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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ecco i giocatori che si sono distinti nelle scorse partite, ed i nomi di chi invece potrebbe dare qualcosa di più

(PostFinance/KEYSTONE/Valentin Flauraud)

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.


Niklas Schlegel (Lugano): Ci sono anche buone notizie in casa bianconera, e tra queste quelle che riguardano il portiere zurighese. L’estremo difensore del Lugano ha mostrato di essere entrato in campionato in grande forma e fiducia non solo con un linguaggio del corpo che appare molto diverso rispetto ai periodi tribolati della scorsa stagione – basti vedere i salvataggi nel finale contro l’Ajoie – ma anche con i numeri, i migliori tra tutti i suoi colleghi che hanno giocato almeno due partite nell’ultima settimana di campionato. Miglior riuscita nelle parate con il 94.92%, minor numero di reti subite e tasso di salvataggi più alto con 2.76 GSAA sulle reti attese avversarie. Meglio di così non poteva iniziare.

Jan Rutta (Ginevra): Ultimo elemento aggiunto dal Ginevra alla propria squadra, il solido difensore ceco era considerato il pezzo mancante nel puzzle granata, ed in questo avvio di campionato sta già dimostrando di poter essere un giocatore di sostanza ed impatto. Nell’ultimo weekend ha infatti trovato due gol contro avversari di spessore come Friborgo e ZSC Lions, finendo le due partite con un complessivo +4 e ben dieci tiri in porta nell’ultima settimana. Come il resto della squadra ha reagito bene allo schiaffo clamoroso ricevuto martedì a Losanna.

David Sklenicka (Zugo): Non capita spesso di vedere un difensore avere un impatto offensivo tanto marcato come successo martedì nella sfida contro il Friborgo, tanto che a molti la prestazione di Sklenicka ha riportato alla mente quel Tömmernes che a Ginevra sapeva trascinare in ogni zona della pista. La serata in questione è stata sicuramente particolare, con Sklenicka che ha addirittura firmato un hat trick, prima di ottenere anche un quarto gol realizzando un bel rigore nell’epilogo di gara. Con sei punti (quattro reti) in sei partite ed un bilancio di +6 è sicuramente tra i migliori difensori di questo avvio di campionato.

Malte Strömwall (Rapperswil): Il Rapperswil sta vivendo un avvio di campionato sorprendente, con una media di due punti ad incontro. A trascinare i sangallesi c’è come sempre Strömwall, che si conferma uno dei migliori scorer della lega e che ha già saputo mettere la firma su cinque gol. Dal suo bastone anche nell’ultima settimana sono partiti sia tiri al laser che assist illuminanti, tanto che il blocco con Moy e Albrecht si è tolto parecchie soddisfazioni. Incontenibile pure a Zugo, quando ha contribuito ad una prima metà di gara folle in cui ha segnato due gol.

Austin Czarnik (Losanna): Top Scorer e MVP della scorsa stagione di National League, il biancorosso vuole dimostrare di essere ancora il dominatore del campionato e dopo sei giornate di campionato è già in testa alla classifica dei marcatori con la media di due punti a incontro, riprendendo praticamente da dove aveva terminato. Mattatore della storica serata del derby contro il Ginevra, Czarnik ha infilato una rete e tre assist contro le malcapitate aquile, andando a punti anche contro Rapperswil e Kloten, lasciando vuota l’unica casella della prima giornata, prima di ingranare con i ritmi che abbiamo imparato a conoscere.

Benjamin Bougro (Losanna): La sorpresa di questo inizio di campionato è sicuramente rappresentata dal 22enne franco-svizzero, autore già di cinque reti (!) in sei incontri di National League. Schierato nel bottom six come centro della quarta linea con l’ex biancoblù Floran Douay, l’attaccante losannese ha mostrato grande dinamicità e fiuto del gol, facendosi sempre trovare nel posto giusto davanti ai portieri avversari. Il suo bottino finora si è diviso con un gol contro il Friborgo, uno nel derby contro il Servette, una bella doppietta sul Rapperswil e infine un’altra gioia di fronte al Kloten per un ruolino di marcia di grande impatto.


