
AMBRÌ – È stata una mattinata pesante alla Gottardo Arena, in cui il disastro emerso nella giornata di martedì è dovuto essere spiegato alla stampa, delineando uno scenario che ora lascia il futuro del club – non solo sportivo, ma anche societario – accompagnato da tante incertezze dopo un terremoto del genere.
“Sono arrabbiato in primo luogo con me stesso”, ha debuttato il presidente Filippo Lombardi prendendo per primo la parola. “Non ho capito la situazione, e non ho saputo gestirla. Non ho approfondito abbastanza il legame insolubile tra Duca e Cereda. Questo tipo di fiducia è stato il punto di forza per otto anni, e la situazione necessitava di essere affrontata in maniera diversa, alla luce di una crisi sportiva oggettiva”.
“Mi sono scusato con i due, anche se so che ormai il vaso è rotto e i cocci non si possono più rimettere assieme”, ha continuato Lombardi. “Quanto successo peserà nei nostri rapporti, ma spero non nella nostra amicizia. La prima incazzatura è con me stesso. La seconda è che la squadra non sta performando come dovrebbe, sul perché si possono fare molte riflessioni. Quando le cose vanno male la reazione deve venire dalla squadra, questo si è visto solo a momenti, e noi abbiamo chance solo se diamo sempre il 120%”.
In questo momento il CdA non ha nominato nessun nuovo allenatore. “Non siamo l’unico club che cerca questa figura. È vero che abbiamo fatto dei sondaggi, ma ho peccato d’ingenuità perché cose del genere non si possono fare senza che ci siano fughe di notizie. Mi faccio carico di questo errore. Non doveva finire così, me ne prendo la responsabilità”.
Lombardi ha inoltre informato che il suo mandato come presidente è a disposizione. “Ora ci concentreremo su questa crisi sportiva. Superata la discussione sulla guida sportiva, discuteremo su chi debba fare il presidente. Per quello avremo più tempo. Io non scappo dal consiglio, ma chi sarà il presidente lo si potrà decidere in futuro, volendo anche tra un mese”.

Ovviamente molto amareggiato Paolo Duca: “Sono estremamente deluso per come sono andate le cose, mi fa molto male. È una pugnalata alle spalle, arrivata dopo aver lottato fianco a fianco per anni. Pur riconoscendo di avere un carattere impulsivo e diretto, sono sempre stato intellettualmente onesto e pronto a discutere tutte le situazioni. Ancora la scorsa domenica abbiamo cercato di capire come procedere. C’è una crisi sportiva e ce ne rendiamo conto. Ma quando era il momento di dirsi le cose in faccia, non sono state dette”.
Duca ha poi voluto ben precisare la dinamica dell’addio suo e di Luca Cereda, che non sono stati licenziati e non si dimettono formalmente, ma lasciano agendo in diretta conseguenza alle azioni di presidente e CdA: “Non ce ne andiamo noi, ci avete esautorati. Ci sono stati addirittura colloqui con i giocatori. La decisione di andarcene non è nostra, ma vostra. Questa è la conseguenza delle vostre azioni”, ha affermato Duca rivolgendosi a Lombardi.

Luca Cereda si è invece inizialmente focalizzato sui ringraziamenti di rito e le emozioni vissute in questi otto anni. “La squadra sta vivendo un momento difficile, che io non ho percepito più complicato di altri, seppur in tempi diversi”, ha affermato. “Abbiamo cercato possibili soluzioni, anche con il CdA. Negli scorsi anni avevamo ragionato più volte se continuare o meno, e ci eravamo detti che avremmo preparato la nostra successione. Domenica ho anche detto che se si stava pensando ad un cambiamento in questo momento, non volevo che si aspettasse più a lungo. Ora quello che importa è che l’Ambrì possa vincere le prossime partite, ma non saremo più lì a dare il nostro colpo di mano. Non ho però nulla da rimproverarmi, ho la coscienza pulita. Quello che oggi mi delude è che non abbiamo affrontato questa cosa assieme”.
Il futuro ora resterà da definire. L’incontro avvenuto con Christian Dubé è stato unicamente preliminare, non c’è una firma o una decisione presa. “Ora non siamo in grado di presentare un nuovo allenatore. Ad interim la squadra sarà affidata a Landry e Matte”.
Una chiara ammissione di colpa anche la non risposta di Lombardi alla domanda relativa al tweet di sostegno a Luca Cereda dopo la vittoria nel derby. “Cosa è cambiato? Non ho una risposta”.


