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Ambrì Piotta

Troppi errori e poca precisione, l’Ambrì stavolta paga il conto

I leventinesi reagiscono al 2-0 iniziale e sono sostenuti da un buon Wüthrich, ma una miriade di errori hanno condizionato la sfida. Ancora deludente Petan

(Postfinance/KEYSTONE/Marcel Bieri)

Troppi errori e poca precisione, l’Ambrì stavolta paga il conto

LANGNAU – AMBRÌ

3-2

(2-1, 0-1, 1-0)

Reti: 03’33 Baltisberger (Björninen) 1-0, 11’03 Petrini (Guggenheim, Salzgeber) 2-0, 16’08 Zgraggen (DiDomenico, Heim) 2-1, 38’52 De Luca (Zgraggen, Heed) 2-2, 45’40 Bachofner (Felcman) 3-2

Note: emmental versicherung arena, 5’685 spettatori
Arbitri: Tscherrig, Stricker; Stalder, Gurtner
Penalità: Langnau 2×2, Ambrì 2×2

Assenti: William HedlundRocco PezzulloTim MuggliAlex Formenton (sovrannumero), Daniele GrassiIsacco Dotti (infortunati)

LANGNAU – Se c’è una cosa apparsa evidente in queste prime due partite di campionato – a maggior ragione dopo la trasferta di Langnau – è come l’Ambrì Piotta sia ancora ampiamente alla ricerca dei suoi equilibri. La prima trasferta stagionale ha infatti visto in pista una squadra biancoblù che deve ancora maturare dei fondamentali automatismi, e trovare le giuste dinamiche di un sistema di gioco che per ora fatica ad essere efficace.

Le sensazioni non sono infatti molto diverse da quelle raccolte dopo la partita contro il Kloten, ed anche in casa dei Tigers si è vista una squadra troppo propensa all’errore banale e non forzato, con una miriade di dischi regalati agli avversari, decisioni sbagliate e opportunità di contropiede concesse. È poi mancata anche la lucidità e prontezza per rimediare a questi errori – ad esempio con coperture dei centri in ritardo, come sulle prime due reti – tanto che in alcune fasi il debuttante Philip Wüthrich si è ritrovato a dover rintuzzare un breakaway dietro l’altro.

Non è insomma stato un Ambrì convincente, se non sul piano della generosità, ma la sensazione costante è quella di una mancanza di lucidità in esecuzione – tanti dischi mal gestiti sono stati figli di errori banali – ed una fase offensiva che fatica troppo a trovare il cuore dello slot.

Ne è stata una chiara immagine la lunga fase in 6-contro-5 nel finale, quando il possesso del puck era stato sterile e gli unici tentativi di tiro sono arrivati sostanzialmente dalla linea blu. In questo senso è mancata sicuramente un po’ di cattiveria e anche di inventiva, perché delle 34 conclusioni in porta nemmeno un quarto sono arrivate dallo slot, e Boltshauser raramente ha dovuto superarsi.

Alla squadra di Cereda va dato credito di essere riuscita a rientrare dopo il 2-0 iniziale, ma per riuscire a fare meglio ci vorrà anche un contributo più sostanzioso da parte dei singoli. Tanti infatti gli elementi che hanno ancora alternato buone cose ad errori grossolani – come successo ad esempio a Joly oppure a De Luca, con l’italiano che ha perso un disco sanguinoso che ha purtroppo deciso l’incontro – e su tutti si è visto un Petan ancora poco incisivo ed autore di troppi errori.

Un altro aspetto che sicuramente dovrà migliorare sarà il powerplay, che pur con il ristretto campione di due partite – quattro opportunità e la fase a sei uomini – non si è praticamente mai reso pericoloso. Anche in questo caso gli attaccanti stranieri dovranno alzare il ritmo della manovra dopo non essere ancora andati a segno in queste prime due partite, e non sarebbe sicuramente una sorpresa se Cereda decidesse di schierare Formenton sabato contro il Losanna, magari sacrificando proprio Petan.

In generale si intuisce la volontà della squadra di essere più veloce in transizione e di costruire da lì la fase offensiva, ma le intenzioni restano tratteggiate e l’esecuzione troppo approssimativa, aggravata anche da vari errori di posizionamento. Un gioco poco pulito ha infatti creato svariate situazioni che contro avversari più quotati sarebbero sicuramente state punite severamente, ed in generale bisogna anche ammettere che il livello complessivo della sfida di Langnau era molto modesto. Ci sono state fasi in cui le due squadre hanno fatto saltare un po’ tutti gli schemi e si è creata tanta confusione, e dunque per finire ha vinto semplicemente chi ha commesso meno errori.

L’Ambrì Piotta ha così incassato la prima sconfitta stagionale, ed in queste due uscite ha di fatto confermato le sensazioni del preseason, quando si era già visto come i biancoblù fossero troppo propensi all’errore ed anche un po’ troppo periferici in zona offensiva.

In termini di aggressività ed efficacia del forecheck le cose erano inoltre andate sicuramente meglio contro il Kloten, e sabato contro il Losanna ci vorrà molta più concentrazione per reggere il confronto. Gli aspetti da migliorare sono insomma parecchi, ma come prima cosa ci vorrà maggiore solidità e struttura nel gioco.


IL PROTAGONISTA

Philip Wüthrich: Alla sua prima partita ufficiale in biancoblù, il portiere è dovuto intervenire parecchie volte per mettere una pezza agli errori dei compagni, fronteggiando in particolare diversi contropiedi. Sui gol incassati non ha avuto colpe, ed anzi nella seconda metà di partita ha sfoderato vari interventi determinanti per impedire al Langnau di allungare di nuovo nel punteggio. In futuro avrà però bisogno di maggior sostegno.


HIGHLIGHTS

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