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Minnesota ora può avere grandi ambizioni, ma si resta in attesa della decisione di Kaprizov

L’asso russo ha rifiutato un’offerta di rinnovo da otto anni e 128 milioni di dollari, rendendo incerto il progetto su un gruppo che ora ha pedine e flessibilità per trasformarsi in tempi brevi in una contender per la Stanley Cup

A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con tre partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Quest’anno HSHS torna a proporvi la presentazione di tutte e 32 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


MINNESOTA WILD

La rosa 2025/26

PORTIERI
Cal Petersen, Filip Gustavsson, Jesper Wallstedt

DIFENSORI
Ben Gleason, Brock Faber, Carson Lambos, David Jiricek, Jake Middleton, Jared Spurgeon, Jonas Brodin, Matt Kiersted, Zach Bogosian, Zeev Buium

ATTACCANTI
Danila Yurov, Joel Eriksson Ek, Liam Ohgren, Marco Rossi, Marcus Foligno, Marcus Johansson, Matt Boldy, Mats Zuccarello, Nicolas Aube-Kubel, Nico Sturm, Ryan Hartman, Vladimir Tarasenko, Vinnie Hinostroza, Yakov Trenin, Kirill Kaprizov


ST. PAUL – I Minnesota Wild si presentano alla stagione 2025/26 con rinnovato entusiasmo. Superato il peso dei buyout di Zach Parise e Ryan Suter, che negli ultimi anni hanno fortemente limitato la flessibilità salariale, la dirigenza ha finalmente margine per costruire una squadra competitiva.

Nonostante la possibilità di muoversi con decisione sul mercato, il GM Bill Guerin ha optato per un’estate di aggiustamenti mirati più che di rivoluzioni, preferendo mantenere solidità e attendere l’occasione giusta per un colpo di rilievo. Va infatti considerando quanto oneroso sarà il rinnovo di Kirill Kaprizov, sempre che club e giocatore riescano ad arrivare a un accordo dopo la telenovela di questi giorni, nata dal suo rifiuto dell’offerta da otto anni e 128 milioni di dollari.

Il punto di forza dei Wild resta proprio Kaprizov. Lo scorso anno il fuoriclasse russo aveva iniziato la stagione con ritmo da MVP, segnando 25 reti in 41 partite prima che un infortunio lo costringesse a fermarsi fino alla vigilia dei playoff. Senza di lui l’attacco ha perso pericolosità, pur potendo contare sulla costanza di Matt Boldy, Marco Rossi e Mats Zuccarello. Per allargare le opzioni offensive è arrivato Vladimir Tarasenko, desideroso di rilancio dopo anni complicati, mentre Nico Sturm è tornato una seconda volta: entrambi portano in dote due Stanley Cup vinte a testa.

In difesa la novità principale è il pieno recupero degli uomini chiave, dopo che gli infortuni avevano pesato enormemente sul rendimento. Il gruppo si arricchisce inoltre di giovani di grande prospettiva: Zeev Buium, già protagonista ai Mondiali U20 con gli Stati Uniti e campione NCAA con Denver, ha mostrato le sue qualità nell’esordio ai playoff. Al suo fianco cresce anche David Jiricek, difensore dal fisico e con doti offensive.

Fra i pali Filip Gustavsson resta il titolare dopo una buona passata stagione, ma nell’organizzazione spicca anche il 22eenne svedese Jesper Wallstedt, su cui il club ha diverse aspettative. L’addio a Marc-André Fleury, ritiratosi dopo una carriera straordinaria con oltre 1’000 partite, tre Stanley Cup e un Vezina Trophy, segna la fine di un’epoca.

Il nodo principale in Minnesota resta la salute. Prima delle defezioni, i Wild lo scorso anno erano in lotta in vetta alla NHL grazie a un’identità fondata sulla solidità difensiva e sulle ripartenze. Riuscire a mantenere Kaprizov e gli altri leader in piena efficienza è la condizione essenziale per confermarsi ai vertici della Central Division.

Con John Hynes confermato dietro la panchina e un nucleo giovane pronto a prendersi spazio, i Wild si presentano come una squadra ambiziosa e affamata, capace di sorprendere se tutti i pezzi resteranno al loro posto.

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