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NHL

L’arrivo di Gibson è centrale, ma i Red Wings non sembrano ancora pronti per i playoff

A Detroit finalmente si è fatto un passo avanti tra i pali, ma il mercato non ha portato nessun altro innesto di grande peso. La corsa ai playoff si preannuncia complicata, e per il GM Steve Yerman il tempo inizia a stringere

A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con tre partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Quest’anno HSHS torna a proporvi la presentazione di tutte e 32 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


DETROIT RED WINGS

La rosa 2025/26

PORTIERI
Cam Talbot, John Gibson, Sebastian Cossa

DIFENSORI
Albert Johansson, Axel Sandin-Pellikka, Ben Chiarot, Erik Gustafsson, Jacob Bernard-Docker, Justin Holl, Moritz Seider, Simon Edvinsson, William Lagesson, William Wallinder

ATTACCANTI
Alex DeBrincat, Andrew Copp, Austin Watson, Carter Mazur, Dylan Larkin, Elmer Soderblom, James van Riemsdyk, J.T. Compher, Jonatan Berggren, Lucas Raymond, Marco Kasper, Mason Appleton, Michael Rasmussen, Nate Danielson, Patrick Kane


I Red Wings apriranno la nuova stagione con un obiettivo chiaro – interrompere la serie negativa di nove anni senza playoff – ma le incertezze restano numerose. Steve Yzerman, entrato nella sua settima stagione da GM, ha centrato solo in parte i suoi piani estivi: se l’acquisto di John Gibson ha finalmente consegnato a Detroit un portiere numero uno di livello, il mercato non ha portato né l’attaccante da top-six ricercato né il difensore di primo piano che la dirigenza inseguiva.

Sul piano offensivo, i Red Wings hanno inoltre perso uomini importanti, anche se gli equilibri del reparto non dovrebbero essere cambiato molto. L’addio a Vladimir Tarasenko è stato compensato dall’arrivo di James van Riemsdyk, che con la sua presenza davanti alla porta può dare una mano anche al già letale powerplay.

L’attacco si regge sulle certezze di Alex DeBrincat, reduce da 39 reti, e del capitano Dylan Larkin, capace di superare quota 30 gol per la quarta stagione di fila. Lucas Raymond continua a crescere come uomo-franchigia, con 80 punti e un ruolo centrale nelle gerarchie di Todd McLellan. Il veterano Patrick Kane resta invece un’arma di qualità, anche se l’anagrafe non gioca più in suo favore.

Il problema principale risiede nel gioco a cinque contro cinque, dove Detroit è stata tra le peggiori squadre della lega con soli 143 gol segnati. Per compiere il passo decisivo servirà un ulteriore salto dai giovani come Marco Kasper, Elmer Soderblom o Jonatan Berggren, oltre alla maturazione delle nuove leve pronte a bussare alla porta, come Michael Brandsegg-Nygard o Axel Sandin-Pellikka.

Sul fronte difensivo, il reparto resta invariato. Moritz Seider è ormai il pilastro della retroguardia, affiancato da Ben Chiarot, mentre Simon Edvinsson e Albert Johansson formeranno la seconda coppia. L’innesto di Jacob Bernard-Docker aggiunge fisicità, ma i Red Wings necessitano di maggiore produzione dal loro reparto arretrato, autore di appena 27 reti lo scorso anno.

Tra i pali, Gibson rappresenta un upgrade importante: il suo 91% di parate in carriera, ottenuto quasi sempre in contesti complicati ad Anaheim, porta fiducia in un ruolo che negli ultimi anni aveva generato troppa incertezza. Cam Talbot rimane un affidabile secondo, mentre Sebastian Cossa avanza in graduatoria come prospect interessante.

Gli special teams hanno invece raccontato due storie opposte nella passata stagione. Il powerplay è stato di livello eccellente (27%, quarto in NHL), con DeBrincat, Larkin e Kane tutti in doppia cifra, mentre il penalty kill è crollato al 70.1%, ultimo della lega. Van Riemsdyk davanti alla porta e Mason Appleton come pedina difensiva potrebbero aiutare a riequilibrare la situazione.

Yzerman ha più volte sottolineato la necessità di aumentare la fisicità e la presenza a livello caratteriale, punti ancora deboli di una squadra che deve trovare maggiore solidità mentale nei momenti chiave. Todd McLellan, subentrato a stagione in corso, ha portato un miglioramento evidente con un ritmo da 96 punti, teoricamente sufficiente per tornare a giocare il postseason.

I Red Wings hanno una base solida e l’aggiunta di un portiere di livello può fare la differenza, ma serviranno ulteriori passi avanti da parte dei giovani e una crescita complessiva del gruppo. L’Atlantic Division resta altamente competitiva, e per Detroit la corsa playoff rimane tutt’altro che scontata.

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