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NHL

I Buffalo Sabres hanno bisogno di conferme e solidità per rompere la maledizione dei playoff

La squadra riparte da un gruppo giovane e talentuoso, senza rivoluzioni di mercato. Dopo 14 anni senza postseason, si cerca la maturità necessaria per fare il salto di qualità in una Division sempre più competitiva

A partire dal 7 ottobre ricomincerà lo spettacolo della NHL, con tre partite che daranno il via ufficialmente al campionato più bello del mondo.

Quest’anno HSHS torna a proporvi la presentazione di tutte e 32 le franchigie della NHL, con degli articoli riassuntivi che ci accompagneranno sino ad inizio ottobre.


BUFFALO SABRES

La rosa 2025/26

PORTIERI
Alex Lyon, Devon Levi, Ukko-Pekka Luukkonen

DIFENSORI
Bowen Byram, Conor Timmins, Jack Rathbone, Jacob Bryson, Mattias Samuelsson, Michael Kesselring, Owen Power, Rasmus Dahlin, Ryan Johnson, Zac Jones

ATTACCANTI
Alex Tuch, Beck Malenstyn, Isak Rosen, Jack Quinn, Jason Zucker, Jiri Kulich, Jordan Greenway, Josh Doan, Josh Norris, Justin Danforth, Peyton Krebs, Ryan McLeod, Tage Thompson, Tyson Kozak, Zach Benson


BUFFALO – Un altro anno senza playoff e la striscia negativa più lunga della NHL che si allunga a 14 stagioni. Nonostante un regular season da 79 punti e il 14esimo posto nella Eastern Conference, i Buffalo Sabres hanno deciso di non rivoluzionare nulla.

Il GM Kevyn Adams ha confermato lo staff tecnico di Lindy Ruff e non ha effettuato colpi fragorosi in entrata, convinto che il buon finale di stagione (12 vittorie nelle ultime 20 partite) sia il segnale di una crescita reale.

In sede di mercato la cessione di JJ Peterka a Utah ha tolto 27 reti dall’attacco, ma la dirigenza confida nello sviluppo interno. Jack Quinn e Jiri Kulich hanno già mostrato spunti importanti e potrebbero superare quota 25 gol stagionali, mentre i rientri a pieno regime di Tage Thompson e Alex Tuch restano fondamentali per mantenere la produzione offensiva. Da non sottovalutare anche Josh Norris, arrivato da Ottawa ma praticamente mai visto lo scorso anno per problemi fisici.

Sul piano difensivo Buffalo può contare su un trio di altissimo livello e con ampi margini di crescita. Rasmus Dahlin, nominato capitano e reduce da un sesto posto nelle votazioni per il Norris Trophy, guiderà ancora un reparto che schiera anche Owen Power e Bowen Byram. L’arrivo di Michael Kesselring, inserito nello scambio per Peterka, dovrebbe fornire stabilità a Power, spesso costretto a cambiare partner di linea nelle sue prime stagioni NHL.

Tra i pali resta qualche punto interrogativo. Ukko-Pekka Luukkonen, dopo aver brillato nel 2023/24, ha fatto un passo indietro, perdendo il posto a favore del veterano James Reimer. Toccherà a lui riconquistare la fiducia dello staff, ma la concorrenza è agguerritaAlex Lyon e soprattutto il giovane Devon Levi, protagonista di una buona ultima annata in AHL, sono pronti a mettere pressione.

Il vero tallone d’Achille resta però il powerplay. Solo il 18,8% di realizzazione nell’ultima stagione, troppo poco per una squadra che a 5-contro-5 è stata fra le più prolifiche della lega. Ritrovare efficacia in superiorità numerica potrebbe fare la differenza in chiave playoff.

Rasmus Dahlin incarna la crescita di una squadra che vuole diventare più matura e difficile da affrontare. Le mosse estive non hanno portato nomi di spicco, ma giocatori come Kesselring, Timmins, Danforth e Doan dovranno garantire maggiore solidità e un’identità più marcata.

Le prospettive rimangono comunque prudenti. Buffalo dovrà riuscire a vivere una bella stagione per riuscire finalmente a rompere la maledizione dei playoff. Con un roster giovane, alcuni talenti e una base finalmente più stabile, i Sabres potrebbero sorprendere se riusciranno a trasformare la loro promessa in realtà. Per una franchigia che aspetta da troppo tempo, il 2025/26 deve essere l’anno della maturità.

LE SQUADRE PRESENTATE SINORA

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Boston Bruins
Buffalo Sabres

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