Leonardo Genoni (Zugo): Non è stata decisamente brillante la scorsa settimana dell’esperto portiere dello Zugo, ben lontano dal trasmettere quella sicurezza che ci si aspetta da lui. Assolutamente da dimenticare infatti la prestazione di sabato contro il Rapperswil, quando ha letteralmente regalato i primi due gol agli avversari, ed ha poi evidenziato altre incertezze che hanno costretto Liniger a sostituirlo ad inizio secondo tempo. Non all’altezza nemmeno il match contro il Friborgo di martedì, quando Genoni aveva incassato quattro gol su 19 tiri fronteggiati, e concesso poi due rigori nel finale. I numeri settimanali parlano dell’84.38% di parate, quattro reti di media concesse e un dato GSAA di -3.76.

Tim Heed (Ambrì Piotta): Lo svedese è stato purtroppo autore di un autentico disastro venerdì contro gli ZSC Lions, quando ha commesso quattro errori fatali che hanno consegnato su un piatto d’argento altrettante reti agli avversari. Da passaggi sbagliati in uscita dal terzo a dischi malamente gestiti facendosi sorprendere dagli avversari, Heed è tornato a cadere in quegli errori che avevano contraddistinto la sua poco brillante passata stagione, solo che nell’occasione ha concentrato il peggio in un’unica serata. Meglio era andata a Berna (un gol) e a Bienne (un assist), ma una certa propensione all’errore lo ha portato a far registrare un -6 nelle ultime quattro partite.

Vili Saarijärvi (Ginevra): Il cambiamento dall’Emmental alle rive del Lemano per ora sta mettendo un po’ in difficoltà il difensore finlandese, ancora incapace di dare un contributo tangibile alla causa delle aquile. Schierato in coppia con Le Coultre, l’ex difensore del Langnau non riesce ancora a mettersi in luce sul piano offensivo (un solo assist all’attivo nelle prime sei partite di campionato) né su quello difensivo, con qualche svarione di troppo in fase di impostazione.

Chris DiDomenico (Ambrì Piotta): A livello di attitudine il canadese cerca di arrabattarsi, ed infatti le occasioni passate dal suo bastone non sono decisamente mancate, ma l’Ambrì sta iniziando a sentire anche la sua incapacità di punire gli avversari ed ottenere gol pesanti. L’episodio più recente lo si è visto a Bienne, quando Petan ha recuperato un disco che poteva valere la vittoria, ma DiDomenico non è riuscito ad insaccarlo. Il suo litigare con il gol era iniziato già nelle partite di preparazione, e si è protratto sino all’attuale bilancio che parla di sei incontri in cui ha ottenuto un solo assist in seconda, il tutto unito ad un bilancio di -5.

Mike Sgarbossa (Lugano): È fuor di dubbio che il centro bianconero sia una delle grandi delusioni di questo inizio campionato. Aver destato buone impressioni nel preseason dimostra che la differenza con il campionato vero è ampia e anche l’ex NHL rischia di pagare cara la grande competitività della National League, a riprova spesso sottovalutata. Le mani sono buone, la visione di gioco pure, ma la velocità di esecuzione è assolutamente insufficiente per far fronte al forecheck avversario e alla velocità della maggior parte delle squadre elvetiche. Il bottino di soli due assist conferma – come il powerplay deficitario – le difficoltà che il 32enne sta incontrando in questo suo esordio europeo.

Miro Aaltonen (Berna): Il Berna non riesce a dare un senso a questo inizio di campionato, le difficoltà sono effettivamente rispecchiate anche dai leader e dai giocatori stranieri, in particolare gli attaccanti. Il finlandese ex Kloten è in grande difficoltà in queste prime giornate e non riesce ad esprimersi al meglio nel suo ruolo di secondo centro, anche dopo aver cambiato compagni ed essere passato al fianco del nuovo arrivato Emil Bemström. Solo un assist in sei partite il suo bottino fin qui raccolto, una grande difficoltà agli ingaggi, con un emblematico 30.8% di riuscita, e una presenza sul ghiaccio fumosa e decisamente impalpabile.

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