
AMBRÌ – Serviva una reazione dopo la brutta prova di Rapperswil e l’Ambrì l’ha mostrata quantomeno sul piano del gioco e dell’intensità. Contro il Davos i biancoblù hanno dato vita a un match aperto e combattuto, ma ancora una volta sono usciti a mani vuote dopo aver condotto in due riprese.
Tutte le reti portano la firma degli stranieri – Virtanen, Formenton, Joly e Tierney – con quest’ultimo autore del suo primo sigillo stagionale. “È una sconfitta difficile da digerire”, ha commentato il centro canadese. “Per gran parte della sfida siamo stati la miglior squadra in pista e uscirne così è frustrante. Avremmo meritato un esito diverso”.
Il 4-4 del Davos è arrivato in un’azione in cui c’era uno sgambetto evidente su DiDomenico. Come giudichi quell’episodio?
“È stato un episodio chiave della sfida. Quando accadono cose del genere, è molto facile perdere la testa. Il pubblico si agita, le emozioni vanno a mille e tu non devi lasciarti distrarre da ciò che sta accadendo. Bisogna riuscire ad azzerare il momentum e riportarlo dalla tua, cosa che non siamo riusciti a fare e purtroppo ne abbiamo pagato le conseguenze”.
Infatti un paio di minuti dopo è arrivato anche il 5-4. È mancata un po’ di lucidità in quel frangente?
“Non direi. Più che lucidità abbiamo proprio perso il momentum consegnandolo nelle mani del Davos. Loro sono stati molto bravi ad approfittare della situazione, hanno spinto tantissimo e noi non siamo stati capaci di contenerli. Ed è un gran peccato, vista la prova che abbiamo messo in pista”.
Avete segnato quattro reti, tutte a firma straniera, ma non è bastato per fare punti. Come giudichi la vostra prova?
“Chiaramente nessuno di noi è soddisfatto dell’impatto offensivo che stiamo avendo e fa piacere che tutti siano riusciti a sbloccarsi, io in primis. La speranza, naturalmente, è che questi punti ci aiutino ad acquisire la necessaria fiducia per poter essere maggiormente incisivi sul ghiaccio”.
Per te è arrivato il primo gol stagionale, dopo alcune partite in cui sei rimasto escluso dal lineup. Come hai vissuto questo inizio di stagione e che significato ha questo gol per te?
“Non è mai piacevole essere esclusi, ma mi rendo conto che in National League non è poi così inusuale. Spesso le squadre sono chiamate a ruotare gli stranieri e può succedere di rimanere in tribuna. L’importante è saper reagire nel modo giusto: devi pensare al match successivo e a come farti trovare pronto per aiutare la squadra. Non serve a nulla piangersi addosso e io, quando sono stato escluso, ho pensato a come poter essere incisivo al momento del mio rientro in formazione”.
Quando l’Ambrì segna tanto, spesso subisce altrettanto. Quando invece difende bene, fatica a trovare la via del gol. Come trovare il giusto equilibrio?
“Sarebbe fantastico riuscire a segnare tantissimo e a subire pochissimo, ma non va sempre così. Fatichiamo a trovare il modo di vincere le partite, questo è vero, ma è altrettanto vero che la maggior parte dei match sono stati equilibrati e con una sola rete di scarto. Dobbiamo trovare il modo di segnare quel tanto agognato game winning goal nei momenti topici della sfida. Come ho detto prima, credo che contro il Davos si sia visto un ottimo Ambrì e su questo bisogna continuare a costruire. Senza scoraggiarsi”.



