’21 Heim (Joly) 3-2, 23’20 Formenton (Manix Landry) 3-3, 35’55 Nättinen (Turkulainen) 4-3, 38’31 Joly (Heed) 4-4, 59’36 Manix Landry (Joly) 4-5
Note: Raiffeisen Arena, 4’547 spettatori
Arbitri: Hebeisen, Öhlund; Francey, Gnemmi
Penalità: Ajoie 2×2 + 1×20, Ambrì 0×2
Assenti: Daniele Grassi (infortunato), Simone Terraneo, Luc Bachmann (sovrannumero)
PORRENTRUY – Più che la serata di Halloween, a Porrentruy è andata in scena una partita che ha ricordato la mattina di Natale, con le due squadre che si sono scambiate parecchi “regali”, l’ultimo dei quali – un fallo ingenuo e in zona offensiva di Pilet nel finale di terzo periodo – ha permesso all’Ambrì Piotta di fare sua una vittoria importante per classifica e morale.
Gli allenatori sui loro taccuini si saranno però sicuramente appuntati più cose da sistemare rispetto a quelle che hanno funzionato, e questo non è purtroppo una sorpresa, visto che a sfidarsi erano le ultime due squadre in classifica ed il perché lo si è capito per ampie porzioni di gioco.
L’Ajoie si è confermata squadra totalmente dipendente dai suoi stranieri, uomini che l’Ambrì ha fatto molta fatica a contenere soprattutto nella prima parte di incontro, quando Turkulainen e compagni hanno offerto delle combinazioni da applausi approfittando di una squadra leventinese che troppo spesso si è fatta trovare fuori posizione.

(Jari Pestelacci)
Per l’Ambrì Piotta il primo tempo è infatti stato difensivamente un disastro. Dopo il gol d’apertura di Honka nato da un contrasto perso da Kostner in uscita dal terzo, la seconda e la terza rete hanno punito dei leventinesi colpevolmente distratti ed anche ingenui, lasciando che Philip Wüthrich dovesse confrontarsi praticamente indifeso a troppe conclusioni avversarie. Quei due episodi in particolare sono stati segnati da errori che non dovrebbero succedere, a risultato di una struttura che è venuta a mancare.
In tutto questo i biancoblù avevano perlomeno sfruttato il primo powerplay con un tiro al volo di Joly, quest’ultimo per ampio margine il migliore dei suoi ed anche l’unico straniero a reggere il confronto con quelli avversari. Da questo punto di vista l’Ajoie è infatti parso meglio attrezzato, e per questo costantemente pericoloso quando in pista c’erano Nättinen e Turkulainen. Per i leventinesi elementi come DiDomenico e Tierney sono invece stati inoffensivi.
L’Ambrì nell’occasione ha anche ritrovato Formenton, nell’ambito di un lineup ridisegnato dallo staff e che ha fatto fatica a trovare fluidità nel suo gioco, ad eccezione dell’unica linea non modificata – l’oramai canonica Müller–Heim–Joly – che ha fatto meglio delle altre. In tribuna sono inoltre finiti Terraneo e Bachmann, decisione che un po’ ha sorpreso anche considerando le difficoltà mostrate dal richiamato Pezzullo.

(Jari Pestelacci)
Di positivo c’è sicuramente il periodo centrale, in cui l’Ambrì ha saputo finalmente alzare il ritmo e prendere in mano il gioco con maggiore personalità, rimettendo in parità la partita nel giro di tre minuti con Heim e Formenton. Quella fase sarebbe poi stata propizia anche per continuare a spingere verso il vantaggio, ma un pasticcio combinato da Heed e Tierney – l’ennesima sbavatura di serata – ha spianato la strada al 4-3 di Nättinen.
Gli ampi spazi in pista hanno però presentato subito ai biancoblù la chance di
reagire, colta da Heed con un bel passaggio che ha lanciato Joly verso il nuovo pareggio. Nel terzo periodo la sfida si è sviluppata in maniera più equilibrata, sino all’episodio risolutore che ha visto ancora Joly artefice del puck deviato da Manix Landry.
Per l’Ambrì Piotta è stata insomma una vittoria rocambolesca, al termine di una sfida tra due squadre che difensivamente fanno ancora parecchia acqua, ed in casa leventinese possono preoccupare i tanti errori individuali non forzati, e pure quelli di squadra con troppe circostanze in cui ci si è fatti trovare fuori posizione.

(Jari Pestelacci)
Di positivo ci sono i tre punti messi in tasca, che ridanno un po’ di ossigeno ad una classifica che rimane delicata – ma che perlomeno rispedisce in maniera decisa l’Ajoie sul fondo – e che permettono di prendere anche un po’ di fiducia. Rimane anche la partita da protagonista di Joly, vero trascinatore dei suoi, ma per il resto l’Ambrì si è confermato fragile e nell’occasione anche non ottimamente organizzato.
Non è insomma stata una serata facile, ma che deve anche fungere da campanello d’allarme. Halloween vissuto a Porrentruy non è stato dei più simpatici, e nessuno vorrà tornare a vivere simili fantasmi la prossima primavera, quando sullo stesso ghiaccio si giocherà un playout da cui l’Ambrì dovrà fare di tutto per sfuggire.
IL PROTAGONISTA
Michael Joly: Autore di due gol e altrettanti assist, il canadese ha trascinato il reparto offensivo dell’Ambrì Piotta e confermato di essere uno dei pochi elementi in squadra ad avere i numeri per decidere individualmente le partite. Dal suo bastone sono partiti cinque tiri, anche grazie ad una linea che sta trovando da qualche serata una buona chimica. Peccato sia l’unico straniero biancoblù veramente capace di emergere.
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