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Interviste

Simion: “Non bisogna dare nulla per scontato, continuiamo a lavorare nel nostro processo”

L’attaccante dopo la vittoria: “Ci siamo guadagnati questa serie di vittorie. Sin dall’estate lavoriamo sullo spirito di squadra, ora iniziamo a vedere i frutti. Ma teniamo alta la tensione, è facile tornare in una spirale negativa”

(Photobrusca & Luckyvideo)

LUGANO – Nello spogliatoio del Lugano i giocatori possono sicuramente darsi una bella pacca sulla spalla. La squadra da diverse uscite sta confermando di avere raggiunto un buon livello, e sabato nell’intensa sfida contro il Rapperswil ha fornito quella che è stata una delle migliori partite delle ultime stagioni.

“Penso che stiamo andando nella direzione giusta, anche se essendo stato via non posso fare molti paragoni con gli scorsi anni”, ha commentato l’attaccante Dario Simion. “I tifosi ci hanno sempre sostenuto anche se abbiamo avuto un inizio difficile, e adesso penso che ci siamo guadagnati questa serie di vittorie. Non dobbiamo però darle per scontate, bisogna continuare a lavorare sul nostro processo e migliorare ogni giorno, perché anche le altre squadre fanno lo stesso. Non dobbiamo sottovalutare il futuro, ma continuare su questa strada”.

Ciò che dà valore a questa vittoria è anche l’avversario, perché il Rapperswil si è confermato squadra vera e che sa giocare un bell’hockey. È stata una partita combattuta…
“Sì, sappiamo che loro sono un’ottima squadra. Ma ultimamente ci stiamo concentrando su quello che è il nostro gioco, perché sappiamo che se entriamo in pista con energia, giocando uno per l’altro, possiamo vincere contro qualsiasi avversario come abbiamo dimostrato questa settimana”.

Personalmente sembri più nel gioco, hai trovato anche qualche gol e appari meglio integrato nel sistema. È così?
“Offensivamente non ho ancora trovato il massimo del mio potenziale, ma penso di aver lavorato molto in termini difensivi, ad esempio non avevo mai giocato così tanto in boxplay prima d’ora. Sinceramente non mi importa chi segna, vediamo che ogni linea porta delle reti, e finché vinciamo ovviamente va benissimo così”.

Anche parlando con dei tuoi compagni gli scorsi giorni, tutti dicevano che è bello giocare in questa squadra, in cui tutti si aiutano l’uno con l’altro. Si è creata una bella dinamica?
“Assolutamente, e non solo in partita. Ogni giorno, quando veniamo in pista oppure in palestra, ci sosteniamo a vicenda e cerchiamo di spingerci per migliorare. È un ambiente che abbiamo iniziato a creare già nel corso dell’estate, con attività di team building iniziate quando la squadra si è riunita, e penso che pian piano stiamo vedendo i frutti. Ma nemmeno queste cose vanno date per scontate, bisogna continuare a concentrarci sulla via intrapresa”.

Anche perché dopo le difficoltà degli scorsi anni, vedere delle belle partite del genere e alcune vittorie di fila, nasconde il rischio di non mantenere i piedi per terra…
“Penso che stia ad ogni singolo giocatore avere la consapevolezza che questo non è un campionato facile, le cose cambiano molto velocemente, come abbiamo visto direttamente sulla nostra pelle. Abbiamo iniziato male, ma è bastato invertire il ritmo e alzare il livello, e tutto ha preso una piega molto diversa. Ma come abbiamo trovato questa serie di vittorie, basterebbe un attimo per tornare in un vortice negativo. Festeggiamo dunque le piccole cose che facciamo bene, e continuiamo così”.

Non era scontato nemmeno tornare a vedere un Van Pottelberghe su certi livelli. In questa partita si è meritato un bello shutout…
“Ci fa molto piacere vederlo così. Ha fatto un lavoro anche mentale molto grande, rientrare dopo un infortunio di quasi un anno è difficile, e come squadra abbiamo cercato di aiutarlo. Lui ha dimostrato il suo valore”.

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