
LUGANO – C’è frustrazione e anche una bella dose di incredulità alla fine della sfida tra Lugano e Davos, i bianconeri possono infatti recriminare sulle occasioni mancate, alcune addirittura clamorose al termine di una delle prestazioni migliori della squadra di Mitell.
“Al momento la sconfitta brucia parecchio – afferma Giovanni Morini – ma è andata così, prendiamo il buono di quanto fatto sul piano della continuità e dell’intensità messe in pista e insistiamo, non si può fare altro”.
Giovanni Morini, partendo dai lati positivi, si può dire che come prestazione generale sia stata la migliore vista fin qui da parte vostra?
“Sì, penso che tu abbia ragione, è stata la nostra migliore prestazione casalinga. Considerando anche la qualità degli avversari è stata una partita che nove volte su dieci avremmo dovuto portare a casa, viste le occasioni che abbiamo avuto. Non mentirò, c’è un po’ di frustrazione nel non riuscire a incassare punti dopo una prova del genere, però è andata così, cercheremo di mantenere la stessa prestazione e intensità sabato, e sono convinto che facendo questo con costanza, avremo le nostre soddisfazioni sui risultati”.
Cercavate più equilibrio nel gioco e infatti anche sul piano difensivo siete stati molto attenti come di solito fate in trasferta…
“Infatti credo che il Davos abbia avuto tre occasioni su tutto l’arco dell’incontro e ne abbia sfruttate due, ma gli è bastato per portarsi a casa tre punti. Questo è il vantaggio dell’essere primi in classifica, giochi con fiducia e ti guadagni magari anche un po’ di fortuna, ottenendo i risultati con meno sforzo degli altri. Però sì, se guardiamo alla partita che abbiamo fatto oltre che averli messi sotto pressione per diverso tempo li abbiamo tenuti lontano da Schlegel, da questo lato possiamo essere soddisfatti”.
Ovviamente però c’è la frustrazione della sconfitta e dei gol che non sono arrivati. Questo rischia di pesare moralmente?
“Ti potrei dire di no, ma è ovvio che almeno in questo momento a caldo fa molto male. Una prestazione del genere dopo aver smaltito la frustrazione però ci deve dare la consapevolezza che giocando al nostro meglio non c’è nessuna squadra contro cui dovremmo avere difficoltà. Non dico che vinceremo contro ogni avversario, ma abbiamo il potenziale per giocarcela con tutti. È importante per noi dare continuità alla prova messa in pista e i risultati arriveranno”.
È un caso che le vostre migliori partite sul piano del gioco siano arrivate contro avversari di alta classifica?
“Forse non è un caso effettivamente, è possibile che siamo stati un po’ supponenti contro squadre considerate storicamente più deboli dei top team ma che sono migliorate molto, mentre con le più forti tendiamo ad avere più personalità. Questa è una lega dove appena concedi qualcosa nella mentalità o nell’intensità le altre squadre ne approfittano. Dopo una partita del genere però possiamo solo cercare di smaltire la frustrazione, guardare i lati positivi, lavorare per correggere gli errori e ripetere la prestazione sperando in un risultato diverso, ovviamente segnando qualche gol”.
Parlando del tuo ruolo, sei stato messo al centro di una linea che gira molto bene, il quarto blocco è costantemente uno dei migliori della squadra per solidità e energia…
“Dalla scorsa stagione mi era stato detto che il mio ruolo sarebbe cambiato verso una posizione più difensiva come centro nella quarta linea e l’ho accettato. Credo che nelle ultime cinque-sei partite abbiamo giocato bene come linea, difensivamente siamo molto solidi e mettiamo in difficoltà gli avversari con tanta energia. Ora cercheremo magari anche di fare un paio di gol, che non farebbero male alla squadra, e che darebbero anche senso a tutto il lavoro che facciamo. In generale sono soddisfatto del contributo dei ragazzi che giocano con me e speriamo di crescere ancora insieme”.



