
AMBRÌ – Ha dovuto attendere sicuramente più del previsto, ma finalmente venerdì sera il difensore Samuel Guerra ha potuto fare il suo debutto stagionale, giocando oltre 21 minuti con la maglia dello Zugo al fianco di Sklenicka. Un compito non semplice, visto che sinora a Lugano il nuovo staff tecnico non lo aveva mai impiegato.
“Effettivamente ho sentito che nelle gambe mi mancava un po’ di ritmo, ma fisicamente c’ero ed ero pronto a questo debutto”, ci ha spiegato il ticinese. “Credo che durante la partita sono cresciuto, ogni tempo ho percepito che andava un po’ meglio di quello precedente, quindi direi che è stata una prima partita positiva”.
È stato difficile attendere così tanto prima di poter finalmente giocare?
“Sì, questo è chiaro. Avevo tantissima voglia di ritornare in pista e di mettermi in gioco. A Lugano semplicemente hanno preso le decisioni che conosciamo, ma non mi sono mai fatto abbattere dalla situazione e ho continuato a lavorare duramente. Ho continuato a fare quello che mi veniva chiesto, concentrandomi sul rimanere in forma. Questo atteggiamento mi ha aiutato ad arrivare pronto a questa prima partita. Chiaramente speravo di giocare prima, ma meglio tardi che mai. Ora sono qui e cerco di godermi ogni minuto che riceverò a Zugo”.
Mitell prima del prestito non ti aveva mai utilizzato. Quali erano le motivazioni?
“Mi è stato detto che erano semplicemente delle decisioni di lineup. Ruotavo con altri giocatori. Ma non vorrei soffermarmi troppo su questo punto. Non so dirti se con tutti gli stranieri disponibili avrei avuto la chance di giocare. Non voglio fare speculazioni, sarebbe una domanda da fare direttamente a Mitell”.
Ora sei a Zugo, ma potresti venir richiamato in qualsiasi momento in caso di necessità. È una difficoltà in più questa incertezza?
“Non penso. Sia per me, per il Lugano e per lo Zugo va bene così. A prescindere, io tornerò ad avere un po’ di ritmo partita, e il giorno che tornerò con i bianconeri sarò pronto. Avrò tanti minuti nelle gambe e potrò dare il mio apporto”.
Sei arrivato in una nuova squadra, che da anni è tra le migliori del campionato. È una differenza che si vede sin da subito?
“Sì, stiamo parlando di una squadra che è al top a livello svizzero. Anche in termini di organizzazione è qualcosa di incredibile, devo essere onesto. Mi sto godendo anche quegli aspetti, perché l’OYM Arena è qualcosa di incredibile ed è bello fare parte in questo momento di un contesto simile. Ambientarmi inoltre non è stato difficile, visto che conosco praticamente metà della squadra pensando al mio passato a Davos, Zurigo e alle esperienze con le nazionali. Questo mi aiuta”.
Una mano deve avertela data anche Sklenicka, un ottimo difensore…
“È stato divertente giocare con lui. A lui piace giocare aggressivo, e anch’io sono su quella lunghezza d’onda, dunque ci siamo subito trovati. È un grande giocatore, che quando sei sul ghiaccio ti dà una mano”.


