
Dopo ogni weekend di campionato HSHS vi proporrà una rubrica dedicata agli ultimi impegni di Ambrì Piotta e Lugano, da cui abbiamo tratto una serie di spunti che vi lasciamo di seguito.
Verranno selezionati cinque episodi o fatti interessanti che hanno caratterizzato i match delle squadre ticinesi, a volte con l’obiettivo di analizzare quando successo sul ghiaccio, altri semplicemente per strapparvi un sorriso!

1. Gol a tutti i costi

Quella passata è stata finalmente la settimana in cui Michael Joly è riuscito a sbloccarsi. Il gol nel derby – molto bello per giunta – è arrivato quasi fosse scritto nelle stelle, ma è anche il risultato di un avvio di campionato per il canadese tanto maledetto quanto determinato.
Se andiamo infatti a spulciare le statistiche a parità numerica sul ghiaccio, ci accorgiamo che Joly è stato tra gli attaccanti che più di tutti ha tirato in porta a livello di lega (30 SOG in 11 partite) ed è anche tra i primi per tentativi di tiro (52). Il biancoblù domina nettamente questa speciale classifica se si vanno a vedere i tentativi di tiro dallo slot (33), ed è pure al comando con un buon distacco (Strömwall è secondo) per quanto riguarda i gol attesi.
In questo senso è messo bene anche Virtanen, che dopo Anttoni Honka è il difensore ad aver tirato maggiormente in porta (38 volte), e finalmente domenica il disco ha centrato il bersaglio. La volontà ai due insomma non manca, ma i risultati tardavano ad arrivare.
2. È un paese per stranieri

Chiedete a qualsiasi allenatore e vi dirà il contrario, ma dalla verità non si scappa: senza un buon rendimento degli stranieri è praticamente impossibile per chiunque vivere una buona stagione. Questo è tanto più vero se si parla di squadre come l’Ambrì Piotta che non vantano una rosa svizzera al livello di molte delle avversarie, ed infatti i risultati sinora hanno faticato davvero ad arrivare anche perché i gol dai giocatori d’importazione si facevano attendere.
D’altronde quattro delle cinque squadre che presentano il maggior numero di reti straniere (nell’ordine Davos, Zugo, Losanna e Rapperswil) occupano anche le prime quattro posizioni in classifica, mentre chi ha sinora gli stranieri meno produttivi (Ambrì, Lugano, Ajoie e Berna) si ritrova pure sul fondo della graduatoria.
La differenza i leventinesi l’hanno d’altronde vista nel weekend. Con un Joly finalmente produttivo, un Formenton in evidente crescita, e anche delle reti da parte di Tierney e Virtanen, le cose si possono già vedere sotto una luce diversa. DiDomenico manca ancora all’appello, ma perlomeno ci sono dei segnali incoraggianti.
3. Segna tu, che segno anch’io

Con una classifica che parla di penultimo posto, sono naturalmente diversi gli aspetti che l’Ambrì Piotta è chiamato a sistemare, anche se quello più evidente riguarda i problemi a trovare il gol. La squadra di Cereda attualmente ha il 12esimo attacco della lega con 22 reti segnate, e quando si resta sotto la media dei due gol ad incontro è molto difficile arrivare alla vittoria. Infatti l’operazione è riuscita solo due volte, con successi ottenuti con il risultato di 2-1.
Solamente in due circostanze i biancoblù hanno invece superato i due gol, ma lo hanno fatto in serate in cui un attacco più produttivo è stato anche pagato da una copertura difensiva meno efficace. Stiamo parlando della serata di Ginevra e del pomeriggio di domenica contro il Davos, con l’Ambrì che è stata la prima squadra della lega ad essere riuscita a segnare quattro gol ai grigionesi.
La sfida sarà però quella di trovare maggior equilibrio. Anche nelle ultime partite sono infatti state varie le occasioni in transizione concesse agli avversari – un po’ un filo conduttore di questo inizio stagione – e diverse sono finite con una rete incassata. Pure il gol decisivo contro il Davos è nato da un Ambrì sbilanciato in avanti, prestando così il fianco al contropiede ospite.
Più facile a dirsi che a farsi ovviamente, soprattutto se l’intenzione di essere più offensivi non è ancora supportata dal necessario killer instinct.
4. Questioni di opportunità

C’è un tratto che ha caratterizzato negli anni il gioco dell’Ambrì Piotta e che non si è mai sottolineato abbastanza, ovvero la capacità delle squadre di Cereda di guadagnarsi opportunità da powerplay.
I leventinesi nella passata stagione erano stati infatti i migliori dell’intera lega in questo senso (163 opportunità di superiorità, 3.13 a partita), e anche negli anni precedenti l’Ambrì si era sempre ben piazzato. Fatta eccezione per il 2022/23 (ottavo posto), dal 2018 ad oggi i biancoblù erano sempre stati almeno tra le migliori cinque squadre nel costringere gli avversari al fallo. Oltre al primo posto dell’anno scorso, troviamo un terzo nel 2021/22, e tre annata al quarto rango.
E questa stagione le cose come stanno andando? Decisamente peggio del solito. Ad oggi l’Ambrì si è costruito solamente 26 opportunità di powerplay, una media di 2.17 a incontro che rende la squadra di Cereda la peggiore della lega in questo senso. Una vera novità, visti i record passati.
Numeri che sono ovviamente frutto solamente di 12 partite, ma che possono essere un sintomo di un gioco meno intenso ed energico. D’altronde in varie serate è mancato quel fuoco caratteristico dell’Ambrì, che invece è tornato a vedersi domenica. Il risultato? Tre occasioni di superiorità, un rigore e pure qualche altro episodio che sarebbe dovuto essere ravvisato dagli arbitri.
5. La coppia che scoppia?

Sembra già passato diverso tempo, ma non troppi mesi fa il terzetto Kubalik–Maillet–DiDomenico aveva di peso salvato la stagione dell’Ambrì Piotta, trascinando sino al secondo turno di play-in una squadra che offensivamente aveva pochi altri elementi capaci di produrre in maniera costante.
L’intento quest’anno era quello di essere meno prevedibili e dipendenti da pochi uomini, ma sinora non sono mancate le difficoltà. Nel weekend qualcosa potrebbe però essere germogliato. Formenton e Joly, uniti nella stessa linea a partita in corso a Rapperswil e poi confermati nel blocco completato da Manix Landry anche domenica, hanno infatti iniziato a sviluppare un’intesa che praticamente nessun’altra possibile coppia in squadra aveva sviluppato sinora.
I due hanno infatti confezionato il fulmineo 3-2 contro i Lakers, mentre nella sfida con i grigionesi Joly ha lanciato con un bell’assist Formenton verso il gol del 2-2. I due si sono poi scambiati il favore, con l’ex Senators a conquistarsi un rigore poi trasformato dal quebebcois.
Che l’Ambrì abbia finalmente trovato una coppia pronta a scoppiare?


