
AMBRÌ – KLOTEN
2-1
(0-0, 1-1, 1-0)

Reti: 21’14 Puhakka (Leino) 0-1, 33’16 Terraneo 1-1, 59’51 Heed (Pestoni, Terraneo) 2-1
Note: Gottardo Arena, 6’149 spettatori
Arbitri: Kaukokari, Gerber; Gnemmi, Bichsel
Penalità: Ambrì 2×2, Kloten 2×2
Assenti: William Hedlund, Rocco Pezzullo, Tim Muggli (sovrannumero), Daniele Grassi, Isacco Dotti (infortunati)
AMBRÌ – Ha detto tante cose la prima uscita stagionale dell’Ambrì Piotta, e se da un lato è apparso chiaro che i biancoblù hanno ancora – come logico che sia – molto lavoro davanti per dare ordine e struttura al proprio gioco, dall’altro hanno subito dimostrato di avere volontà e grinta da vendere.
È infatti proprio così che ha vinto la squadra di Luca Cereda, ovvero portando sul ghiaccio più insistenza di un Kloten che ha invece giocato una partita un po’ attendista, rendendosi pericoloso su alcuni episodi ma in definitiva non riuscendo a pareggiare il mordente dei leventinesi.

Questo ha avuto anche dei risvolti negativi, nel senso che complessivamente la partita dell’Ambrì è stata a tratti “pasticciata” – soprattutto nel periodo centrale e nelle fasi di powerplay – e spesso l’orientamento dei giocatori in pista volto a favorire delle veloci transizioni si è un po’ scontrato con un’esecuzione ancora approssimativa.
Ci vorrà del tempo evidentemente, anche per trovare i giusti equilibri ed evitare che le transizioni più pericolose siano quelle degli avversari, con Gilles Senn che al netto di una serata non complicatissima – il Kloten ha trovato rari momenti di pressione, e pochi tiri anche se alcuni molto pericolosi – ha dovuto affrontare le maggiori difficoltà proprio su dei ribaltamenti di fronte.
L’episodio più evidente è stato quello che ha portato al gol d’apertura di Puhakka in shorthand, con un passaggio malamente sbagliato da Joly e poi pure Virtanen poco convinto nella chiusura davanti al proprio portiere. Il canadese si è però fatto perdonare quell’episodio con una partita in cui ha già mostrato di avere delle ottime mani, ed in termini di fantasia ed esecuzione offensiva è stato un vero faro in un reparto che per il resto ha avuto poca precisione.

DiDomenico ad esempio ha avuto diverse opportunità ma non è riuscito a trovare la mira giusta, mentre Tierney e Petan hanno fornito una prova ancora un po’ timida – come già emerso dalle ultime amichevoli – e saranno chiamati a mostrare più personalità sul ghiaccio. Entrambi si sono fatti vedere per alcuni passaggi ben dosati, ma nel complesso la loro linea completata da Bürgler ha avuto poco impatto, e sicuramente ci si potrà attendere molto di più.
Il blocco più ispirato è invece stato quello di Joly e completato da Manix Landry e De Luca, con entrambi i giovani autori di una prova completa ed energica, che avrebbe meritato di essere premiata con una rete. Il primo gol stagionale ha invece portato la firma di Terraneo, bravo nel mandare verso Waeber il disco valso l’1-1, capitalizzando un’incursione resa possibile da uno dei tanti spunti di Joly.
La rete è stata il giusto premio per una bella prestazione da parte del difensore ticinese – con un’unica macchia su un disco perso che poteva costar caro – a cui si è aggiunto il debutto riuscito di Luc Bachmann, bravo soprattutto nel mostrare calma nonostante le emozioni della prima uscita.

Il meglio l’Ambrì Piotta l’ha poi dato nel terzo tempo, praticamente dominato dai leventinesi e caratterizzato anche in questo caso da molta insistenza, elemento che ha permesso a DiDomenico e compagni di farsi vivi con costanza dalle parti di Waeber. E a furia di provarci è arrivata anche la giocata giusta, con Tim Heed che ha azzeccato il tiro giusto a soli otto secondi dalla terza sirena, scongiurando un overtime che avrebbe avuto un sapore non troppo gradito di déjà vu.
La squadra di Cereda è così stata premiata per i suoi sforzi e la sua insistenza, che nella prima uscita stagionale sono stati essenziali per compensare alcune imprecisioni e poco killer instinct. I margini di crescita sono però anche evidenti, pensando alla coppia Tierney–Petan ancora in fase di ambientamento, e pure alla possibilità di inserire Formenton per rendere ancora più efficace un gioco impostato sulle transizioni.
IL PROTAGONISTA
Simone Terraneo: Il geyser sound è stato tutto suo al termine della prima partita stagionale, a premio di una prova ispirata e senza alcun timore. Il difensore ha trovato il primo gol stagionale, e cosa ancora più importante ha mostrato personalità e dinamismo nel suo gioco. Lui era uno degli elementi da cui si attendeva un passo in avanti, l’inizio è sicuramente promettente e venerdì a Langnau vestirà pure la maglia da Top Scorer.
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