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Ambrì Piotta

L’Ambrì stringe i denti e colpisce il Kloten al momento giusto

I leventinesi giocano una partita di sacrificio ma anche di sofferenza, sostenuti da un grande Senn. I fratelli Landry e Zweger i mattatori di un Kloten meno concreto

(PostFinance/KEYSTONE/Patrick B. Kraemer)

L’Ambrì stringe i denti e colpisce il Kloten al momento giusto

KLOTEN – AMBRÌ

1-3

(0-1, 0-0, 1-2)

Reti: 17’19 Manix Landry (Virtanen) 0-1, 45’05 Lukas Landry (Kostner) 0-2, 48’08 Derungs (Smirnovs) 1-2, 49’44 Zwerger (Virtanen) 1-3

Note: SWISS Arena, 5’474 spettatori
Arbitri: Stricker, Stöbel; Gnemmi, Bichsel
Penalità: Kloten 0x2, Ambrì 3×2

Assenti: Simone Terraneo (sovrannumero), Alex FormentonDaniele GrassiMichael Joly (infortunati)

KLOTEN – È riuscito immediatamente a reagire l’Ambrì Piotta, e in fondo lo ha fatto con carattere, imponendosi al termine di una partita non particolarmente brillante per entrambe le formazioni, ma che ha visto i leventinesi legittimare la loro vittoria grazie alla prontezza – e alla generosità – con cui sono stati affrontati alcuni dei momenti chiave della sfida.

In termini di costruzione del gioco non abbiamo infatti visto una squadra biancoblù molto precisa – in particolare in un primo tempo confuso, a partire dall’uscita dal terzo – ma sull’altro fronte nemmeno il Kloten è apparso al meglio, ad immagine dei suoi stranieri (Puhakka su tutti) che nell’occasione hanno pasticciato parecchio.

L’Ambrì Piotta ha così costruito la sua partita sul gol del vantaggio arrivato a fine primo tempo grazie a Manix Landry, in quella che era stata una delle poche occasioni minacciose dalle parti di Huet, ma che è bastata per dare un certo tono ad una sfida in cui si è capito che bisognava badare poco alla forma e più alla sostanza.

Sin dall’inizio è stato imprescindibile Gilles Senn, a cui va una buona fetta di merito per questo successo, con parecchi interventi importanti e con il giusto tempismo, che sono andati ad impedire al Kloten di sfruttare le sue migliori fasi di pressione. L’unica sbavatura l’ha commessa sul gol incassato, quando nello spostarsi da un palo all’altro non ha trattenuto il tiro di Derungs, ma per il resto si è sempre fatto trovare prontissimo.

Nell’economia di una serata del genere essere sostenuti da un buon portiere è stato fondamentale, soprattutto alla luce di una sfida che in diversi momenti si è fatta confusa e poco lineare. L’Ambrì – in pista con soli cinque stranieri vista l’assenza di Joly e pure quella di Formenton, uscito acciaccato dal match contro il Langnau – si è fatto vivo dalle parti di Huet solamente a fiammate, ma nonostante un ritmo del match blando è spesso mancata la precisione per fare male.

(PostFinance/KEYSTONE/Patrick B. Kraemer)

Il Kloten è andato vicino al pareggio con un’asta colpita da Schäppi, il tutto in un periodo centrale in cui i leventinesi hanno perso Zgraggen, che ha dovuto alzare bandiera bianca dopo un duro colpo alla balaustra – che forse avrebbe meritato una revisione video – da parte di Schreiber.

Con un risultato molto stretto, il match è stato sorretto dagli episodi, che hanno dato ragione all’Ambrì. In un momento delicato dopo un fallo di Petan – schierato al centro, ma purtroppo anche questa prova è stata deludente – è infatti stato Lukas Landry a sfuggire agli aviatori e segnare una bella rete in shorthand, fondamentale e pure significativa perché la prima “reale” dopo la deviazione involontaria di Zurigo.

Il Kloten ha poi riaperto la partita con Derungs e avuto un paio di altre grosse opportunità in cui l’Ambrì si è fatto sorprendere fuori posizione ed un po’ fermo sul ghiaccio, ma per il resto i leventinesi si sono difesi bene, con la risposta immediata di Zwerger che è stata un’assicurazione che ha reso i minuti finali meno concitati. Per l’austriaco dopo 16 partite si tratta addirittura dell’ottava rete, bottino che guardando al passato aveva raccolto nelle 110 (!) partite antecedenti l’attuale stagione.

In questo periodo sono però poche le altre individualità che riescono a distinguersi, e nell’occasione si può citare la linea composta da Müller, Heim e Pestoni, che qualche bella combinazione e tiro pericoloso lo hanno trovato. Da diversi altri elementi si è invece visto troppo poco, su tutti il già citato Petan, ma anche DiDomenico e Tierney faticano a mettersi in mostra.

Meglio insomma ragionare in termini di sforzo di squadra, con un successo di sacrificio – rispecchiato da un buon boxplay – e di sofferenza in vari momenti, superati anche grazie ad un Senn in serata che ha respinto al mittente i tentativi offensivi del Kloten.

Di lavoro per Landry e Matte ne resta insomma parecchio, ma nel frattempo i tre punti messi in tasca (nove su 12 per il duo) fanno bene per una classifica che già non aspetta nessuno.


IL PROTAGONISTA

Gilles Senn: Il portiere leventinesi ha giocato la sua miglior partita stagionale, disinnescando parecchie opportunità costruite da un Kloten che in vari momenti del match ha saputo spingere. Ha commesso una sbavatura sul gol subito, ma in tanti altri momenti ci ha messo gambali e guantoni, permettendo all’Ambrì di fare sua una partita generosa ma non particolarmente brillante.


HIGHLIGHTS

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