
RAPPERSWIL – AMBRÌ
4-2
(2-0, 1-0, 1-2)

Reti: 05’34 Tyler Moy (Tanner Fritz, Jonas Taibel) 1-0, 06’53 Dominic Lammer (Nico Dünner, Gian-Marco Wetter) 2-0, 33’41 Malte Strömwall (Tanner Fritz) 3-0, 51’05 Michael Joly (Miles Müller) 3-1, 51’11 Alex Formenton (Michael Joly) 3-2, 59’16 Yannick-Lennart Albrecht 4-2
Note: SGK Arena, 5’075 spettatori
Arbitri: Lemelin, Staudenmann; Meusy, Gnemmi
Penalità: Rapperswil 6×2, Ambrì Piotta 3×2 + 1×5 + 1×20
Assenti: William Hedlund, Rocco Pezzullo, Chris Tierney, Tim Muggli (sovrannumero), Daniele Grassi, Isacco Dotti (infortunati)
RAPPERSWIL – Non ha sicuramente avuto l’effetto sperato il successo nel derby, tanto che la partita messa in pista dell’Ambrì Piotta in casa del Rapperswil è stata una delle meno convincenti dell’intera stagione, con lacune praticamente in ogni fase di gioco che hanno impedito ai leventinesi di avere la pretesa di evitare la nona sconfitta in undici partite.
Poi è vero, quei pazzi sei secondi in cui i biancoblù hanno trovato addirittura due gol – con un po’ di fortuna nel primo caso, e con i Lakers colpevolmente impreparati nel secondo – potevano dal nulla cambiare tutto e condurre ad un pareggio che nel finale Joly ha sfiorato davvero da vicino, ma i dubbi sollevati da gran parte della prestazione sarebbero ovviamente rimasti.
Nel complesso infatti l’Ambrì ha giocato una brutta partita, presentandosi sin dal primo tempo come una squadra messa male in pista e slegata tra i reparti, il che ha permesso spesso al Rapperswil di tagliare in due il quintetto leventinese e farsi pericoloso in transizione.

(PostFinance/Keystone/Manuel Geisser)
La rapida successione di eventi che ha visto i padroni di casa portarsi avanti per 2-0 ad inizio partita ha infatti già mostrato le falle dei leventinesi, che spesso hanno preso delle decisioni sbagliate in varie zone della pista, ed in termini di esecuzione sono stati ancora imprecisi.
Il disco perso malamente da Virtanen sul 2-0 di Lammer è stato solo un esempio di parecchi altri errori. Alcuni hanno visto ancora protagonista il difensore finlandese – che non sta decisamente vivendo un momento positivo – ma in generale sono stati tanti i tocchi imprecisi o i dischi non controllati, anche ad esempio su quel powerplay finale in cui poteva arrivare il pareggio.
DiDomenico anche in questa occasione è stato l’ombra del giocatore che ci ricordiamo, e sul piano dell’intensità dall’intera squadra ci si attendeva un messaggio diverso, anche pensando ad un avversario in pista con cinque stranieri e che la sera precedente ha speso tante energie per andare ad imporsi a Friborgo.
La partita dell’Ambrì Piotta invece non è mai decollata sul serio. Alcune occasioni da gol ghiotte sono arrivate, soprattutto dal bastone di un Joly che continua sulla linea vista sinora, ovvero quella di un giocatore sempre intraprendente (ben 8 tiri in porta da parte sua) ma che manca di finalizzazione al momento buono. Il resto della squadra ha invece faticato a rendersi pericolosa (Petan fumoso e arruffone) mentre sull’altro fronte Philip Wüthrich è stato bravo a compiere alcuni interventi tempestivi per mantenere in partita i suoi.
Non ha dato particolari impulsi nemmeno la scazzottata valsa una doccia anticipata a Zgraggen, ed al netto di alcune chance effettivamente molto pericolose – un’asta di DiDomenico oppure una grande opportunità mancata da Bürgler – è chiaro che l’Ambrì non può attaccarsi ai singoli episodi, perché nel complesso la prestazione di squadra messa in pista non è stata sufficiente.

Giusto dunque che alla fine il Rapperswil non abbia subito la beffa del pareggio, mentre i leventinesi non possono recriminare molto al termine di una prova scialba in difesa e pasticciata in attacco, con pure il problema di non aver concretizzato alcune buone chance che tra tutto sono comunque arrivate.
Fa insomma nuovamente alzare le sopracciglia e scuotere il capo questo Ambrì Piotta, che continua ad avere troppe cose che non vanno. Tra individualità che non girano, errori collettivi di organizzazione in pista, e l’incapacità di sfruttare le occasioni migliori, il quadro della situazione restituisce ancora una squadra dalle prestazioni troppo incomplete.
IL PROTAGONISTA
Tanner Fritz: L’attaccante del Rapperswil è uno di quei giocatori di cui si sta parlando decisamente poco in questo avvio di campionato, ed anzi si tende a non dargli molto credito. Il canadese però anche sabato ha mostrato una bella visione di gioco, con due ottimi assist per Moy e Strömwall, e la capacità generale di essere molto pulito nei suoi cambi.
HIGHLIGHTS



